Tv e Spettacolo
Muccino “Il male è insito nella natura umana”
Fino alla fine “ha delle dinamiche universali e non voglio che venga descritto come un film sui ragazzi di oggi. Della loro età i personaggi portano l’impeto, il fatto di avere la verità in tasca, di sentirsi immortali. Tutto il resto ha a che fare con l’umana natura. C’è una linea invisibile tra giusto e sbagliato, tra lecito e illecito, tra bene e male, che è molto facile attraversare. Trovarsi dall’altra parte è molto più naturale di quanto non pensiamo, anche perchè l’umanità si è costruita sulla prevaricazione. Il male è insito nella nostra natura, se non altro per motivi di sopravvivenza e di autodifesa del villaggio, del territorio, della famiglia”. Così il regista Gabriele Muccino oggi alla Festa del cinema di Roma, durante la conferenza stampa del suo ultimo film, “Fino alla fine”, un action movie incentrato sulle ultime ventiquattro ore di una turista americana in vacanza in Sicilia, coinvolta da un gruppo di ragazzi in una notte all’insegna del crimine e della sopravvivenza.
“Le prevaricazioni hanno segnato la storia dell’umanità. Noi siamo cacciatori e assassini. Lo siamo stati per millenni e non so come si possa togliere questo “file” dalla nostra natura. Le scelte della protagonista vengono dal potere ancestrale di incontrare il pericolo e di pensare con la presunzione umana di poterlo dominare”, ha proseguito Muccino, che ha anche indicato la sua prima fonte di ispirazione, che “viene da Fuori Orario di Scorsese. E’ stato un faro che mi ha inseguito per anni. La voglia di esplorare il nero e di indagare il superamento delle linee di confine l’ho sempre avuta. Questo genere di film ti permette di fare sfide linguistiche incoraggianti. La voglia di pericolo è una compagna necessaria per me. Ho sempre preferito scegliere film pericolosi, e quando ho fatto film “sicuri” invece sono venuti meno buoni di quelli che avevo paura di toppare. E’ stato un film girato con il brivido addosso, è un film che l’adrenalina non la simula ma la vive. E che respira la stessa adrenalina degli spettatori. Di certo non è generazionale: odio questo termine dal 2001, da quando ho fatto L’ultimo bacio”, ha concluso il regista. Il ruolo della protagonista è affidato alla statunitense Elena Kampouris, mentre il resto del cast include Saul Nanni, Lorenzo Richelmy, Enrico Inserra e Francesco Garilli.
foto: xp2/Italpress
Tv e Spettacolo
Lino Guanciale si scaglia contro Riccardo Scamarcio: ‘Il patriarcato non è finito’
L’intervista di Riccardo Scamarcio a Belve continua a suscitare forti reazioni, in particolare per le sue dichiarazioni sul rapporto tra i sessi. L’attore pugliese ha affermato che nel contesto familiare tradizionale “il maschio è capobranco” e “la femmina gli sta accanto e si occupa dei figli”. Nonostante le critiche ricevute, Scamarcio ha ribadito il suo punto di vista durante la trasmissione, dichiarando che il suo pensiero riguardava un “gioco delle parti” nel nucleo familiare.
Tra coloro che hanno commentato negativamente le sue parole, si è aggiunto Lino Guanciale, che ha mostrato il suo disappunto in modo indiretto, mettendo un “like” a un post su Instagram del giornalista Lorenzo Tosa. Il post critica aspramente l’attore e afferma che le sue dichiarazioni sono un chiaro esempio del persistere del patriarcato. Tosa ha anche suggerito che Scamarcio avrebbe potuto cogliere l’occasione per scusarsi o almeno per esprimere un pensiero più progressista.
Scamarcio ha risposto alle critiche con una certa nonchalance, sostenendo di non aver detto nulla di sbagliato e di aver sempre avuto relazioni con donne indipendenti. Ha anche scherzato sulla sua compagna, l’attrice Benedetta Porcaroli, dicendo di chiederle ironicamente se avesse “lavato le mutande”. Il tono delle sue risposte non ha placato il malcontento, alimentando ulteriormente il dibattito sulle sue affermazioni.
Le polemiche derivano dalla visione di Scamarcio sulla divisione tradizionale dei ruoli tra i sessi, un argomento che continua a generare discussioni sulla modernità dei valori legati alla famiglia e alla parità di genere. L’incidente riflette un’ulteriore riflessione sulla percezione della figura maschile nella società contemporanea, soprattutto in un periodo in cui molte discussioni si concentrano sulla lotta per l’uguaglianza e i diritti delle donne.
