Tv e Spettacolo
Federica Panicucci e Roberto Poletti zittiscono Patrizia Groppelli
Nella puntata di oggi di Mattino 4, Federica Panicucci e Roberto Poletti sono intervenuti per mettere in discussione alcune affermazioni di Patrizia Groppelli, ospite del programma, riguardo a un tragico caso di cronaca che ha coinvolto un neonato abusato dal padre in ospedale.
L’incidente è iniziato quando la Groppelli ha espresso un’opinione particolarmente forte sul colpevole del crimine, sottolineando che, essendo un giostraio con precedenti penali, l’uomo sarebbe stato “predisposto” a compiere atti violenti. L’affermazione non è passata inosservata in studio, tanto che Federica Panicucci è intervenuta prontamente per chiarire che il fatto che una persona lavori come giostraio non può essere considerato un’accusa o un segno di pericolo. Non solo, la conduttrice ha aggiunto che nessun mestiere o origine deve essere legato a crimini di tale gravità.
Tuttavia, Groppelli non ha desistito e ha proseguito la sua riflessione, aggiungendo che non ce l’aveva con i giostrai ma piuttosto con le origini del padre del bambino, una dichiarazione che ha sollevato l’ira di Roberto Poletti. Il conduttore, visibilmente contrariato, ha ribadito che l’origine etnica di una persona non ha nulla a che vedere con la gravità del crimine, ribadendo che l’uomo in questione era un cittadino italiano.
Nel corso della discussione, Groppelli ha anche proposto una soluzione estrema per il colpevole del crimine, suggerendo la castrazione chimica per evitare che potesse avere altri figli in futuro. Questo commento ha suscitato la reazione critica di Poletti, che ha definito tale affermazione priva di logica e controproducente, invitando la Groppelli a mantenere la calma e la razionalità di fronte a un caso tanto tragico.
L’intervento di Groppelli ha continuato a sollevare polemiche, e anche l’esperto Antonio Caprarica ha dichiarato di non essere d’accordo con le sue opinioni, sostenendo che sarebbe più sensato mantenere una visione equilibrata, piuttosto che indulgere in soluzioni drastiche.
L’episodio ha messo in evidenza le difficoltà di gestire il dibattito su temi sensibili come la criminalità, la giustizia e l’etnia in diretta televisiva, specialmente quando le affermazioni fatte dagli ospiti sembrano sconfinare in giudizi affrettati e generalizzazioni rischiose.
Tv e Spettacolo
Punkcake, il punk rivisitato in chiave dance scatena il palco di X Factor 2024
I PUNKCAKE hanno regalato un’esibizione indimenticabile durante il terzo Live di X Factor 2024, andato in onda ieri su Sky e NOW. Il gruppo, già noto per la sua capacità di rielaborare il punk in chiave originale, ha dovuto adattarsi al tema della serata: la dance. La scelta della band è caduta su un classico intramontabile: Do Ya Think I’m Sexy di Rod Stewart. Tuttavia, invece di proporre una versione fedele dell’originale, i PUNKCAKE hanno scelto di iniettare nella canzone una dose di energia punk, trasformandola completamente e restituendo una versione ruggente e travolgente.
Il risultato è stato un vero e proprio spettacolo, con il palco invaso da una carrellata di costumi eccentrici e sorprendenti. Tra il pubblico esploso in un boato di approvazione, sono apparsi elementi visivi che non hanno mancato di attirare l’attenzione, tra cui una suora, Sailor Moon, un’infermiera, un poliziotto e un uomo che ha concluso l’esibizione in un body, in un mix di elementi pop, punk e ironia.
Questa performance ha sicuramente lasciato il segno, non solo per la scelta audace della canzone e l’interpretazione energica, ma anche per la capacità dei PUNKCAKE di mescolare con maestria diversi universi visivi e musicali, facendo esplodere il palco in un turbine di emozioni e divertimento. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, e l’esibizione è destinata a restare una delle più memorabili di questa edizione dello show.
Tv e Spettacolo
La verità di Bruno Barbieri sulle lasagne alla bolognese
Le lasagne alla bolognese sono un pilastro della cucina tradizionale italiana, un piatto che celebra la ricchezza di sapori della cucina emiliana. Tuttavia, Bruno Barbieri, uno dei cuochi più rispettati d’Italia, ha voluto fare chiarezza su un aspetto spesso dibattuto: l’uso della mozzarella nelle lasagne. Lo chef, noto per la sua attenzione alla tradizione culinaria, ha ribadito che questo ingrediente non dovrebbe mai comparire in una vera lasagna alla bolognese.
Secondo Barbieri, l’inclusione della mozzarella può alterare il sapore autentico della ricetta, creando un eccesso di umidità che danneggia la consistenza e la struttura del piatto. La mozzarella, infatti, potrebbe compromettere l’equilibrio dei sapori, tanto amato in questo piatto tradizionale. Per lo chef, la mozzarella è un’aggiunta che non ha ragion d’essere in un piatto che dovrebbe esprimere la perfezione di pochi ingredienti ben bilanciati.
Invece, la vera lasagna alla bolognese si fonda su una selezione ristretta di componenti che contribuiscono a creare un piatto semplice ma sublime: il ragù alla bolognese, la besciamella, il formaggio grattugiato e la pasta fresca. L’arte sta nell’equilibrio tra questi ingredienti, che, se utilizzati correttamente, garantiscono una stratificazione perfetta di sapori. L’aggiunta della mozzarella, per Barbieri, stravolgerebbe questo equilibrio, rendendo il piatto troppo pesante e lontano dalla tradizione.
Non è solo la mozzarella a destare preoccupazioni, però. Un altro errore che lo chef consiglia di evitare è quello di mescolare il ragù con la besciamella, creando una salsa unica. La stratificazione è fondamentale, ogni cucchiaiata di lasagna deve esprimere l’armonia tra il ragù ricco, la cremosità della besciamella e la delicatezza della pasta. Mescolare tutto rischia di appiattire i sapori, togliendo complessità al piatto.
Per chi desidera preparare una lasagna alla bolognese secondo la visione di Barbieri, la regola d’oro è quella di non cercare scorciatoie. Ogni strato deve essere preparato con attenzione e rispetto per gli ingredienti, e la mozzarella deve essere esclusa, se si vuole mantenere fede alla tradizione gastronomica bolognese. Seguendo queste linee guida, si otterrà un piatto che non solo rappresenta la cucina casalinga italiana, ma è anche un tributo alla storia gastronomica dell’Emilia-Romagna.
Le lasagne alla bolognese, come vuole Barbieri, devono essere un’esplosione di sapori distinti, dove ogni elemento gioca il suo ruolo con precisione. Se si è pronti a rispettare questa tradizione, allora si potrà assaporare un piatto che racconta la storia di una cucina semplice, ma straordinaria.
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