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Tecnologia

Rufus 4.6, nuovo software per installare Windows 11 su pc non supportati

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Rufus ha appena lanciato la versione 4.6, una release stabile che introduce importanti novità per gli utenti di Windows 11. Questa utility, conosciuta per la sua capacità di creare supporti di installazione per vari sistemi operativi, ora include funzionalità per aggirare i requisiti hardware di Windows 11 24H2, permettendo l’installazione anche su PC non ufficialmente supportati.

L’aggiornamento permette di superare le restrizioni imposte da Microsoft, facilitando l’installazione dell’ultimo sistema operativo di Redmond su hardware meno recente. Inoltre, Rufus 4.6 migliora anche il supporto per ReactOS, un sistema operativo open source simile a Windows, espandendo ulteriormente le sue capacità.

Tra le novità ci sono miglioramenti tecnici, come una gestione più efficace del fuso orario e impostazioni di sicurezza più flessibili per gli account locali. L’applicazione rimane gratuita e open source, continuando a rappresentare un’opzione versatile per la creazione di dispositivi avviabili per Windows e Linux.

Con questa nuova versione, Rufus si posiziona come uno strumento essenziale per coloro che desiderano aggiornare o reinstallare Windows 11, superando le limitazioni hardware. Gli utenti possono scaricare la versione 4.6 direttamente dal sito ufficiale o dal repository GitHub, usufruendo di tutte le nuove funzionalità stabilizzate e ottimizzate.

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ENEA a Maker Faire 2024 con orti spaziali e lotta alle specie aliene

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ENEA partecipa a Maker Faire 2024, la manifestazione dedicata all’innovazione tecnologica in programma a Roma dal 25 al 27 ottobre, dove aziende, università, studenti ed enti di ricerca presentano progetti, prodotti e servizi in settori quali ambiente, alimentazione, agricoltura, elettronica, intelligenza artificiale e robotica. In questa XII edizione organizzata dalla Camera di Commercio di Roma, ENEA è presente sia come espositore nello stand S11 sia con i talk degli esperti sui seguenti temi.

Cibo per lo spazio, Space & Urban Farming – Sistemi avanzati e multilivello di coltivazione idroponica per fornire cibo salutare e ricco di molecole utili a contrastare le criticità dello spazio, riducendo anche la dipendenza dai rifornimenti terrestri. Una rivoluzione per lo spazio, nella prospettiva di poter rigenerare risorse e supportare con cibo fresco, pronto da mangiare, le future missioni di lunga durata verso la Luna e Marte. Dotati di luci LED, consentono di coltivare senza erbicidi o pesticidi e con un uso ridotto di fertilizzanti e acqua. Sulla Terra questo tipo di metodi di coltivazione innovativa o “agricoltura indoor”, può contribuire a ottimizzare i rendimenti e la qualità delle produzioni, supportando la crescente domanda di cibo nelle aree urbane, ma anche in ambienti estremi come i deserti.

Anche nuovi metodi di produzione e manufacturing tramite coltura di cellule vegetali potranno garantire la creazione di alimenti utili alla salute degli astronauti. L’avanzamento delle conoscenze agro-biotecnologiche ha aperto nuove frontiere nella produzione di alimenti vegetali adatti allo spazio, tra cui la varietà nana di pomodoro ingegnerizzata per l’accumulo di antocianine, importanti antiossidanti, particolarmente adatta alla coltivazione in ambienti controllati e limitati, e funzionalmente adatta a contrastare i processi degenerativi a cui gli astronauti sono soggetti. Inoltre, anche l’agricoltura cellulare, ossia la coltivazione di cellule vegetali in ambiente controllato, potrebbe rappresentare in futuro una fonte di alimenti freschi, innovativi, salutari e ricchi di molecole antiossidanti, utili a mitigare gli effetti avversi della vita nello spazio.

Lotta alle specie aliene dannose in agricoltura – Secondo la FAO le specie aliene compromettono fino al 40% della produzione agricola, un problema planetario, accentuato dalla globalizzazione e dagli effetti del cambiamento climatico. Per ridurre l’impatto delle specie invasive, oltre alla prevenzione mediante controlli ferrei in ingresso, una strategia a basso impatto è rappresentata dal controllo biologico, tramite l’utilizzo di insetti utili (predatori e parassitoidi) di altri insetti dannosi. L’obiettivo è ripristinare gli equilibri stabili, cioè quegli equilibri permanenti in natura che, se destabilizzati, possono provocare notevoli danni alle coltivazioni e alla biodiversità. Casi studio: controllo biologico della cimice asiatica (Halyomprpha halis) e moscerino dei piccoli frutti (Drosophila suzukii).

