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Tv e Spettacolo

Pippo Baudo cade in casa e si frattura una spalla

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Pippo Baudo, il celebre conduttore televisivo, ha recentemente affrontato un incidente domestico che lo ha visto protagonista di una brutta caduta. L’88enne Baudo, noto volto della televisione italiana, ha riportato la frattura della spalla dopo una caduta accidentale dal letto nella sua abitazione di Roma, nei pressi di Piazza di Spagna. L’incidente, che risale a qualche giorno prima di Natale, è stato reso noto solo ora.

Secondo le informazioni, Baudo stava tranquillamente nella sua camera da letto al terzo piano della sua residenza quando ha perso l’equilibrio e è caduto, riportando il trauma alla spalla. Subito dopo l’incidente, il conduttore è stato trasportato al Policlinico Gemelli, dove è stato sottoposto a una radiografia che ha confermato la frattura.

Dopo le prime cure e gli accertamenti, Baudo è stato dimesso e ha trascorso il resto delle festività natalizie a casa, dove ha potuto riposarsi in assoluto riposo, come consigliato dai medici. Nonostante l’incidente, le sue condizioni sono stabili e il conduttore si sta riprendendo.

Nel frattempo, i fan di Baudo e tanti colleghi del mondo dello spettacolo gli hanno inviato messaggi di affetto, augurandogli una pronta guarigione.

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Meghan Markle torna su Instagram e condivide il dolore per la perdita del suo cane Guy

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Meghan Markle ha fatto il suo ritorno sui social media, condividendo con i suoi follower un momento di grande tristezza. La Duchessa di Sussex ha utilizzato il suo profilo Instagram per rendere omaggio al suo amato cane Guy, un beagle adottato nel 2015, che recentemente è venuto a mancare. In un toccante post, Meghan ha scritto: “Ho pianto troppe lacrime per poterle contare”, esprimendo il profondo dolore per la perdita dell’animale che aveva fatto parte della sua vita per tanti anni.

Nel video accompagnato dal post, Meghan rivive alcuni dei momenti più significativi passati con Guy, mostrando anche immagini del marito Harry e dei figli Archie e Lilibet, che erano altrettanto legati al cane. “Nel 2015, ho adottato un beagle da un rifugio per cani in Canada”, ha scritto Meghan, ricordando il suo incontro con Guy, che, inizialmente destinato a una morte imminente, è stato salvato e ha trovato una nuova vita con lei. La Duchessa racconta come il cane, chiamato Guy per via delle sue dimensioni e fragilità, l’abbia accompagnata in tutti i momenti cruciali della sua vita: dal periodo in cui recitava in “Suits”, al fidanzamento con Harry, fino alla maternità.

Meghan ha poi ricordato un incidente che Guy aveva subito poco prima del trasferimento della famiglia nel Regno Unito, che lo aveva costretto a sottoporsi a numerosi interventi chirurgici. “I dottori hanno detto che non avrebbe mai più camminato, ma il dottor Noel Fitzpatrick ha detto che poteva farcela”, ha continuato. Meghan e Harry, dopo l’incidente, avevano fatto numerosi viaggi a Surrey per assistere Guy durante la sua lunga e difficile convalescenza.

Il ritorno di Meghan su Instagram, avvenuto all’inizio del nuovo anno, ha suscitato molta attenzione. Il profilo era stato attivato già nel 2022, ma solo recentemente è stato utilizzato per contenuti più personali. Il suo primo post del 2025, in cui corre spensierata sulla spiaggia di Montecito, California, aveva anticipato l’arrivo di nuovi contenuti più intimi. Meghan, che aveva disattivato i suoi account Instagram precedenti nel 2020, sembra ora pronta a condividere con i suoi follower una visione più personale della sua vita.

