L’azienda italiana Translated ha lanciato Lara, una nuova piattaforma di traduzione automatica che punta a superare la qualità dei traduttori professionisti. Questa intelligenza artificiale, frutto di anni di sviluppo, è stata addestrata su un enorme database di traduzioni reali, utilizzando avanzati modelli linguistici e il supporto di tecnologie come quelle fornite da Nvidia. Lara ha raggiunto un livello di precisione che riduce drasticamente gli errori rispetto ai traduttori umani e, secondo le promesse del CEO Marco Trombetti, potrebbe arrivare a eguagliarli già l’anno prossimo.
L’intelligenza artificiale non si limita a tradurre parola per parola, ma è in grado di comprendere il contesto, adattandosi a diverse situazioni. Per esempio, può distinguere il significato di “terra” in base al contesto, se riferito al pianeta, al terreno agricolo o a un campo da tennis. Questo approccio migliora la qualità delle traduzioni rispetto a quelle fornite da modelli tradizionali.
L’innovazione, tuttavia, non sembra destinata a sostituire completamente i traduttori umani. Trombetti sottolinea che la componente umana resta fondamentale per le traduzioni più complesse, dove il linguaggio è legato a sfumature emotive e culturali che l’AI non può replicare. Piuttosto, l’obiettivo di Translated è automatizzare le traduzioni più standardizzate, aprendo a nuovi mercati e abbassando i costi.
Con il lancio di Lara, Translated si prepara a una rapida espansione internazionale, supportata da un investimento di 30 milioni di dollari. Le aziende come Airbnb, SpaceX, Uber e Glovo già utilizzano questa tecnologia per offrire contenuti automaticamente tradotti, contribuendo così alla diffusione globale della piattaforma. In un futuro prossimo, si prevede che la traduzione automatica cresca esponenzialmente, a vantaggio sia dell’IA che dei traduttori umani.