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“Luck and Strange” il nuovo album di David Gilmour

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E’ ora disponibile “Luck and Strange”, il nuovo album di inediti di David Gilmour, a distanza di 9 anni dal precedente. Già osannato dalla critica e definito anche dall’artista stesso uno dei suoi migliori lavori, il disco anticipa il grande tour mondiale, che partirà proprio dall’Italia con 6 date al Circo Massimo di Roma (dal 27 settembre) destinato a diventare uno degli eventi live più importanti dell’anno! “Luck and Strange” è disponibile in digitale, vinile e cd. Anticipato dai singoli “The Piper’s Call”, “Between Two Points” e “Dark And Velvet Nights”, “Luck and Strange” è stato registrato nell’arco di cinque mesi tra Brighton e Londra. Il disco è stato prodotto da David e Charlie Andrew, noto per il suo lavoro con alt-J e Marika Hackman. La maggior parte dei testi dell’album è stata composta da Polly Samson, co-scrittrice e collaboratrice di Gilmour negli ultimi trent’anni. L’album presenta artwork e fotografie di Anton Corbijn.
L’album include nove tracce, tra cui la reinterpretazione della canzone del 1999 dei Montgolfier Brothers, “Between Two Points”, che vede la partecipazione della figlia Romany Gilmour, 22 anni, alla voce e all’arpa, e la traccia che dà il titolo all’album, in cui appare il tastierista dei Pink Floyd, Richard Wright, registrata nel 2007 durante una jam session in un fienile nella casa di David. Le edizioni limitate deluxe di “Luck and Strange” includono tracce bonus e un libro rilegato molto speciale pubblicato da Thames & Hudson, con fotografie esclusive scattate da Polly Samson durante la registrazione dell’album. Le edizioni deluxe sono limitate a una sola tiratura. Inoltre, sono disponibili per il mercato italiano i seguenti formati: Vinile Trasparente Colorato Bottle Glass & Vinile Trasparente Orange Crush in esclusiva per Sony Music Store; Vinile Smeraldo Traslucido e Vinile Blu Mare Traslucido in esclusiva per Discoteca Laziale; Vinile Argento in esclusiva per IBS.it e Feltrinelli.it; Vinile Bianco Opaco e CD con cover alternativa in esclusiva per Amazon.
David Gilmour si esibirà dal vivo questo autunno a Roma, Londra, Los Angeles e New York. La band che lo accompagnerà è composta da Guy Pratt al basso, Greg Phillinganes e Rob Gentry alle tastiere, Adam Betts alla batteria, Ben Worsley alla chitarra e Louise Marshall insieme a Hattie e Charley Webb alle voci. David Gilmour manca in Italia da otto anni. I concerti si svolgeranno al Circo Massimo di Roma il 27, 28 e 29 settembre e l’1, 2 e 3 ottobre e saranno anteprima mondiale e unici spettacoli nell’Europa continentale. Lo straordinario scenario del Circo Massimo, uno dei luoghi più suggestivi della Capitale, ospiterà l’evento anche grazie alla fondamentale collaborazione di Comune di Roma e Ministero della Cultura. All’interno del Circo Massimo verrà allestita un’arena costruita appositamente per l’occasione con tutti posti a sedere, una struttura che offrirà agli spettatori la possibilità di godere del concerto nella massima comodità, circondati da uno scenario mozzafiato. Frecciarossa è treno ufficiale, a partire dal 20 maggio chi ha un biglietto per il concerto può acquistare su Trenitalia.com i biglietti dell’offerta FrecciaMUSIC con sconti dal 30% all’80% sul prezzo base per raggiungere comodamente Roma.

foto: ufficio stampa Parole e d’intorni

(ITALPRESS).

