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Crédit Agricole, a Milano la mostra “Da Arturo Martini ad Andy Warhol”

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Una sessantina tra opere di pittura, scultura e design di alcuni degli autori novecenteschi più innovativi, noti e rappresentativi. La Galleria Crédit Agricole – Refettorio delle Stelline di Milano inaugura la mostra “Da Arturo Martini ad Andy Warhol. Il Novecento nelle Collezioni Crédit Agricole”, allestita a Palazzo delle Stelline in corso Magenta 59, uno dei luoghi più profondamente legati alla storia della città. Dal 25 ottobre al 14 dicembre 2024, dalle 12 alle 20 – ingresso libero – si potranno ammirare le opere di artisti come Andy Warhol, Arturo Martini, Max Ernst, Emilio Vedova, Ennio Morlotti, Roberto Crippa, Gianni Dova, Giuseppe Terragni, Pietro Consagra, Daniel Spoerri, Victor Brauner, Ettore Sottsass Jr., Sebastiàn Matta, William Congdon, Wifredo Lam, Novello Finotti, Marino Marini, Alessandro Pomi, Renato Guttuso, Francesco Messina, Graham Vivian Sutherland e Arnaldo Pomodoro.

Nell’allestimento della mostra, nomi di prima rilevanza a livello nazionale, europeo e mondiale si alternano in una visione curatoriale che porta i visitatori all’interno di un viaggio emozionale nella storia dell’arte del Novecento impreziosito dallo spazio omogeneo e minimale dell’ex Refettorio delle Stelline. Lo spazio espositivo, all’interno di un complesso architettonico eretto nel Seicento sull’antico monastero benedettino di Santa Maria della Stella, è stato inaugurato nel 1987 alla presenza di Andy Warhol con la sua celebre mostra Il Cenacolo. Anche per questo, l’esposizione, che presenta una selezione delle opere d’arte più significative provenienti dalle collezioni di Crédit Agricole Italia, ruota intorno al polo oppositivo-complementare di due “Cenacoli” – quello appunto di Andy Warhol ispirato all’Ultima Cena leonardesca e quello intimista ed enigmatico dipinto da Alessandro Pomi nel 1931 – con l’obiettivo di offrire ai visitatori un “Grand Tour” attraverso molteplici esperienze artistiche del “secolo breve”.

“Per la prima volta, Crédit Agricole Italia organizza a Milano una mostra per esporre alcune opere del proprio patrimonio artistico, che si compone di un catalogo variegato tra quadri, sculture, disegni, stampe, dal 1400 fino ai giorni nostri, che vengono dalle nove banche regionali aggregate nei vari anni – sottolinea Ariberto Fassati, presidente di Crédit Agricole Italia -. Promuovere la cultura attraverso la realizzazione di mostre rappresenta per noi un’opportunità unica per valorizzare il nostro patrimonio artistico rendendolo accessibile al pubblico, sostenendo il territorio e contribuendo alla sua crescita culturale. Ci consente inoltre di riaffermare alcuni capisaldi del nostro operato quali sostenibilità e innovazione”.
“Grazie alla provenienza variegata delle opere esposte, questa mostra permette ad autori e firme inusuali, espressione di determinati territori, di confrontarsi con autori come Warhol ed Ernst, alla luce dei temi e dei soggetti rappresentati – spiega il professor Marco Meneguzzo, critico d’arte che ha presentato la rassegna al fianco del presidente Fassati -. Non si tratta quindi di percorrere la storia dell’arte, ma la storia delle opere. Una caratteristica che rende questa mostra apprezzabile tanto dai grandi esperti e specialisti, quanto da chi non è solito approcciare le tematiche artistiche”.

L’inaugurazione di questa rassegna sull’arte del Novecento rientra nel piano strategico di Crédit Agricole Italia, volto a promuovere l’arte e la cultura in tutti i territori di insediamento della banca. Questa iniziativa va infatti ad inserirsi in un più ampio piano di valorizzazione del patrimonio artistico corporate, che si è già concretizzato attraverso l’apertura della Galleria Digitale (https://www.credit-agricole.it/galleria) e l’esposizione permanente open air di sculture nel parco del Green Life, sede direzionale del Gruppo a Parma.

– foto ufficio stampa Crédit Agricole Italia –

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Arianna David racconta la storia con Raoul Bova e una proposta incredibile

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Arianna David si è aperta con Monica Setta, svelando alcuni retroscena della sua vita privata e professionale, tra incontri sorprendenti e proposte fuori dal comune.

L’ex Miss Italia ha condiviso un aneddoto legato a Raoul Bova, conosciuto durante un evento negli anni della sua giovinezza. L’attore, allora molto riservato, fece il primo passo lasciandole il suo numero di telefono in modo originale. La frequentazione, però, si concluse rapidamente, lasciando il posto ad altre esperienze sentimentali per Arianna.

La David ha poi raccontato un curioso episodio legato a una cena esclusiva organizzata da Valentino Garavani, dove partecipò con Bova. Un momento da favola, tra eleganza e personaggi illustri, che ha lasciato un segno nei suoi ricordi. Tuttavia, la breve storia con l’attore romano fu solo una delle parentesi della sua vita affettiva.

