Tv e Spettacolo
Adrien Brody vince il Golden Globe, “Un onore raccontare gli immigrati”
Adrien Brody, già celebre per aver vinto l’Oscar come miglior attore protagonista nel 2003 per Il Pianista, ha nuovamente conquistato un importante riconoscimento ai Golden Globes 2024 per la sua interpretazione nel film The Brutalist. Il film, diretto da Brady Corbet, ha visto Brody protagonista nel ruolo di László Tóth, un architetto ebreo ungherese che sopravvive all’Olocausto e si rifugia negli Stati Uniti.
Un personaggio che riflette il tema dell’immigrazione
Brody ha raccontato di essersi immedesimato profondamente nel personaggio di László, che, dopo la fuga dall’Europa devastata dalla guerra, costruisce una nuova vita negli Stati Uniti. L’attore ha spiegato che raccontare l’esperienza degli immigrati è stato per lui un onore, visto che anche la sua famiglia ha vissuto un viaggio simile. Sua madre, la fotografa Sylvia Plachy, emigrò negli Stati Uniti negli anni ’50, fuggendo da Budapest durante la rivoluzione ungherese.
Un film che celebra la resilienza
Il personaggio di László, sebbene ispirato da eventi storici, è frutto di fantasia, ma simboleggia la lotta per la sopravvivenza e il contributo degli immigrati alla costruzione del sogno americano. Brody ha sottolineato come gli immigrati, pur contribuendo alla crescita del paese, venivano trattati come estranei. “Nonostante l’assimilazione, molti immigrati venivano trattati come se non fossero all’altezza”, ha spiegato l’attore.
Il film, che racconta la vita di un architetto che trova successo in America, esplora anche l’arte e la cultura portata dagli emigranti che, pur affrontando difficoltà e discriminazioni, hanno dato un contributo fondamentale alla crescita urbana e sociale degli Stati Uniti.
Cinema come strumento di memoria e lotta contro l’intolleranza
Brody ha inoltre riflettuto sul potere del cinema di farci riflettere sull’importanza della memoria e sulla lotta contro l’intolleranza: “La bellezza del cinema è che ci fa sedere tutti insieme in una stanza buia, ricordandoci che dobbiamo essere vigili e non permettere più intolleranza e oppressione.”
Con la sua performance in The Brutalist, Brody non solo ha vinto il Golden Globe, ma ha anche offerto al pubblico una potente riflessione sulla resilienza degli immigrati e sull’importanza di accogliere e comprendere le diverse storie di vita.
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Tv e Spettacolo
Due nuove collane nel 2025 per Paesi Edizioni
Paesi Edizioni, la casa editrice con sede a Roma specializzata nella saggistica d’attualità, lancerà a partire da gennaio 2025 due nuove collane di libri dedicate alla comprensione della nostra epoca: Hic Sunt Leones e Città Geopolitiche. Le due collane andranno ad arricchire l’offerta editoriale a vocazione internazionale di Paesi, grazie a un nutrito gruppo di grandi firme della geopolitica e delle relazioni internazionali. “HIC SUNT LEONES” è una collana diretta da Frediano Finucci, giornalista, capo della redazione economia ed esteri del Tg La7. L’espressione latina Hic sunt Leones – utilizzata dai primi cartografi dell’antichità per indicare le zone ancora inesplorate del mondo e dunque l’incognito – è qui utilizzata per avvertire il lettore che gli argomenti trattati nella collana rappresentano le frontiere della cultura e della conoscenza contemporanea su argomenti dal respiro internazionale ancora poco o per niente investigati, e segnalano l’intenzione Si parte a metà febbraio 2025, in occasione delle elezioni politiche tedesche, con Achtung! – Germania in panne. Che ne sarà del modello tedesco? di Alexander Privitera, volume che inaugura i grandi temi della politica estera e dell’economia.
Privitera, ex giornalista italo-tedesco (All News N-TV e WeltTV) vive e lavora a Washington dove è Non-Resident Senior Fellow al Think Thank American German Institute (AGI) presso la Johns Hopkins University. Il volume analizza i motivi della crisi politica, economica e sociale della Germania con una disamina dell’operato dei suoi cancellieri.
A marzo sarà la volta della pubblicazione di Eurofrontiere – La sfida delle destre europee tra Mosca e Musk, un attualissimo saggio di Vincenzo Sofo, ex europarlamentare di Fratelli d’Italia, sposato con Marion Marechal Le Pen, considerato una figura ponte tra la politica italiana e quella francese. Il tema del saggio sono le sfide che le destre europee dovranno affrontare confrontandosi col duo Trump-Musk, per sopravvivere alle minacce globali: una riflessione che mette in discussione due filosofie cardine di quest’area politica, il sovranismo e il conservatorismo.
Sempre nei primi mesi del 2025 è prevista l’uscita di Processo alla guerra – Da Norimberga ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente, un volume dedicato allo scottante tema della giustizia penale internazionale scritto da Giovanni Chiarini, professore di diritto penale internazionale e Vice Dean per la ricerca alla Alfaisal University College of Law & International Relations di Riad, Arabia Saudita. Oltre all’attività accademica, Chiarini è anche avvocato abilitato alle liste della Corte Penale Internazionale dell’Aia. “CITTA’ GEOPOLITICHE” è invece una collana di reportage letterari e saggi narrativi specificamente dedicati ai luoghi-simbolo del nostro tempo, la cui influenza e le cui connessioni internazionali sono cresciute tanto da diventare imprescindibile approfondirne la conoscenza.