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Su Canale 5 “I fratelli Corsaro”, Fiorello “Palermo mi ha conquistato”

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Fabrizio e Roberto Corsaro, cronista di nero il primo e avvocato il secondo: sono i protagonisti della saga dello scrittore siciliano Salvo Toscano “I fratelli Corsaro” e, ora, anche dell’omonima serie tv (tratta dai primi quattro libri) che arriva su Canale 5 mercoledì 11 settembre in prima serata. A interpretarli, per la regia di Francesco Miccichè, sono Giuseppe Fiorello e Paolo Briguglia. Ambientata a Palermo, la serie racconta le vicende dei due fratelli, molto diversi tra loro (donnaiolo e istintivo Fabrizio, integerrimo e marito fedele Roberto) che, loro malgrado, si ritrovano coinvolti in casi di cronaca su cui, ciascuno nella propria sfera professionale, finiscono per indagare. Trovando, ovviamente, la soluzione. Tra colpi di scena e segreti di famiglia, mentre Fabrizio cerca un equilibrio tra le molte conquiste femminili, Roberto, innamoratissimo della moglie ha il grande desiderio di diventare papà: ma entrambi sono sempre pronti a correre a casa dalla mamma che li vizia con i suoi manicaretti. Nonostante i frequenti battibecchi i fratelli Corsaro si sostengono a vicenda, uniti da un legame fraterno inossidabile e la loro tenacia e il loro acume investigativo li condurranno alla risoluzione di ogni enigma, smascherando ipocrisie e inganni e restituendo giustizia alle vittime.
A “scoprire” i romanzi di Toscano e proporli alla Camfilm che li ha prodotti per Mediaset è stato lo stesso Giuseppe Fiorello che, grazie, al “suo” Fabrizio Corsaro ha avuto la possibilità di girare in Sicilia per ben quattro mesi: “La Sicilia è una carta d’identità, è la mia identità. E’ il posto dove sono nato, dove sono cresciuto, dove mi sono formato. A un certo punto – racconta l’attore – ho sentito l’esigenza di curiosare in giro per il mondo. Non sono scappato perchè non c’era lavoro ma per curiosità”. Quando è andato via “sembrava un addio. Oggi è tutto molto meno traumatico grazie alla tecnologia, è solo un allontanamento”. Lui, comunque, torna lì tutti gli anni, “nei periodi estivi perchè non riesco a trascorrere l’estate senza passare da lì. Mi rigenero e trovo l’ispirazione. Tutto quello che faccio, penso ad esempio a ‘Stranizza d’amurì o a ‘I fantasmi di Portopalò, viene da lì. La Sicilia è una terra che mi ispira a cercare storie”.
La serie è stata girata a Palermo: “Quello è stato un incontro fresco. La conoscevo poco perchè sono nato nella parte orientale dell’isola e allora in sella a una Vespa era più facile arrivare a Catania. Finora c’ero stato sempre un pò mordi e fuggi per alcuni eventi ma non mi ero mai stabilito lì per tanto tempo. Questi quattro mesi mi hanno dato la possibilità di addentrarmi nella vita e nel carattere dei palermitani che sono persone aperte, solari, accoglienti e meravigliose. La città mi ha conquistato e confermato che Palermo, così come tutta la Sicilia, non è solo la sua storia drammatica ma una terra di grande accoglienza”. Del suo personaggio Fiorello dice che è “un cronista di nera con un fiuto veloce ma il tipico carattere siciliano un pò lento nell’esecuzione. E’ simpatico, direi un serio fancazzista. E la sua instabilità affettiva un pò lo fa soffrire ma un pò gli piace”.
A proposito di Palermo, Salvo Toscano spiega che “le indagini dei fratelli Corsaro raccontano una Palermo ‘quotidianà, una Palermo vista attraverso gli occhi di chi lì è nato e cresciuto, una Palermo autentica e spesso, dunque, meno nota. Roberto e Fabrizio sono due persone in qualche modo ordinarie, con i loro pregi e i loro difetti, ben lontani dall’essere modelli o eroi. E sinceramente credo che i lettori in questi anni li abbiano amati proprio per questo, così come sono, con le loro debolezze, con le loro vulnerabilità, con la loro umanità. Sono felice che questa fiction offra ai miei personaggi e ancor di più alla mia Palermo l’occasione per farsi conoscere di più, oltre gli stereotipi”.

