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Tv e Spettacolo

Morto l’attore Ron Hale ad agosto, la famiglia ha comunicato oggi la triste notizia

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L’industria televisiva americana piange la scomparsa di Ron Hale, attore noto per i suoi ruoli nelle soap opera “I Ryan” e “General Hospital”. Hale è deceduto il 27 agosto a St. George, nella Carolina del Sud, all’età di 78 anni. La sua famiglia ha comunicato la triste notizia, ma le cause della morte non sono state rese note.

Nato il 2 gennaio 1946 a Grand Rapids, nel Michigan, Ron Hale, il cui nome completo era Ronald Hale Thigpen, ha dimostrato fin da giovane una passione per la recitazione. Dopo aver frequentato la Furman University, ha intrapreso una carriera nel mondo del teatro, che lo ha preparato per i successivi successi in televisione.

Hale ha guadagnato notorietà interpretando il dottor Roger Coleridge in “I Ryan”, un ruolo che ha ricoperto in oltre 900 episodi dal 1975 al 1989. Grazie a questa interpretazione, l’attore è stato nominato per due Daytime Emmy Awards nel 1979 e nel 1980, riconoscimenti che attestano il suo talento e la sua dedizione al lavoro.

Successivamente, dal 1995 al 2010, ha dato vita al personaggio di Mike Corbin in “General Hospital”, continuando a interpretare il ruolo anche nello spin-off “Port Charles” dal 1997 al 2000. Queste performance hanno consolidato la sua reputazione come uno dei volti più amati delle soap opera americane.

Oltre ai suoi ruoli principali, Hale ha fatto apparizioni in diverse serie televisive di successo, tra cui N.Y.P.D., Matlock, e MacGyver. Anche il grande schermo ha beneficiato del suo talento: è ricordato per la sua interpretazione del ladro del Watergate Frank Sturgis nel celebre thriller politico del 1976, “Tutti gli uomini del presidente”, al fianco di attori del calibro di Robert Redford e Dustin Hoffman.

Ron Hale lascia un’impronta indelebile nel panorama della televisione e del cinema. La sua versatilità e il suo carisma hanno toccato il cuore di molti, rendendolo un attore rispettato e amato. Mentre i suoi fan e colleghi piangono la sua scomparsa, il suo lavoro continuerà a vivere attraverso le performance che hanno segnato la storia delle soap opera e del cinema.

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Muccino “Il male è insito nella natura umana”

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Fino alla fine “ha delle dinamiche universali e non voglio che venga descritto come un film sui ragazzi di oggi. Della loro età i personaggi portano l’impeto, il fatto di avere la verità in tasca, di sentirsi immortali. Tutto il resto ha a che fare con l’umana natura. C’è una linea invisibile tra giusto e sbagliato, tra lecito e illecito, tra bene e male, che è molto facile attraversare. Trovarsi dall’altra parte è molto più naturale di quanto non pensiamo, anche perchè l’umanità si è costruita sulla prevaricazione. Il male è insito nella nostra natura, se non altro per motivi di sopravvivenza e di autodifesa del villaggio, del territorio, della famiglia”. Così il regista Gabriele Muccino oggi alla Festa del cinema di Roma, durante la conferenza stampa del suo ultimo film, “Fino alla fine”, un action movie incentrato sulle ultime ventiquattro ore di una turista americana in vacanza in Sicilia, coinvolta da un gruppo di ragazzi in una notte all’insegna del crimine e della sopravvivenza.

“Le prevaricazioni hanno segnato la storia dell’umanità. Noi siamo cacciatori e assassini. Lo siamo stati per millenni e non so come si possa togliere questo “file” dalla nostra natura. Le scelte della protagonista vengono dal potere ancestrale di incontrare il pericolo e di pensare con la presunzione umana di poterlo dominare”, ha proseguito Muccino, che ha anche indicato la sua prima fonte di ispirazione, che “viene da Fuori Orario di Scorsese. E’ stato un faro che mi ha inseguito per anni. La voglia di esplorare il nero e di indagare il superamento delle linee di confine l’ho sempre avuta. Questo genere di film ti permette di fare sfide linguistiche incoraggianti. La voglia di pericolo è una compagna necessaria per me. Ho sempre preferito scegliere film pericolosi, e quando ho fatto film “sicuri” invece sono venuti meno buoni di quelli che avevo paura di toppare. E’ stato un film girato con il brivido addosso, è un film che l’adrenalina non la simula ma la vive. E che respira la stessa adrenalina degli spettatori. Di certo non è generazionale: odio questo termine dal 2001, da quando ho fatto L’ultimo bacio”, ha concluso il regista. Il ruolo della protagonista è affidato alla statunitense Elena Kampouris, mentre il resto del cast include Saul Nanni, Lorenzo Richelmy, Enrico Inserra e Francesco Garilli.

foto: xp2/Italpress

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Momento di caos ad Amici 24: un allievo scatenato rovescia tutto

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Nell’ultima registrazione di Amici 24, si è verificato un episodio piuttosto sorprendente che ha lasciato tutti senza parole. Durante una delle sfide, un allievo ha colto l’attimo e, in un momento di frustrazione, ha deciso di tirare una testata al banco, rovesciando tutto il contenuto, compresa una bottiglietta d’acqua.

Questo gesto, sicuramente inaspettato, ha catturato l’attenzione dei presenti e potrebbe diventare il protagonista di clip virali sui social.

Le anticipazioni sull’episodio sono già state diffuse, suscitando l’interesse del pubblico per il prossimo appuntamento del 20 ottobre. Dopo il daytime di ieri, in cui si è parlato della masterclass tenuta da Laura Valente, i fan sono ansiosi di scoprire come si svolgeranno le sfide e quali risultati porteranno i ragazzi.

Sicuramente, il gesto impulsivo dell’allievo contribuirà a rendere l’atmosfera del programma ancora più vivace, confermando che ad Amici, l’imprevisto è sempre in agguato!

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Malintesi e Coccole: Yulia e Giglio si Riconciliano al “Grande Fratello”

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Nell’ultima puntata del “Grande Fratello”, Yulia ha manifestato la sua delusione per non aver condiviso la notte con Giglio. Il motociclista, resosi conto di aver ferito i sentimenti di Yulia, ha deciso di avvicinarla in camera per chiarire la situazione. Durante la conversazione, Giglio ha rivelato che la sua scelta di dormire in un altro letto era dovuta all’impressione che Yulia non desiderasse la sua presenza. Infatti, dopo averle dato un bacio prima di coricarsi, ha notato che lei non si era nemmeno voltata.

Yulia ha risposto con un sorriso, accettando che poteva essere una decisione comprensibile. “Ci sono rimasta un po’ male, ma ci sta che magari volevi dormire di là”, ha detto, mostrando apertura e comprensione. La conversazione ha permesso di chiarire il malinteso e i due si sono finalmente riavvicinati, abbracciandosi e trascorrendo momenti di tenerezza e risate. Questo episodio ha dimostrato come la comunicazione possa risolvere incomprensioni e rafforzare i legami all’interno della casa.

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