Tecnologia
L’Intelligenza Artificiale: un Potenziale di Crescita Economica con Rischi di Disuguaglianza
Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) ha sollevato grandi aspettative riguardo al suo impatto sulla produttività e sulla crescita economica globale. Recenti studi offrono una visione complessiva positiva, suggerendo che l’IA potrebbe contribuire significativamente all’aumento del prodotto interno lordo (PIL) e della produttività del lavoro, anche in economie mature come quella italiana, che ha stagnato per decenni.
Secondo le previsioni di importanti istituti di ricerca, l’IA potrebbe generare migliaia di miliardi di dollari in crescita economica entro il 2030, grazie sia alla spesa diretta per tecnologie IA che a un incremento dell’efficienza nei vari settori. Tuttavia, emergono anche preoccupazioni relative all’aumento delle disuguaglianze e all’incertezza delle stime, con alcuni esperti che esprimono scetticismo riguardo al ritorno economico immediato.
Le analisi evidenziano che l’adozione dell’IA è in crescita, specialmente in Europa, dove molte aziende hanno già iniziato a integrarla nei loro processi. Questo potrebbe portare a un aumento significativo del valore aggiunto, ma ci sono dubbi su quanto tempo ci vorrà affinché i benefici si riflettano nei dati di produttività.
Studi specifici indicano che l’IA generativa ha il potenziale di migliorare notevolmente l’efficienza in vari settori, aumentando la produttività dei lavoratori in modo sostanziale. Ad esempio, l’uso di assistenti IA nei call center ha dimostrato di incrementare la produttività, specialmente tra i lavoratori meno esperti. Tuttavia, è necessario considerare che la diffusione di queste tecnologie richiederà tempo e che i risultati potrebbero non essere immediati.
Un tema ricorrente è la necessità di politiche sociali e economiche ben gestite per accompagnare questa transizione, in modo da evitare che l’integrazione dell’IA amplifichi le disuguaglianze esistenti. La crescita potrebbe, infatti, non beneficiarne tutti, sollevando la questione della preparazione delle aziende e delle istituzioni a gestire il cambiamento.
In conclusione, mentre l’intelligenza artificiale si profila come un motore di crescita economica, il suo impatto finale sulla produttività e sulle disuguaglianze dipenderà da numerosi fattori, inclusa l’adozione tecnologica e l’evoluzione delle politiche economiche. È essenziale seguire da vicino questi sviluppi per massimizzare i benefici e ridurre i rischi associati.
Tecnologia
Innovazione, Barachini “Con l’intelligenza artificiale serve un approccio antropocentrico”
“L’intelligenza artificiale è uno strumento che sta cambiando le nostre vite, cambierà le nostre vite”. Lo ha detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, a Napoli, a margine di Feuromed, il Festival Euromediterraneo dell’Economia.
“Ci saranno – ha proseguito Barachini – sviluppi positivi in moltissimi ambiti scientifici. Da un punto di vista editoriale e informativo, è sicuramente un’innovazione da regolare perché può indurre una modifica sostanziale del lavoro umano e anche, in qualche modo, una sostituzione. Quindi, bisogna cercare di far sì che questo strumento di innovazione aumenti le capacità distributive, anche le capacità di ricerca in un ambito editoriale, ma non sostituisca quella straordinaria esperienza, quella competenza, quel lavoro umano e quella responsabilità umana che deve sempre essere al centro del lavoro di chi fa informazione e giornalismo. L’uomo – ha concluso – deve essere al centro del nostro approccio di visione dell’utilizzo dell’Ai, è un approccio antropocentrico che ponga la responsabilità umana, la faccia di chi produce l’informazione e la sua responsabilità al centro del processo”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Tecnologia
La Trasformazione Digitale degli Smart Plant: Efficienza, Sostenibilità e Competitività nell’Industria Manifatturiera
La trasformazione digitale sta rivoluzionando l’industria manifatturiera, con l’introduzione degli smart plant, impianti industriali intelligenti che, attraverso l’analisi dei dati e processi ottimizzati, permettono a macchine e operatori di prendere decisioni informate, migliorando l’efficienza e la competitività. Le fabbriche del futuro non sono più semplici luoghi di produzione, ma veri e propri ecosistemi connessi, dove l’intelligenza artificiale, l’automazione e la convergenza tra IT (Information Technology) e OT (Operational Technology) giocano un ruolo fondamentale. Questa integrazione consente un’ottimizzazione dei processi produttivi, portando vantaggi significativi anche in termini di sostenibilità ambientale e sicurezza sul lavoro.