La vocazione alla scoperta del Mondo è una caratteristica di Paesi Edizioni, che per questo dedica una nuova collana, curata in prima persona dall’editore Luciano Tirinnanzi, dedicata a una serie di appassionati “ritratti urbani” – opera di giornalisti, analisti, viaggiatori di ogni eta? e pensiero.
Città geopolitiche non propone semplici “guide” o ricercati “diari di viaggio”, ma opere ragionate, dal taglio divulgativo (pensate per un pubblico da 14 a 99 anni) e dai contenuti originalissimi, che puntano a stimolare la curiosita? verso l’estero e il ruolo di citta? selezionate per vocazione e rilevanza geopolitica: in quanto avanguardie dei meccanismi socio-culturali contemporanei; perche? protagoniste di grandi tensioni e crisi politiche; in qualita? di avamposti delle nuove relazioni economiche; o come laboratori di sviluppo globali. Obiettivo della collana: fornire a un vasto pubblico strumenti utili a definire contorni e confini dei centri che piu? ispirano e influenzano il mondo contemporaneo.
Le prime 3 uscite: Teheran, Pietroburgo, Pyongyang.
Teheran è scritto da Pegah Moshir Pour: attivista per i diritti umani e digitali, racconta l’Iran su La Repubblica ed è una delle più importanti voci nella battaglia per l’emancipazione delle donne iraniane e non solo, punto di riferimento a livello istituzionale e mediatico sul tema dei diritti umani.
Pietroburgo è scritto da Anna Zafesova: giornalista, traduttrice dal russo e massima esperta in Italia di Russia e Putin, si occupa di politica post-sovietica e di questioni sociali e culturali, con particolare attenzione all’Ucraina. E’ autrice del libro rivelazione Navalny contro Putin, diventato già un classico di Paesi Edizioni.
Pyongyang è scritto da Federico Giuliani: giornalista esperto di vicende asiatiche, è stato uno degli ultimi occidentali ad aver visitato la Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC), meglio conosciuta come Corea del Nord, prima della sua chiusura ermetica al mondo esterno a causa dalla pandemia.
I titoli a seguire: Istanbul (Marta Ottaviani), Damasco (Luca Steinmann), Aden (Laura Silvia Battaglia), Aleppo (Domenico Quirico), Tiblisi (Monica Perosino) e molti altri ancora.
foto: ufficio stampa Paesi Edizioni
(ITALPRESS).
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Tv e Spettacolo
“Diamanti” di Ozpetek è il film italiano dell’anno
Con un box office di 10.461.837 di euro ed un totale di 1.427.225 presenze “Diamanti” è il film con il più alto incasso tra i titoli italiani usciti nel 2024, e si appresta a diventare anche il più grande successo di Ozpetek al botteghino (ad oggi era “La finestra di fronte” che nel 2003 realizzò 10.800.000). Solo nella giornata di ieri, 6 gennaio, alla sua terza settimana di programmazione, “Diamanti” è arrivato in vetta alla classifica con un incasso di oltre 750mila euro, con il pubblico che continua ad applaudirlo nei cinema di tutta italia.
“Diamanti” è anche il secondo maggiore incasso per un film italiano nel periodo post-pandemia, dietro solamente a “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi (37 milioni di euro distribuito sempre da Vision Distribution).
Foto: ufficio stampa Studio Lucherini Pignatelli
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Nelly Furtado celebra la body positivity con un messaggio di autenticità e amore per sé stessa
Nelly Furtado inizia il 2025 con un messaggio potente e ispiratore, abbracciando la body positivity e l’autenticità. A 46 anni, la cantante canadese, conosciuta per successi come I’m Like a Bird, ha condiviso sui social due selfie che mostrano il suo corpo al naturale, in bikini arancione, senza trucco e senza filtri. Con un post ricco di riflessioni personali, Furtado si è rivolta ai suoi follower invitandoli a un percorso di accettazione di sé e a celebrare ogni centimetro del proprio corpo.
“Che sia un 2025 body neutral e che possiate amare con ogni centimetro del vostro cuore”, ha scritto la popstar, incoraggiando i suoi fan a mettere da parte le pressioni estetiche e ad abbracciare la propria unicità. L’artista ha inoltre sottolineato di non aver mai ricorso a interventi chirurgici estetici e di essere completamente “al naturale”. Ha anche ammesso con sincerità di avere le vene varicose, aggiungendo un tocco di realismo e vulnerabilità al suo messaggio di positività corporea.
Nelly Furtado ha parlato di come, nel corso dell’anno appena trascorso, abbia preso coscienza della pressione estetica che il suo lavoro comporta. Tuttavia, ha anche raccontato di come abbia sperimentato un rinnovato senso di amore per se stessa e di fiducia interiore. “Quest’anno ho intrapreso un viaggio di accettazione e amore verso me stessa, affrontando le sfide e imparando ad amare chi sono”, ha scritto. L’artista ha quindi fatto un passo importante nel suo percorso di crescita personale, mostrandosi più formosa rispetto agli anni precedenti, ma con un rinnovato e sincero amore per il proprio corpo.
Inoltre, Nelly Furtado ha rivelato di aver intrapreso azioni legali contro alcuni individui che avevano utilizzato la sua immagine per vendere prodotti dimagranti e soluzioni per la salute, sfruttando in modo ingannevole il confronto tra le sue immagini passate e quelle più recenti. La cantante ha voluto chiarire di non aver mai ricorso a interventi estetici invasivi, se non qualche lieve trattamento dentale.
Con questo gesto, Nelly Furtado non solo celebra il suo percorso di consapevolezza e accettazione, ma invita anche i suoi fan ad amarsi in ogni fase della vita, senza cadere nelle trappole del perfezionismo e delle aspettative estetiche imposte dalla società.
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