foto: ufficio stampa Mediaset

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Tornano “Porta a Porta” e “Cinque minuti”, Vespa “Invito Renzi e Conte per confronto”

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Bruno Vespa torna con “Cinque minuti” e “Porta a Porta” (martedì 10 settembre su Rai1) e approfitta della conferenza stampa per lanciare l’invito: “Mi piacerebbe ospitare un confronto tra Matteo Renzi e Giuseppe Conte. Magari un’anteprima a ‘Cinque minutì e, poi, il gioco più duro a ‘Porta a Portà”. Nell’attesa di sapere se i due leader accetteranno l’invito, Vespa presenta le nuove edizioni dei suoi programmi. Con uno sguardo al passato: “All’inizio, con ‘Porta a Portà eravamo soli, nessuno credeva che si potesse fare un programma educato di politica su Rai1 perchè la politica che tirava era quella di Santoro su Rai3. Siamo arrivati alla 30° stagione. Anche con ‘Cinque minutì – aggiunge – è stata una scommessa e, invece, l’anno scorso abbiamo sfiorato il 22%”.
Poi il futuro: “Porta a Porta soffre perchè arriva in un orario terribile. Per questo ho pensato che dobbiamo rinnovarci radicalmente e lo faremo per sottrazione: toglieremo il tavolo e lo sostituiremo con delle comode poltroncine. Inoltre avremo meno ospiti ma trattati in maniera più attenta. E poi va riquadri e cornici, avremo un videowall gigante e una grafica migliore”. L’obiettivo rimane lo stesso: “Quando arriviamo noi tutti sanno già tutto. Noi vogliamo aiutare la gente a capire quello che è successo”. Certo, il problema del traino non è trascurabile ma Vespa non si scompone: “Sono sempre stato un uomo di azienda, non chiederò mai che tolgano una fiction importante il lunedì e spostarla al mercoledì che è il giorno più sfigato. Certo, un pochino, nei limiti del possibile… Quando arrivano certi film sappiamo già che faranno il 10% ma sappiamo anche che li mandano in onda perchè non c’è di meglio. L’auspicio è che la Rai possa procurarsene di migliori!”.
Per la prima puntata domani Vespa ospiterà Giovanni Costantino, fondatore e presidente di Italian Sea Group per “capire come sia stato possibile l’affondamento del Bayesan”. Poi “ricorderemo Mike Bongiorno con la moglie Daniela e avremo Stefano De Martino”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni “speriamo venga quando avrà qualcosa di nuovo da dire, vediamo se questa settimana o la prossima”. L’incontro con Vespa offre l’occasione per parlare della Rai, al momento in fase di stallo nelle nomine dei nuovi vertici: “Ho avuto trenta amministratori e direttori generali, lo stallo non mi preoccupa. L’unico che risolveva tutto senza stallo era Ettore Bernabei che faceva i nuovi ordini di servizio a ferragosto senza dire niente a nessuno”.
Poi il caso Sangiuliano: “Se avessi potuto, avrei fatto diverse domande a lui e a Maria Rosaria Boccia, anche se intervistare lei non è in cima ai miei desideri perchè non voglio essere uno dei suoi strumenti”. Ottima, per Vespa, l’intervista del direttore dei Tg1 Gian Marco Chiocci: “Mi sembra impossibile criticarla. E comunque non capisco perchè intervistare lei su una televisione è servizio pubblico mentre non lo è intervistare lui al Tg1”. L’auspicio, in ogni caso, è che “per Sangiuliano, al suo rientro in Rai, si trovi un ruolo adeguato alle sue capacità”. A proposito di Rai, due parole anche sulla par condicio. Anzi su quella che Vespa definisce “un’interpretazione infernale di quella legge. Noi non riusciamo a non essere pluralisti ma ci siano scontrati anche fisicamente al tavolo autorale per qualche secondo in più o in meno. Spero che, prima delle prossime elezioni, il legislatore trovi il modo per gestire al meglio la campagna elettorale”.
Vespa chiude annunciando che “Porta a Porta” farà la Notte americana per le elezioni Usa: “Otto anni fa abbiamo chiuso alle 4.00, quattro anni fa alle 6.00. L’aria che tira stavolta è che non chiuderemo mai, se Kamala Harris dovesse vincere di due punti vuoi che Trump non armi qualche casino?”. Per il direttore dell’Approfondimento Rai Paolo Corsini “Porta a Porta” “è arrivato trent’anni fa e ha fatto la storia, rendendo comprensibile e trasparente il linguaggio della politica. Tre anni fa si è aggiunto anche ‘Cinque minutì. Garbo e serietà sono la cifra che contraddistingue entrambi”.