Stampa 3D di leghe metalliche e applicazioni nel settore energetico – ENEA sviluppa processi di manifattura additiva di leghe metalliche per realizzare componenti utili in diversi settori, tra cui biomedicale, aerospaziale, automobilistico ed energetico, con vantaggi in termini di minori consumi e spreco di materiale e possibilità di ottenere componenti con geometrie complesse. Le attività sono condotte nell’ambito del progetto “Materiali di Frontiera per usi energetici”, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

– foto ufficio stampa ENEA –

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Tecnologia

Anthropic lancia la nuova funzione “computer use” per il suo ai claude 3.5

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Anthropic ha recentemente introdotto un’importante novità nel suo modello di intelligenza artificiale, Claude 3.5 Sonnet. Con la nuova funzionalità “Computer Use”, l’AI può ora interagire direttamente con le applicazioni del computer degli utenti, consentendo un livello di automazione senza precedenti. Questa innovazione rappresenta un’evoluzione significativa nel campo dell’intelligenza artificiale, aprendo a nuove possibilità di interazione e automazione.

automazione a un nuovo livello

La funzione “Computer Use” consente a Claude di emulare azioni umane, come clic del mouse e pressioni di tasti. Questo permette all’AI di eseguire compiti variabili, interpretando le azioni sullo schermo e utilizzando software per completare le istruzioni fornite dagli utenti. Grazie a questa funzione, gli sviluppatori possono accedere a un’ampia gamma di possibilità attraverso l’API di Anthropic e piattaforme come Amazon Bedrock e Google Cloud.

applicazioni e limitazioni

Diversi settori stanno già esplorando le potenzialità di questa nuova funzione. Ad esempio, la piattaforma Replit ha sperimentato un “verificatore autonomo” per la valutazione delle app, mentre Canva sta cercando di integrare Claude nei propri processi di progettazione. Tuttavia, nonostante i progressi, il modello presenta ancora alcune limitazioni, con difficoltà in operazioni semplici come lo scorrimento e lo zoom.

sicurezza e mitigazione dei rischi

Anthropic è consapevole dei rischi associati all’implementazione di questa tecnologia e ha adottato misure di sicurezza per prevenirne l’abuso. Tra queste, l’azienda ha deciso di non utilizzare screenshot degli utenti per l’addestramento e ha limitato l’accesso al web durante l’apprendimento dell’AI. Con le prossime elezioni generali negli Stati Uniti, l’azienda ha intensificato gli sforzi per evitare possibili abusi dei suoi modelli.

uno sguardo al futuro

In aggiunta al lancio di Claude 3.5 Sonnet, Anthropic ha annunciato l’imminente debutto di Claude 3.5 Haiku, una versione più economica e performante, attesa nelle prossime settimane. Con questi sviluppi, l’azienda si posiziona come uno dei principali attori nel panorama dell’intelligenza artificiale, cercando di offrire soluzioni sempre più avanzate e accessibili.

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Daze: l’app di messaggistica che sta per rivoluzionare la gen z

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Nel mondo delle app di messaggistica, una nuova realtà si sta affermando e si chiama Daze. Anche se il suo lancio ufficiale è previsto per il 4 novembre, l’app ha già iniziato a far parlare di sé, conquistando l’attenzione della Gen Z con un mix innovativo di creatività e intelligenza artificiale. La lista d’attesa, con oltre 64.000 iscritti, è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno che promette di sfidare i colossi del settore come WhatsApp e iMessage.

La grande novità offerta da Daze è la possibilità di trasformare le conversazioni in esperienze visive e interattive. Gli utenti possono personalizzare i messaggi con una gamma di font, colori, grafica e animazioni, rendendo ogni chat un’opera d’arte a sé stante. Questa personalizzazione ricorda le storie di Instagram, ma è applicata in modo innovativo alla messaggistica, offrendo una nuova dimensione all’interazione digitale.

L’app ha saputo creare un’onda di entusiasmo prima del suo debutto grazie a una strategia di marketing virale sui social media. Senza fare affidamento su influencer o pubblicità tradizionali, Daze ha colpito nel segno con video dimostrativi che hanno ottenuto milioni di visualizzazioni su TikTok e Instagram, raggiungendo un pubblico giovane e dinamico.

Tuttavia, il cammino di Daze non sarà privo di ostacoli. Con la forte concorrenza di app già consolidate come WhatsApp e iMessage, Daze dovrà dimostrare di offrire un’esperienza davvero unica per attrarre gli utenti. La chiave del suo potenziale successo risiede nel focus sulla creatività e sull’interattività, caratteristiche molto apprezzate dalla Gen Z, sempre in cerca di esperienze digitali coinvolgenti e personalizzabili.

Un aspetto fondamentale di Daze è il suo utilizzo dell’intelligenza artificiale, che non solo facilita la creazione di contenuti visivi, ma rende anche l’app più intuitiva e facile da usare. Questa tecnologia permette agli utenti di esprimere se stessi in modo più libero, superando le limitazioni delle comunicazioni tradizionali. Le conversazioni, quindi, diventano non solo più coinvolgenti, ma possono anche cambiare radicalmente il nostro modo di vedere la messaggistica istantanea.

Con il lancio imminente su dispositivi Android e iOS, Daze si prepara a entrare nel mercato con grandi aspettative. La capacità di mantenere viva l’attenzione degli utenti sarà fondamentale per il suo futuro. I dati preliminari sono promettenti: durante la fase beta, l’app ha registrato un tasso di ritenzione del 60% nei primi 60 giorni. Insomma, Daze potrebbe rappresentare una vera e propria innovazione nel panorama della messaggistica, pronta a conquistare la Gen Z e a ridefinire i canoni del settore.

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