Tv e Spettacolo
Arriva il 10 gennaio “M – Il figlio del secolo”: La serie Sky ispirata al bestseller di Antonio Scurati
Arriverà il 10 gennaio 2025 una delle serie più attese dell’anno: M – Il figlio del secolo. Tratta dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati, che ha conquistato il Premio Strega e ottenuto un successo internazionale, la serie Sky Original promette di essere un appuntamento imperdibile per gli appassionati di storia e narrativa contemporanea.
M – Il figlio del secolo ripercorre la nascita e l’ascesa del fascismo in Italia, focalizzandosi sulla figura di Benito Mussolini. La serie si propone di analizzare non solo gli eventi storici, ma anche le sfumature psicologiche e morali del protagonista, per dipingere un ritratto complesso e sfaccettato di uno dei periodi più turbolenti della storia del Novecento.
Con un cast di prim’ordine, tra cui attori italiani ed internazionali, M promette di portare sullo schermo una narrazione potente, capace di intrattenere e stimolare riflessioni sui meccanismi del potere e sulla manipolazione dell’opinione pubblica. La regia, curata da un team di esperti del settore, punta a restituire la drammaticità e la tensione degli eventi, grazie anche alla ricostruzione storica accurata e alla fotografia suggestiva.
L’uscita di M su Sky e NOW rappresenta un’occasione unica per approfondire, attraverso il linguaggio della fiction, un capitolo fondamentale della storia europea. La serie si inserisce in una lunga tradizione di produzioni che, attraverso il grande schermo o la televisione, esplorano la politica, la cultura e le figure che hanno plasmato il nostro passato.
Il romanzo di Scurati, da cui la serie è tratta, è stato un vero e proprio fenomeno editoriale, apprezzato per la sua capacità di narrare eventi storici attraverso un punto di vista intimo e personale. Questo approccio sarà sicuramente mantenuto nella serie, che si preannuncia come un prodotto di alto livello, capace di attrarre non solo i lettori del libro ma anche un pubblico più ampio, curioso di scoprire la realtà dietro la figura di Mussolini e l’ascesa del fascismo.
Con l’inizio previsto per il 10 gennaio 2025, M – Il figlio del secolo sarà disponibile su Sky e in streaming su NOW, offrendo agli spettatori un’opportunità unica di vivere uno dei racconti più affascinanti e inquietanti della storia italiana recente. L’attesa è alta e le aspettative non sono da meno, promettendo una serie che saprà tenere incollati gli spettatori fin dai primi minuti.
Tv e Spettacolo
Emily in Paris torna a Parigi
La quinta stagione di Emily in Paris, la serie Netflix che ha conquistato milioni di spettatori in tutto il mondo, sta per fare il suo ritorno con importanti novità. Dopo le vicende parigine, la protagonista interpretata da Lily Collins si trasferisce a Roma, dove aprirà una filiale dell’agenzia di pubbliche relazioni Grateau. Le riprese partiranno a maggio 2025, ma la serie non perderà il suo inconfondibile spirito francese. Parigi resterà infatti il cuore della trama, pur con nuove location internazionali che arricchiranno il contesto, come è accaduto in passato con Saint Tropez e Megève.
La conferma della nuova stagione è arrivata con l’annuncio del presidente Emmanuel Macron, che ha espresso il suo entusiasmo nel vedere la capitale francese ancora protagonista, seppur con una parte delle riprese che si sposterà nella capitale italiana. Roma, una città che rappresenta un crogiolo di storia, arte e cultura, sarà il set ideale per il cambiamento di Emily, che dovrà adattarsi a un nuovo ambiente professionale e personale. Questo nuovo capitolo, quindi, promette di regalare agli spettatori nuove sfide per la protagonista, mentre esplora il contrasto tra le città.
La serie, che ha già ricevuto riconoscimenti per il suo stile elegante, i colori vivaci e la colonna sonora che riflette la cultura francese contemporanea, vedrà anche l’introduzione di una terza destinazione internazionale, che si aggiungerà a Parigi, Roma e le già famose escursioni in Francia, come quelle a Saint Tropez e Megève. Non sono ancora stati rivelati dettagli su questa nuova location, ma sicuramente contribuirà a dare ulteriore fascino alla trama e al percorso di crescita di Emily.
Il ritorno di Emily in Paris è molto atteso dai fan, che già speculano su come la serie affronterà le nuove sfide della protagonista, il cui lavoro e la sua vita privata si intrecciano in un racconto ricco di emozioni e colpi di scena. La combinazione di Parigi, Roma e una nuova destinazione potrebbe essere l’ingrediente perfetto per continuare a sorprendere il pubblico con nuove storie d’amore, carriera e cultura.
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