Nel suo messaggio di addio a Guy, Meghan ha espresso gratitudine per gli anni di amore incondizionato che il cane le ha dato: “Grazie per così tanti anni di amore incondizionato, mio dolce Guy. Hai riempito la mia vita in modi che non saprai mai”. Un segno di affetto che sicuramente tocca il cuore di chi l’ha sempre seguita nel suo percorso, tra sfide pubbliche e momenti più privati.

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Tv e Spettacolo

Vespa, Gruber, Floris e Del Debbio i più visti sui device

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A pochi giorni dall’avvio della nuova era della Total Audience di Auditel, che allarga la rilevazione degli ascolti televisivi a smart tv, pc, tablet e smartphone, i centri media tirano le somme dei talk show che più sono seguiti su questi device alternativi. Se da una parte l’introduzione di questa nuova misurazione non sta provocando particolari scossoni, salvo una crescita corposa di Sky del +10%, per quanto riguarda il 2024 a vincere la classifica dei format d’informazione più visti sommando gli spettatori ottenuti tra tv tradizionale e nuovi device è “Otto e mezzo” su La7 con Lilli Gruber che, secondo un report commissionato dal quotidiano nazionale Libero a OmnicomMediaGroup, multinazionale dei media quotata a Wall Street che realizza dati e analisi per le più grandi aziende del mondo che pianificano pubblicità in Italia, totalizza 1.756.865 spettatori medi con un apporto da pc, tablet e smartphone di 7.955 teste al giorno. Segue “DiMartedì” condotto da Giovanni Floris sempre su La7, con 1.438.644 spettatori medi (di cui 7.695 dai device), poi “Dritto e Rovescio” di Paolo Del Debbio su Rete 4 (952.751; 5.823 dai device), “Quarta Repubblica” di Nicola Porro su Rete 4 (765.771; 5.190 dai device), “Fuori dal coro” di Mario Giordano su Rete 4 (749.684; 4.361 dai device), “Lo stato delle cose” di Massimo Giletti su Rai 3 (736.409; 4.385 dai device), “E’ sempre Cartabianca” di Bianca Berlinguer su Rete 4 (727.034; 3.733 dai device), “Zona bianca” di Giuseppe Brindisi su Rete 4 (656.891; 3.080 dai device) e “Porta a porta” di Bruno Vespa su Rai 1 con 559.745 ma col più alto apporto dai device pari a 9.247 spettatori medi. Ora bisognerà capire quanto le nuove rilevazioni incideranno sulle prestazioni di singoli programmi e reti. E’ presto per fare bilanci, gli stessi analisti suggeriscono prudenza.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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Tv e Spettacolo

Due nuove collane nel 2025 per Paesi Edizioni

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Paesi Edizioni, la casa editrice con sede a Roma specializzata nella saggistica d’attualità, lancerà a partire da gennaio 2025 due nuove collane di libri dedicate alla comprensione della nostra epoca: Hic Sunt Leones e Città Geopolitiche. Le due collane andranno ad arricchire l’offerta editoriale a vocazione internazionale di Paesi, grazie a un nutrito gruppo di grandi firme della geopolitica e delle relazioni internazionali. “HIC SUNT LEONES” è una collana diretta da Frediano Finucci, giornalista, capo della redazione economia ed esteri del Tg La7. L’espressione latina Hic sunt Leones – utilizzata dai primi cartografi dell’antichità per indicare le zone ancora inesplorate del mondo e dunque l’incognito – è qui utilizzata per avvertire il lettore che gli argomenti trattati nella collana rappresentano le frontiere della cultura e della conoscenza contemporanea su argomenti dal respiro internazionale ancora poco o per niente investigati, e segnalano l’intenzione Si parte a metà febbraio 2025, in occasione delle elezioni politiche tedesche, con Achtung! – Germania in panne. Che ne sarà del modello tedesco? di Alexander Privitera, volume che inaugura i grandi temi della politica estera e dell’economia.

