Tv e Spettacolo
Il boom dei programmi culinari in TV
I programmi di cucina continuano a dominare il panorama televisivo, attirando milioni di spettatori con format sempre più originali. Show come “MasterChef”, “Bake Off Italia” e “Cucine da Incubo” sono diventati appuntamenti imperdibili per gli appassionati del genere. Questo successo è dovuto non solo alla passione per il cibo, ma anche alla capacità di questi programmi di raccontare storie personali e di creare momenti di alta tensione.
I giudici, spesso chef di fama internazionale, sono parte integrante del fascino di questi show. Le loro critiche, a volte spietate, e il loro carisma catturano l’attenzione del pubblico, rendendo ogni puntata un evento da non perdere. In Italia, personaggi come Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo sono diventati vere e proprie icone televisive.
Oltre al divertimento, i programmi culinari stanno influenzando le abitudini alimentari del pubblico. Molti spettatori si dichiarano ispirati a sperimentare nuove ricette e ingredienti, contribuendo a una maggiore consapevolezza sul cibo e sull’importanza di una dieta equilibrata.
Con nuovi format in arrivo, il futuro dei programmi di cucina sembra più luminoso che mai. Il loro mix di intrattenimento, competizione e ispirazione li rende un pilastro della programmazione televisiva moderna.
Tv e Spettacolo
Rivoluzioni e Ritorni: il Palinsesto Televisivo Italiano del 2025
Gennaio segna un punto cruciale per la televisione italiana, con un mix di conferme e novità che arricchiscono il palinsesto. Carlo Conti continua a dominare la scena con il ritorno di show amati e la novità di “Come prima più di prima” su Rai1. Conti è anche al timone del prossimo Festival di Sanremo, confermandosi una figura chiave nel panorama televisivo nazionale.
Su Rai1, la trasmissione “Ora o mai più”, con Marco Liorni come nuovo conduttore, propone una seconda chance a cantanti in cerca di rilancio, con coach del calibro di Marco Masini e Patty Pravo. Un altro show di Conti, “Dalla strada al palco”, vede la partecipazione di Nek e Bianca Guaccero, e si trasferisce su Rai1 dopo tre edizioni su Rai2.
Antonella Clerici ritorna dopo il Festival di Sanremo con “The Voice Senior”, affiancata da un cast stellare composto da Gigi D’Alessio, Loredana Bertè, e altri. Rai2 offre novità con Enrico Brignano e “Ce lo chiede l’Europa”, un divertente viaggio nelle capitali europee, e Max Giusti con due nuovi format: “Boss in incognito” e il game show “99 da battere”.
Stefano De Martino continua a brillare nella fascia access prime time di Rai1 con “Affari tuoi”, ma si fa strada anche in prima serata su Rai2 con “Stasera tutto è possibile”. Alessia Marcuzzi introduce “Surprise Surprise” su Rai2, un format basato su un successo inglese.
Nel frattempo, su Canale 5, Maria De Filippi regna con “C’è posta per te” e “Amici”, mentre Paolo Bonolis e Luca Laurenti divertono nel preserale con “Avanti un altro!”. Gerry Scotti rinnova il suo impegno con “Chi vuol essere milionario?” e una nuova versione di “Io Canto Senior”.
Le reti minori non sono da meno: Amadeus su Nove con “Chissà chi è”, e su Real Time, Belen Rodriguez esplora le dinamiche di coppia in “Amore alla prova – La crisi del settimo anno”.
Netflix e Prime Video non sono da meno, con offerte che vanno dai reality show ai programmi di comicità, garantendo così intrattenimento per tutti i gusti. “LOL – Chi ride è fuori” su Prime Video promette risate con Angelo Pintus e Alessandro Siani, mentre Netflix propone “L’amore è cieco: Italia” e un’intima esplorazione della vita di Ilary Blasi post-separazione.
In sintesi, il panorama televisivo italiano del 2025 si presenta ricco e variegato, con una combinazione di volti noti e nuovi formati che promettono di tenere gli spettatori incollati allo schermo.
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Tv e Spettacolo
Francesca Fialdini Parla del Disagio Giovanile e della Nuova Stagione di “Fame D’Amore”
Francesca Fialdini mette in luce il persistente problema del disagio giovanile e l’importanza di un approccio multidisciplinare per affrontarlo. La conduttrice, impegnata nella sesta stagione di “Fame D’Amore” in onda su Rai 3, sottolinea come il programma si concentri sui disturbi del comportamento alimentare (Dca) come anoressia, bulimia e binge eating, ma anche su depressione, ansia, autolesionismo e difficoltà relazionali. Questi temi sono trattati attraverso storie personali e intime di giovani alle prese con queste sfide.
