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Tv e Spettacolo

L’Ex tronista Mattia Marciano diventa papà per la prima volta: è nato il piccolo Alberto

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In un periodo ricco di gioie familiari per gli ex volti di Uomini e Donne, anche Mattia Marciano ha annunciato un lieto evento. Dopo aver partecipato al popolare programma, dove inizialmente corteggiò Desiree Popper e successivamente salì sul trono, Mattia è oggi al centro dell’attenzione per un motivo ben più importante: è diventato papà per la prima volta.

L’ex tronista ha condiviso la notizia della nascita del piccolo Alberto sui social, festeggiando insieme alla compagna Camilla Fardella. La coppia aveva già annunciato la gravidanza lo scorso maggio, con un dolce post su Instagram in cui rivelavano l’attesa di un maschietto, accompagnato da una foto dell’ecografia.

Mattia, che aveva iniziato il suo percorso nel mondo televisivo senza trovare l’amore duraturo durante il programma, ha invece costruito una nuova vita sentimentale al di fuori dei riflettori. Il legame con Camilla si è rafforzato nel tempo, culminando ora con la nascita del loro primo figlio.

Il piccolo Alberto rappresenta una nuova tappa per la coppia, che ora si prepara a vivere l’avventura della genitorialità. I fan di Mattia hanno accolto con grande entusiasmo la notizia, inondando i suoi profili social di messaggi di auguri e affetto.

Tv e Spettacolo

Miriam Leone “Oriana Fallaci è ispirazione per le nuove generazioni”

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Nel titolo della serie “non c’è il nome di Oriana perchè Miss Fallaci diventerà Oriana: è una sorta di racconto di formazione di una giovane ragazza che tra i venti e i trent’anni cerca se stessa affermandosi nel suo lavoro, nella sua passione che è quella di scrivere. Noi siamo andati in maniera ossessiva a cercare delle immagini di Oriana di quel periodo perchè la serie è ambientata negli anni Cinquanta e abbiamo fatto un lavoro quasi archeologico. Intercettare come parlasse Oriana Fallaci in quel periodo non è stato facile. E’ stato un lavoro molto avventuroso, molto rischioso, anche per il look della serie, un pò stile ‘La fantastica signora Maisel’. Speriamo di aver restituito la forza della sua gioventù, la sua freschezza e che la sua figura possa veramente ispirare le nuove generazioni a pensare di poter realizzare i propri sogni con le proprie azioni, credendoci fino in fondo, senza pensare che tutto arrivi da uno smartphone. Ai ragazzi potrebbe piacere perchè la serie racconta i timori, le frustrazioni, le sconfitte, i nervosismi, le ansie, le depressioni e le urla di una ragazza nei suoi vent’anni”. Così l’attrice siciliana Miriam Leone oggi alla Festa del cinema di Roma, durante la conferenza stampa della serie “Miss Fallaci”, incentrata sulla vita della scrittrice e giornalista Oriana Fallaci.
“Oriana si definiva prima di tutto fiorentina. E il fiorentino ha sempre messo l’umanesimo al centro. Anche io come lei ho avuto diversi fallimenti nella vita, ma ho sempre cercato di trasformare la frustrazione del fallimento in qualcosa di buono, senza guardare al fallimento come a una sentenza definitiva. Nella vita non devi lasciarti abbattere, e nella serie questo emerge bene. Nelle pagine di Oriana c’è tutta l’indagine chirurgica spietata di cosa significhi essere umani, è un continuo conflitto tra sconfitte e vittorie”, ha aggiunto Leone, che si è espressa anche sul noto carattere duro della scrittrice e sulla sua femminilità: “Non ho la presunzione di poter dire perchè Oriana sia diventata più dura con il tempo. Credo che l’ingiustizia della guerra sia una delle grandi problematiche che viveva. Oriana diceva che la guerra è un aborto rimandato di vent’anni, che si mandano a morire i figli in guerra. Noi raccontiamo l’età dell’innocenza, ma aver perso il suo bambino e aver perso il suo primo amore possono essere le cause della sua durezza. Non permetteva a nessuno di essere meno che onesto e di non essere un eroe. E poi intorno aveva un mondo ostile che non le perdonava di essere una femminista solitaria. Inoltre aveva il coraggio di essere un’autrice e scrittrice internazionale. Ed era una donna graziosa che non rinunciava alla propria femminilità”.
Secondo Leone, la Fallaci “è stata un’eroina romantica che non permetteva vie di mezzo, faticosissima per le persone che le stavano intorno. Ma la sua durezza era sicuramente figlia della guerra. Questi sono personaggi che come attrice ti rubano l’anima. Ho cercato di indagare il suo modo scontroso e e un pò fiorentino di voler essere adorabilmente polemica e libera”. Un’ultima considerazione di Leone riguarda le posizioni di Oriana Fallaci avuto dopo gli attentati dell’Undici settembre 2001: “La rabbia e l’orgoglio ha creato una sorta di damnatio memorie su Oriana, ma lei è stata una grande intellettuale del Novecento, e non va mai dimenticato: non si improvvisava mai per quello che non era, anche se aveva sempre l’elmetto”.