foto: ufficio stampa Rai

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Vinicio Capossela lancia il tour “Conciati per le feste” e annuncia il nuovo album

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Dopo il successo di “Tredici canzoni urgenti”, Vinicio Capossela torna con un nuovo progetto musicale: il tour “Conciati per le feste”, che prende il nome dal prossimo album in uscita il 25 ottobre per Warner Music Italy. Questo nuovo percorso artistico si snoderà attraverso concerti in Italia e in diverse città europee, iniziando con un’anteprima il 26 ottobre al Teatro Splendor di Aosta.

Il nuovo lavoro nasce da un’esperienza lunga due decenni, durante i quali Capossela ha affinato il suo repertorio esibendosi in occasione di concerti celebrativi legati alle festività. Il cantautore sottolinea come molte delle canzoni di questo progetto abbiano visto la luce esclusivamente in contesti dal vivo, legate a quel periodo dell’anno in cui si celebrano le feste invernali, con tutto il loro simbolismo legato alla rinascita e alla luce che torna a prevalere sull’oscurità.

Capossela spiega che l’ispirazione per registrare finalmente questi brani è venuta durante il periodo di isolamento dovuto alla pandemia, un momento in cui il tempo sembrava essersi fermato. Durante quel periodo, insieme a un gruppo di musicisti, ha deciso di dare una forma definitiva alle canzoni che fino a quel momento erano state un’esperienza effimera. Tuttavia, l’evoluzione rapida del mondo ha aggiunto nuove urgenze e tematiche, dando vita prima a “Tredici canzoni urgenti” e, ora, alla voglia di tornare a celebrare la festa.

Il tour e il nuovo album saranno una celebrazione collettiva, un invito a ritrovare la gioia di partecipare attivamente alla festa, un momento in cui ogni partecipante diventa protagonista. Capossela immagina questo ritorno alla festa come una forma di liberazione dal peso della quotidianità, con il suo carico di ansie e problemi. La “festa”, nel suo immaginario, è uno spazio magico e sospeso, in cui è possibile scoprire lati nascosti di se stessi e confrontarsi con nuove possibilità di vita.

Musicalmente, “Conciati per le feste” si ispira a una vasta gamma di generi e stili, che spaziano dallo swing al folklore italo-americano, con accenni a inni religiosi e atmosfere fiabesche. L’orchestrazione è ricca e variegata: ottoni, cori, tamburi e strumenti tipici delle feste creano un mix esplosivo che cattura l’essenza stessa del periodo festivo, con il suo alternarsi di allegria e malinconia.

Dopo l’anteprima di Aosta, il tour farà tappa in diverse città italiane, tra cui Cesena, Firenze, Bologna, Napoli, Roma e Milano, concludendosi con una serie di concerti natalizi a Taneto di Gattatico. Ma Capossela non si fermerà qui: sono già previsti anche numerosi appuntamenti internazionali in capitali europee come Bruxelles, Londra, Barcellona, Madrid e Berlino, portando così la magia della festa oltre i confini italiani.

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