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Tv e Spettacolo

Stefano De Martino lancia una frecciata a Belen durante ‘Affari Tuoi’: la reazione del pubblico

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Stefano De Martino si è recentemente fatto notare durante la conduzione di “Affari tuoi”, dove, pur essendo solitamente riservato riguardo la sua vita privata, ha lanciato una battuta sul matrimonio e sulla “crisi del settimo anno”. Durante l’interazione con una coppia di concorrenti, che si sono presentati come sposati da sette anni, il conduttore ha scherzato dicendo: “Sette anni? Ah! Ma è vera la cosa della crisi del settimo anno? Io non ci sono mai arrivato…”, suscitando ilarità in studio. La battuta, però, è stata interpretata da molti come un riferimento alla sua storia con l’ex moglie Belen Rodriguez, con cui si è sposato nel 2013, ma separato nel 2015.

Molti hanno trovato la frecciata poco elegante, considerando che De Martino è stato lui a mettere fine alla relazione, lasciando Belen che, come spesso ha dichiarato, ha sofferto molto per la separazione. Alcuni utenti sui social hanno criticato De Martino, ricordando i tradimenti precedenti. D’altra parte, c’è chi ha visto la battuta come un’opportunità per promuovere il programma della Rodriguez, “Amore alla prova – La crisi del settimo anno”, che debutta proprio in questi giorni su Real Time.

La battuta di De Martino quindi ha suscitato opinioni contrastanti: da una parte, c’è chi l’ha percepita come una frecciata poco rispettosa, dall’altra, chi la ritiene una strategia sottintesa per dare visibilità al programma della sua ex moglie.

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Adrien Brody vince il Golden Globe, “Un onore raccontare gli immigrati”

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Adrien Brody, già celebre per aver vinto l’Oscar come miglior attore protagonista nel 2003 per Il Pianista, ha nuovamente conquistato un importante riconoscimento ai Golden Globes 2024 per la sua interpretazione nel film The Brutalist. Il film, diretto da Brady Corbet, ha visto Brody protagonista nel ruolo di László Tóth, un architetto ebreo ungherese che sopravvive all’Olocausto e si rifugia negli Stati Uniti.

Un personaggio che riflette il tema dell’immigrazione

Brody ha raccontato di essersi immedesimato profondamente nel personaggio di László, che, dopo la fuga dall’Europa devastata dalla guerra, costruisce una nuova vita negli Stati Uniti. L’attore ha spiegato che raccontare l’esperienza degli immigrati è stato per lui un onore, visto che anche la sua famiglia ha vissuto un viaggio simile. Sua madre, la fotografa Sylvia Plachy, emigrò negli Stati Uniti negli anni ’50, fuggendo da Budapest durante la rivoluzione ungherese.

Un film che celebra la resilienza

Il personaggio di László, sebbene ispirato da eventi storici, è frutto di fantasia, ma simboleggia la lotta per la sopravvivenza e il contributo degli immigrati alla costruzione del sogno americano. Brody ha sottolineato come gli immigrati, pur contribuendo alla crescita del paese, venivano trattati come estranei. “Nonostante l’assimilazione, molti immigrati venivano trattati come se non fossero all’altezza”, ha spiegato l’attore.

Il film, che racconta la vita di un architetto che trova successo in America, esplora anche l’arte e la cultura portata dagli emigranti che, pur affrontando difficoltà e discriminazioni, hanno dato un contributo fondamentale alla crescita urbana e sociale degli Stati Uniti.

Cinema come strumento di memoria e lotta contro l’intolleranza

Brody ha inoltre riflettuto sul potere del cinema di farci riflettere sull’importanza della memoria e sulla lotta contro l’intolleranza: “La bellezza del cinema è che ci fa sedere tutti insieme in una stanza buia, ricordandoci che dobbiamo essere vigili e non permettere più intolleranza e oppressione.”

Con la sua performance in The Brutalist, Brody non solo ha vinto il Golden Globe, ma ha anche offerto al pubblico una potente riflessione sulla resilienza degli immigrati e sull’importanza di accogliere e comprendere le diverse storie di vita.

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Addio ad Antonio Sancassani, storico proprietario del cinema Mexico di Milano

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Antonio Sancassani, iconico proprietario del cinema Mexico di Milano, si è spento all’età di 82 anni dopo una lunga malattia. Fondatore del Mexico nel 1980, Sancassani era una figura di spicco nel panorama culturale milanese e internazionale, noto per aver mantenuto in programmazione per oltre quarant’anni il cult musicale “The Rocky Horror Picture Show”, trasformando ogni proiezione in un evento festoso e partecipativo.

Un uomo e il suo cinema

Nel 2011 Sancassani aveva ricevuto l’Ambrogino d’Oro, la massima onorificenza del Comune di Milano, in riconoscimento del suo contributo alla cultura cittadina. Il cinema Mexico, sotto la sua guida, è diventato un punto di riferimento per gli amanti del cinema indipendente e per chi cercava un’esperienza cinematografica unica.

Cordoglio sui social

La notizia della sua scomparsa ha suscitato numerosi messaggi di affetto e cordoglio sui social. “È morto Antonio Sancassani, favoloso combattente del cinema Mexico di Milano”, scrive un’utente su X (ex Twitter), aggiungendo poeticamente: “Per un momento nel mondo tutti i proiettori hanno smesso di funzionare”.

Cinema Mexico chiuso per lutto

Oggi il cinema Mexico ha chiuso le sue porte in segno di lutto, con un cartellone esposto all’ingresso e un messaggio registrato sulla segreteria telefonica per annunciare la perdita del suo storico fondatore.

Antonio Sancassani lascia un’eredità indelebile nel mondo del cinema e nella memoria collettiva di Milano, dove il suo impegno e la sua passione hanno dato vita a un luogo di cultura e comunità amato da generazioni.

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Morto il regista Jeff Baena, marito di Aubrey Plaza

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Jeff Baena, noto regista e scrittore, è stato trovato morto il 3 gennaio all’età di 47 anni. Era il marito dell’attrice Aubrey Plaza. Baena, famoso per film come Life After Beth e The Little Hours, è stato trovato senza vita in una casa nella zona di Los Angeles. A darne notizia sono stati i media statunitensi, che citano fonti delle forze dell’ordine.

Secondo le informazioni fornite dalle autorità, Baena è stato trovato da un assistente che ha chiamato la polizia intorno alle 10:30 del mattino (ora locale). Le prime indagini suggeriscono che potrebbe trattarsi di un suicidio.

La notizia della sua morte ha sconvolto il mondo del cinema e i fan, con molti che hanno espresso le loro condoglianze sui social media. La tragica scomparsa di Baena lascia un vuoto nella comunità cinematografica, e in particolare nel cuore della sua famiglia e dei suoi cari.

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