Tv e Spettacolo
Ezio Greggio: “La commedia ora è in Champion’s League”
Ezio Greggio, instancabile comico e conduttore, continua a fare il suo giro tra teatro, televisione e cinema, portando avanti il tour teatrale “Una vita sullo schermo” mentre prepara il ritorno a dicembre a “Striscia la notizia”. Oltre a questo, è impegnato nell’organizzazione del 21° Monte-Carlo Film Festival de la Comedie, evento da lui fondato con Mario Monicelli e che quest’anno ha visto la partecipazione di personalità come Giuseppe Tornatore.
In un’intervista, Greggio ha commentato la crescente considerazione della commedia, un genere che, secondo lui, finalmente sta ottenendo lo stesso rispetto del dramma. “Questo sdoganamento è meritato”, ha affermato, sottolineando che la commedia, una volta vista come un genere di serie B, ora gioca in Champion’s League, tanto da vincere anche gli Oscar. “Ha raccontato la storia del nostro Paese, da Fellini a Risi e Steno”, ha aggiunto, ringraziando anche il Principe Alberto II di Monaco per il suo supporto al festival, che inizialmente sembrava un progetto pionieristico.
Il comico, che definisce il mestiere “serio” e “impegnativo”, non nasconde la sua instancabilità. “L’instancabilità è nel DNA che mi hanno trasmesso i miei genitori”, racconta, riferendosi in particolare a suo padre, che durante la Seconda Guerra Mondiale “portò a casa la pelle” grazie alla sua capacità di relazionarsi con gli altri.
Nel suo tour teatrale, che prevede 30 date fino alla primavera, Greggio ha delle tappe speciali, come Bologna, Milano, Roma e Torino. Nonostante il ritmo intenso, non si lamenta: “Sono un tiratardi di natura, quindi non mi pesa fare 2/3 date a settimana”, dice.
Tra gli aneddoti del suo libro, Greggio ricorda con affetto il consiglio di Peppino De Filippo, che gli consigliò di non legarsi mai troppo a un personaggio. Un consiglio che Greggio ha seguito nel tempo, cambiando continuamente i suoi ruoli, ma mantenendo sempre il legame con il pubblico, che ricorda ancora i suoi tormentoni più celebri, come il “Volpino” del 1984.
Alla domanda sulla pensione, Greggio non sembra intenzionato a fermarsi. “Prenderei un anno sabbatico per fare il giro del mondo”, ma con l’idea di tornare poi con nuovi progetti. Un uomo instancabile, sempre alla ricerca di nuove sfide.