Durante l’intervista, Arianna ha menzionato alcuni dei suoi amori del passato, tra cui figure note del mondo dello spettacolo e dello sport come Fiorello, J-Ax, Max Biaggi e Marco Simone. Ha anche chiarito che con Alessandro Greco, nonostante i gossip dell’epoca, non ci fu mai una relazione, ma solo incontri immortalati dai paparazzi.

Uno degli episodi più singolari emersi nel dialogo con la Setta riguarda una proposta insolita ricevuta da un attore del cinema per adulti americano. L’uomo le avrebbe offerto una somma considerevole per una cena e una settimana di lavoro sul set di un film. Arianna ha raccontato di aver rifiutato senza esitazione, rimanendo sempre fedele ai suoi valori.

L’intervista ha offerto uno spaccato autentico della vita di Arianna David, che ha saputo raccontarsi con ironia e sincerità, mostrando il lato umano dietro i riflettori di una carriera vissuta tra bellezza, successi e momenti che l’hanno resa la donna di oggi.

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Emma inaugura “This is me” con un racconto intimo e toccante sulla sua carriera e la sua vita

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La cantante Emma Marrone è stata protagonista della prima puntata di This is me, il nuovo programma condotto da Silvia Toffanin che celebra i percorsi di successo degli artisti nati dal talent show Amici. Emma, che proprio da quella scuola ha dato inizio alla sua carriera, ha condiviso momenti significativi del suo passato, ripercorrendo le difficoltà e le gioie che l’hanno accompagnata lungo il cammino.

Durante l’intervista, l’artista ha ricordato il delicato periodo della sua vita in cui decise di partecipare al talent. Usciva da una sfida personale importante legata alla salute e si trovava in una fase di vulnerabilità. Quell’opportunità, suggerita dalla madre e seguita da una chiamata della redazione di Amici, ha segnato un punto di svolta decisivo per la sua vita.

Emma ha raccontato anche come le critiche ricevute agli inizi abbiano influito su di lei, specialmente perché il suo carattere forte veniva spesso frainteso. Ha rivelato che solo Maria De Filippi era a conoscenza delle sue difficoltà di salute in quel periodo, un legame che Emma definisce ancora oggi fondamentale nella sua vita.

Dopo la vittoria del talent nel 2009, Emma ha vissuto una carriera ricca di soddisfazioni. Ha sottolineato come la scuola di Amici sia stata non solo una palestra per la sua crescita artistica, ma anche un luogo che le ha aperto un nuovo orizzonte, lontano dalla quotidianità del piccolo paese da cui proviene.

Emma ha dedicato il suo successo a diverse persone: se stessa, la sua famiglia che le ha sempre dato libertà e supporto, Maria De Filippi, che considera una guida, e il pubblico che la sostiene con affetto da 15 anni. Ha concluso l’intervista ringraziando per le esperienze straordinarie che la musica le ha regalato e ribadendo quanto questa abbia trasformato non solo la sua carriera, ma anche la sua visione della vita.

Una testimonianza emozionante che ha inaugurato il nuovo programma con autenticità e ispirazione.

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Denzel Washington, confessioni di una vita tra successi e risalite

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Denzel Washington, celebre attore e figura iconica del cinema mondiale, si appresta a celebrare i suoi 70 anni con una carriera costellata di successi e una vita personale segnata da profonde sfide. Durante un’intervista rilasciata per promuovere il sequel di Il Gladiatore, l’attore ha parlato apertamente del suo passato, rivelando episodi difficili legati all’abuso di sostanze e all’alcol, che hanno lasciato un segno indelebile sul suo percorso.

Washington ha ammesso che il rapporto con le droghe, pur non avendo mai toccato alcune delle più pericolose, ha avuto un impatto negativo sulla sua salute. Anche l’alcol ha rappresentato per anni una lotta complessa: nonostante riuscisse a mantenere un equilibrio tra lavoro e consumo, il tempo e l’intensità di questa abitudine lo hanno portato a riflettere sulla necessità di un cambiamento.

La svolta è arrivata a 60 anni, quando l’attore ha deciso di intraprendere un percorso di sobrietà. Ora, a quasi un decennio da quel momento, si dichiara completamente libero da alcol e droghe, una scelta che ha migliorato non solo la sua salute fisica ma anche il suo benessere generale. Washington ha descritto questo nuovo capitolo della sua vita come un’opportunità per rafforzarsi, sia mentalmente che fisicamente, grazie anche al supporto di amici come Lenny Kravitz, che lo hanno spinto a seguire un programma di allenamento e alimentazione equilibrata.

Guardando al futuro, l’attore sembra determinato a vivere il prossimo capitolo della sua esistenza con serenità e consapevolezza, dedicandosi a una vita più sana e alle persone che ama. Una testimonianza di resilienza che non solo ispira, ma dimostra come sia possibile rialzarsi e ricostruire, anche dopo anni di difficoltà.

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