Privitera, ex giornalista italo-tedesco (All News N-TV e WeltTV) vive e lavora a Washington dove è Non-Resident Senior Fellow al Think Thank American German Institute (AGI) presso la Johns Hopkins University. Il volume analizza i motivi della crisi politica, economica e sociale della Germania con una disamina dell’operato dei suoi cancellieri.
A marzo sarà la volta della pubblicazione di Eurofrontiere – La sfida delle destre europee tra Mosca e Musk, un attualissimo saggio di Vincenzo Sofo, ex europarlamentare di Fratelli d’Italia, sposato con Marion Marechal Le Pen, considerato una figura ponte tra la politica italiana e quella francese. Il tema del saggio sono le sfide che le destre europee dovranno affrontare confrontandosi col duo Trump-Musk, per sopravvivere alle minacce globali: una riflessione che mette in discussione due filosofie cardine di quest’area politica, il sovranismo e il conservatorismo.
Sempre nei primi mesi del 2025 è prevista l’uscita di Processo alla guerra – Da Norimberga ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente, un volume dedicato allo scottante tema della giustizia penale internazionale scritto da Giovanni Chiarini, professore di diritto penale internazionale e Vice Dean per la ricerca alla Alfaisal University College of Law & International Relations di Riad, Arabia Saudita. Oltre all’attività accademica, Chiarini è anche avvocato abilitato alle liste della Corte Penale Internazionale dell’Aia. “CITTA’ GEOPOLITICHE” è invece una collana di reportage letterari e saggi narrativi specificamente dedicati ai luoghi-simbolo del nostro tempo, la cui influenza e le cui connessioni internazionali sono cresciute tanto da diventare imprescindibile approfondirne la conoscenza.
La vocazione alla scoperta del Mondo è una caratteristica di Paesi Edizioni, che per questo dedica una nuova collana, curata in prima persona dall’editore Luciano Tirinnanzi, dedicata a una serie di appassionati “ritratti urbani” – opera di giornalisti, analisti, viaggiatori di ogni eta? e pensiero.
Città geopolitiche non propone semplici “guide” o ricercati “diari di viaggio”, ma opere ragionate, dal taglio divulgativo (pensate per un pubblico da 14 a 99 anni) e dai contenuti originalissimi, che puntano a stimolare la curiosita? verso l’estero e il ruolo di citta? selezionate per vocazione e rilevanza geopolitica: in quanto avanguardie dei meccanismi socio-culturali contemporanei; perche? protagoniste di grandi tensioni e crisi politiche; in qualita? di avamposti delle nuove relazioni economiche; o come laboratori di sviluppo globali. Obiettivo della collana: fornire a un vasto pubblico strumenti utili a definire contorni e confini dei centri che piu? ispirano e influenzano il mondo contemporaneo.
Le prime 3 uscite: Teheran, Pietroburgo, Pyongyang.
Teheran è scritto da Pegah Moshir Pour: attivista per i diritti umani e digitali, racconta l’Iran su La Repubblica ed è una delle più importanti voci nella battaglia per l’emancipazione delle donne iraniane e non solo, punto di riferimento a livello istituzionale e mediatico sul tema dei diritti umani.
Pietroburgo è scritto da Anna Zafesova: giornalista, traduttrice dal russo e massima esperta in Italia di Russia e Putin, si occupa di politica post-sovietica e di questioni sociali e culturali, con particolare attenzione all’Ucraina. E’ autrice del libro rivelazione Navalny contro Putin, diventato già un classico di Paesi Edizioni.
Pyongyang è scritto da Federico Giuliani: giornalista esperto di vicende asiatiche, è stato uno degli ultimi occidentali ad aver visitato la Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC), meglio conosciuta come Corea del Nord, prima della sua chiusura ermetica al mondo esterno a causa dalla pandemia.
I titoli a seguire: Istanbul (Marta Ottaviani), Damasco (Luca Steinmann), Aden (Laura Silvia Battaglia), Aleppo (Domenico Quirico), Tiblisi (Monica Perosino) e molti altri ancora.

foto: ufficio stampa Paesi Edizioni

(ITALPRESS).

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