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“Dove osano le cicogne”, Brizzi “Affronto un tema serio con leggerezza”
Il tema della ricerca della maternità, attraverso quella surrogata, ponendo dei quesiti con leggerezza così come si addice a una commedia. E’ lo spunto da cui prende le mosse il nuovo film di Fausto Brizzi, “Dove osano le cicogne”, nei cinema dal 1° gennaio 2025 e in anteprima dal 31 dicembre.
“Ho preso spunto da un lavoro teatrale di Angelo Pintus, con il quale ho scritto il film, dedicato in maniera autobiografica alla sua ricerca di paternità e di maternità di sua moglie e delle loro tragicomiche avventure. Angelo è abituato a rivoltare in commedia tutte le cose che gli capitano nella vita e che magari quel giorno lo fanno disperare e poi magari trova il lato buono. Quindi le disavventure di una coppia che cerca un figlio”, spiega Brizzi in un’intervista all’Italpress. Il film “è nato da un incontro con Angelo, non ci conoscevamo, un incontro al buio ma ci siamo trovati in sintonia perchè anche lui come me rivendica la libertà di ridere”, aggiunge.
Pintus, di professione comico e noto al pubblico per le sue partecipazioni a programmi come “Colorado”, “Camera Cafè”, “Lol” ma anche con alle spalle un paio di apparizioni in pellicole cinematografiche, oltra a essere il personaggio principale del film ne è stato anche parte in causa scrivendo il copione con Brizzi. “Un “non attore” che in questo film dimostrerà di essere un grande attore e sarà la sorpresa. Abbiamo avuto bisogno di un paio di giorni di rodaggio perchè non era abituato ai ritmi di un set cinematografico. Si è adattato alla macchina cinema e anche la sua recitazione giocando anche un pò di sottrazione”, racconta il regista. “Una cosa rara e preziosissima nel cinema comico è il fatto che il casting è stato fatto prima di scrivere la sceneggiatura. Abbiamo scritto sugli attori sapendo già chi li avrebbero interpretati. Molti sono stati proposti da Angelo stesso e ancora lo ringrazio, perchè mi ha fatto scoprire degli attori che non erano nel giro consueto”.
Brizzi torna sul tema del film sottolineando come si tratta di “un seme gettato, trattare con leggerezza un tema come quello della maternità surrogata che ovviamente fa discutere e ognuno può avere la sua opinione, però credo che sia un dovere della commedia porre dei quesiti con leggerezza che poi si dibattono in altre sedi. Il film tocca la palla e la getta in mezzo al campo. Ognuno poi fa la sua riflessione”.
Quanto ai progetti futuri “la cosa più vicina è un musical”, anticipa Brizzi. “Andrà in teatro scritto con Enrico Vanzina. E’ l’adattamento teatrale e musicale di ‘Sapore di marè. Siamo andati a toccare il suo cult ed è stato molto bello, perchè io faccio questo mestiere per merito o per colpa sua e adesso ci siamo ritrovati a scrivere insieme. Per me lui è un maestro”, chiosa il regista.
-foto Italpress-