Tecnologia
OpenAI lancia SearchGPT: la nuova sfida a Google arriva in Italia
OpenAI ha annunciato una novità che cambia il panorama della ricerca online: SearchGPT, il nuovo motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale, ora disponibile gratuitamente per tutti, anche in Italia. Fino ad oggi, l’accesso a questa innovativa funzionalità era limitato agli utenti a pagamento, ma con la sua apertura globale, SearchGPT promette di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con il web.
Lanciato ufficialmente ad ottobre, SearchGPT si propone come un’alternativa ai tradizionali motori di ricerca come Google e Bing. A differenza di questi, che restituiscono una serie di link da cui l’utente può estrapolare le informazioni desiderate, SearchGPT risponde direttamente alle domande in modo conversazionale, offrendo risposte sintetiche corredate da fonti affidabili. Gli utenti possono accedere al servizio semplicemente attraverso il sito o le app di ChatGPT, selezionando il pulsante ‘cerca’ e attivando il motore di ricerca online.
La caratteristica distintiva di SearchGPT è la sua capacità di attingere a informazioni in tempo reale dal web, offrendo risposte più aggiornate rispetto a quelle statiche che si trovano sui tradizionali motori di ricerca. Secondo Adam Fry, responsabile della Ricerca di ChatGPT, questa nuova funzionalità è pensata per rendere l’esperienza di utilizzo di ChatGPT ancora più completa, grazie a dati freschi e immediatamente disponibili.
Inoltre, OpenAI ha anche svelato che gli utenti avranno la possibilità di utilizzare la funzione Advanced Voice, che consente di effettuare ricerche vocali, una funzionalità che sarà attivata nei paesi dove la modalità è disponibile.
La novità di SearchGPT fa parte di un programma di aggiornamenti che OpenAI ha organizzato in 12 giorni, durante il quale sono stati presentati anche altri strumenti innovativi. Tra questi, spicca Sora, una piattaforma in grado di generare brevi filmati (di 5 o 20 secondi) a partire da descrizioni testuali. Tuttavia, questa funzione non è ancora accessibile nei paesi dell’Unione Europea, inclusa l’Italia, a causa delle normative sulla protezione dei dati personali.
Con questa mossa, OpenAI mira a consolidare la sua posizione nel competitivo mercato dell’intelligenza artificiale e della ricerca online, sfidando direttamente i giganti come Google e Microsoft.