Il programma televisivo Amici 24 ha visto anche quest’anno una delle figure più iconiche, ma allo stesso tempo controverse, del panorama della danza: Alessandra Celentano. Maestra di danza classica, celebre per la sua severità e per l’elevato standard che impone ai suoi allievi, Celentano ha fatto parlare molto di sé anche per il suo approccio deciso e a volte duro con i ragazzi. Tuttavia, quest’edizione del programma sembra aver rivelato una nuova sfumatura del suo carattere, più dolce e comprensiva.
Storicamente, Alessandra Celentano è stata etichettata come una figura severa, che non ha paura di criticare e non regala false speranze. La sua idea di danza è sempre stata legata alla perfezione tecnica, un ideale di bellezza fisica e di postura che può risultare inaccessibile per molti aspiranti ballerini. La sua frase “La danza sa…” è diventata simbolo delle sue battaglie contro ciò che lei considera mancanza di consapevolezza, la lentezza nell’apprendimento e la scarsa predisposizione fisica. Tuttavia, dietro questa durezza c’è sempre stata una convinzione profonda: la danza è per tutti, ma non per tutti è possibile eccellere ai massimi livelli.
Quest’anno, però, il suo approccio sembra aver subito una piccola trasformazione. La maestra ha scelto Alessia, una ballerina che non incarna gli ideali estetici che Celentano aveva sempre prediletto, ma che ha conquistato il suo cuore grazie alla sua consapevolezza, alla sua autenticità e al suo talento. Alessia, infatti, rappresenta una tipologia di ballerina distante dai canoni tradizionali della danza classica: non ha il fisico perfetto, ma possiede una grande capacità di espressione e una naturalezza che l’hanno portata ad essere apprezzata dalla stessa Celentano.
Questa scelta ha stupito molti, considerando che Alessia è lontana dai modelli estetici a cui la maestra era solita prediligere. Tuttavia, ciò che ha colpito la Celentano non è stato tanto l’aspetto fisico, quanto la consapevolezza e la determinazione della giovane ballerina. Alessia ha dimostrato di avere un talento naturale che, pur non aderendo agli standard classici, è riuscita a trasformare in una forza distintiva. Nonostante non eccella in tutti gli stili, la ragazza ha la capacità di valorizzare le sue peculiarità senza prevaricare gli altri, un aspetto che l’ha resa particolarmente affascinante per la maestra.
Questo episodio mette in evidenza un lato meno conosciuto della Celentano, una figura che non si limita a giudicare con severità, ma che riconosce anche il valore della consapevolezza. L’insegnante sembra aver compreso che la danza non è solo una questione di tecnica e fisico perfetto, ma anche di autovalutazione, di saper riconoscere i propri limiti e di valorizzare ciò che si ha. Celentano, seppur rimasta fedele alla sua filosofia di perfezione, ha dimostrato che l’approccio alla danza può essere più sfumato, più inclusivo, senza rinunciare alla qualità.
La sua evoluzione quest’anno non passa inosservata e fa capire che forse, dietro la sua durezza, c’è una visione più moderna e meno rigida della danza, che valorizza l’individualità e la consapevolezza. Non si tratta di rinunciare agli ideali di perfezione, ma di riconoscere che la bellezza della danza sta anche nella sua diversità.