Nonostante i vantaggi evidenti in termini di Overall Equipment Effectiveness (OEE) e flessibilità produttiva, molte aziende incontrano difficoltà nella transizione verso gli smart plant. Tra i principali ostacoli ci sono la disponibilità dei dati, l’integrazione tra IT e OT, e la gestione del cambiamento. Tuttavia, le nuove fabbriche digitali offrono un’opportunità unica per progettare l’efficienza fin dall’inizio e diffondere i benefici della smart manufacturing su scala globale. Le aziende che affrontano con successo queste sfide possono migliorare la loro competitività, ottimizzare i processi e massimizzare i risultati economici e ambientali.
Capgemini si posiziona come partner strategico per la trasformazione digitale dell’industria, fornendo soluzioni innovative che combinano processi di gestione snelli, tecnologie modulari intelligenti, analisi avanzata dei dati e automazione. Il suo approccio è altamente flessibile, adattandosi a diversi settori industriali, dalla produzione discreta all’industria di processo, garantendo vantaggi economici e operativi a lungo termine.
La trasformazione verso gli smart plant non riguarda solo il miglioramento delle performance aziendali, ma mira ad avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Le soluzioni proposte contribuiscono alla riduzione degli sprechi, all’ottimizzazione del consumo energetico e al miglioramento delle condizioni di lavoro. L’obiettivo è creare un modello di industria intelligente che coniughi efficienza, sostenibilità e benessere dei dipendenti. “La nostra offerta dedicata agli smart plant basati sui dati mira ad abilitare la totale connettività e intercomunicazione di dispositivi operativi, processi e infrastrutture,” afferma Giulio Lanza, Presales Director di Capgemini Engineering in Italia. “L’uso analitico dei dati raccolti consente a macchine e persone di prendere decisioni intelligenti, basate sui fatti, che si trasformano in attività autonome o azioni umane, aumentando l’efficienza delle prestazioni e la centralità del cliente. Creiamo valore per i nostri clienti trasformando le loro organizzazioni e implementando soluzioni che hanno un impatto positivo sull’ambiente e sulla società, assicurando al contempo benefici finanziari a lungo termine.”
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Tecnologia
L’Ue sospende i contatti con Huawei dopo l’indagine per corruzione
L’Unione Europea ha deciso di sospendere immediatamente tutti i contatti e gli incontri con Huawei, il colosso cinese delle telecomunicazioni, a seguito dell’apertura di un’indagine da parte della giustizia belga per sospetta corruzione legata alle attività di lobbying dell’azienda. La Commissione europea ha comunicato che tutti i dipartimenti dell’esecutivo e i team dei commissari saranno istruiti a non intrattenere ulteriori rapporti con Huawei fino a nuovo ordine.
La decisione arriva in un momento di crescente preoccupazione riguardo alle pratiche aziendali di Huawei e al suo coinvolgimento in attività di lobbying che potrebbero sollevare dubbi su potenziali conflitti di interesse e sulla sicurezza delle comunicazioni all’interno dell’Unione Europea. L’indagine in corso in Belgio sta gettando nuova luce sulle attività dell’azienda, che da tempo è al centro di controversie legate alla sicurezza delle infrastrutture di rete globali.
La sospensione dei contatti riflette una posizione di cautela da parte delle istituzioni europee, che continuano a monitorare attentamente la situazione e le implicazioni legali e geopolitiche che potrebbero derivarne.
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