foto: xp2/Italpress

(ITALPRESS).

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La Talpa: presentato il cast ma manca la data di partenza

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L’attesa per il nuovo appuntamento con La Talpa si fa sempre più intensa, dopo che Diletta Leotta ha rivelato i nomi dei concorrenti durante un’intervista nel programma Verissimo, condotto da Silvia Toffanin. Sebbene il cast dell’edizione 2024 sia stato ufficialmente svelato, i fan devono ancora attendere notizie riguardo la data di inizio del programma, che sarà comunicata “prossimamente”.

L’edizione di quest’anno si preannuncia ricca di volti noti e talenti, tra cui spiccano Andrea Preti, Ludovica Frasca ed Elisa Di Francisca, insieme a una selezione di personaggi provenienti dal mondo dello sport e dell’intrattenimento, come Marco Melandri e Veronica Peparini. La presenza di nomi come Orian Ichaki, Lucilla Agosti e Gilles Rocca aggiunge ulteriore interesse al cast.

Nonostante l’assenza di una data ufficiale, l’entusiasmo cresce, con i fan pronti a scoprire come si svolgerà questa nuova avventura all’interno del reality. L’aspettativa per il debutto è alta, ma i dettagli sulla programmazione rimangono avvolti nel mistero.

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Piero Marrazzo: riflessioni a distanza di 15 anni dallo scandalo

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Piero Marrazzo torna alla ribalta, a distanza di quindici anni dallo scandalo che ha segnato in modo indelebile la sua vita personale e professionale. Ospite di una trasmissione televisiva, Marrazzo ha deciso di raccontare la sua verità attraverso il libro Storia senza eroi, uscito di recente. In questa opera, l’ex governatore del Lazio riflette sulla sua esperienza, sulle difficoltà affrontate e sulle conseguenze del suo comportamento in un momento di vulnerabilità.

L’episodio che ha travolto Marrazzo risale al 2009, quando fu ripreso di nascosto in una situazione compromettente con una donna transessuale. Questo evento suscitò un’ondata di scandalo, portando alla sua immediata rinuncia alla carica. Oltre a narrare i fatti, Marrazzo si è concentrato sul tema della solitudine e della ricerca di piacere in un periodo di crisi. La sua testimonianza è arricchita dalle parole delle sue tre figlie, che offrono un punto di vista intimo e personale su come l’evento ha influenzato la loro vita familiare.

Durante l’intervista, Marrazzo ha parlato dell’impatto devastante delle fake news e della disinformazione che lo ha colpito. Ha sottolineato la sua innocenza rispetto a varie accuse, dichiarando di non aver mai ricevuto avvisi di garanzia per reati gravi nel corso della sua carriera politica. La sua volontà di affrontare il passato si riflette nella sua decisione di scrivere un libro che intende riportare al centro la questione della verità, rivendicando la sua condizione di vittima in un contesto mediatico spesso iniquo.

Marrazzo ha anche riconosciuto le proprie responsabilità e il dolore arrecato alla sua famiglia. Con coraggio, ha ammesso di essere stato un cliente di sex workers, un’affermazione che ha destato scalpore e che ha portato a una riflessione più profonda sulle dinamiche di potere e vulnerabilità umana. Il suo racconto non è solo una cronaca di eventi passati, ma un invito a considerare la complessità della vita pubblica e privata, le pressioni a cui è sottoposta una figura pubblica e la necessità di affrontare le proprie fragilità.

Con Storia senza eroi, Marrazzo si propone di restituire un’immagine più sfumata di sé, cercando di spostare l’attenzione dal giudizio superficiale alla comprensione delle esperienze umane. Questa nuova fase della sua vita rappresenta per lui un’opportunità di riscatto, in cui la condivisione della sua storia diventa un mezzo per affrontare il passato e costruire un futuro diverso.

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