Fialdini ritiene che il programma non solo racconti queste storie, ma offra anche un supporto concreto a chi si trova in difficoltà, funzionando come un portale di aiuto. Oltre ai casi specifici, come quelli di Sara, Paride, Ludovica, Gaia, Francesca e Maria, che vengono esplorati durante la stagione, “Fame D’Amore” vuole anche sensibilizzare il pubblico sulla complessità del disagio giovanile e su come questo spesso derivi da traumi più profondi.
Il successo del programma, secondo Fialdini, risiede nella sua capacità di essere uno strumento di sensibilizzazione e aiuto, confermando l’importanza del servizio pubblico televisivo in queste aree. La stessa conduttrice testimonia come il lavoro su “Fame D’Amore” abbia avuto un impatto significativo sulla sua vita, rendendola più consapevole e impegnata nel trattare tematiche così delicate e urgenti.
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Tv e Spettacolo
Il Leopardi di Rubini un giovane ribelle e affascinante, “Un’icona pop”
“Non più lo studioso curvo sui libri ma un esuberante enfant prodige che desidera divorare il mondo e viverne appieno ogni sfaccettatura”. Così Sergio Rubini, alla sua prima regia televisiva, descrive il “suo” Leopardi che ha raccontato in “Leopardi – Il poeta dell’infinito”, miniserie (scritta insieme a Carla Cavalluzzi e Angelo Pasquini) in onda su Rai1 martedì 7 e mercoledì 8 gennaio. Nei panni del poeta c’è Leonardo Maltese; al suo fianco Alessio Boni (il padre di Giacomo, il conte Monaldo), Valentina Cervi (la madre Adelaide Antici), Giusy Buscemi (Fanny Targioni Tozzetti), Cristiano Caccamo (l’amico Antonio Ranieri), Alessandro Preziosi (don Carmine) e Fausto Russo Alesi (l’amico e mentore Pietro Giordani).
La vicenda prende il via nel 1837 con Ranieri che tenta di convincere don Carmine a dare degna sepoltura a Giacomo che è appena morto. Il sacerdote si oppone perchè, dice, Leopardi era ateo, e Ranieri per convincerlo inizia a ripercorrere a ritroso la vita dell’amico poeta. Il ritratto che ne fa è quello di un giovane dalla vitalità dirompente, una figura brillante, trasgressiva e piena di fascino, ben lontano dalla figura grigia e polverosa raccontata sui libri di scuola. Non a caso, ad interpretarlo è stato chiamato un giovane di bell’aspetto come Maltese e al personaggio è stata volutamente tolta ogni deformità fisica: “Abbiamo cercato di raccontare la sua visione del mondo piuttosto che la sua fisicità – spiega Rubini – Gli abbiamo tolto la gobba e quella patina un pò presepiale che lo accompagna e ci siamo preoccupati del suo pensiero».
Per spiegare il senso dell’operazione, Rubini ricorre al paragone con “Amadeus”, film da otto Oscar di Milos Forman incentrato su una presunta quanto improbabile inimicizia tra Mozart e Salieri: «Quel film ha divulgato l’idea del mondo di Mozart e ha reso pop la musica classica. Se noi riuscissimo a raccontare il “Leopardismo” e a rendere pop il suo pensiero e la sua poetica, faremmo un grande lavoro”. Con Rubini concorda Alessio Boni: “A 14-15 anni certi ragazzi sono profondi, ogni volta che nasce un bambino nasce un infinito anche se siamo in un mondo disumano. Entrare oggi in un liceo è come entrare all’inferno, i giovani si sentono disadattati”. Da ciò l’importanza della poesia che 2non ha confini. Il vero progresso è crescere in umanità.
A Leopardi abbiamo tolto le etichette e anche la gobba, ma chi se frega della gobba!”. Sul “suo” conte Monaldo, l’attore osserva: “Era un signore austero, rigido, bigotto perchè non andava oltre certi schemi. Adorava la letteratura, la filosofia e la poesia ma a modo suo. Ha dato in pasto al figlio, di cui invidiava il talento, i libri per farlo diventare un uomo, un intellettuale. E lo amava, anche se per lui non esistevano abbracci o il bacio della buonanotte”. Alessandro Preziosi conclude: “Questo lavoro mi rende Leopardi più accessibile di prima” e proprio questo è lo scopo dichiarato di Rubini. “Leopardi – Il poeta dell’infinito” è prodotto da Rai Fiction, IBC Movie, Rai Com e Oplon Film.
Foto: Fabrizio de Blasio
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