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L’incontro tra Elon Musk e Giorgia Meloni: un’alleanza per l’innovazione

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Il CEO di Tesla ed ex proprietario di Twitter, Elon Musk, ha consegnato il prestigioso Global Citizen Award al Primo Ministro italiano, Giorgia Meloni, durante un evento di gala a New York. Questo incontro non solo ha messo in luce una crescente collaborazione tra i due leader, ma ha anche sollevato interrogativi sui legami tra politica e affari.

L’Atlantic Council, che ha organizzato la cerimonia, è noto per le sue discussioni su temi cruciali come economia, sicurezza e clima. Il presidente dell’organizzazione, John FW Rogers, ha un’importante carriera nel settore finanziario e nel governo, il che evidenzia la serietà e il peso politico dell’evento.

Musk e Meloni condividono una visione conservatrice e sono entrambi preoccupati per il calo della natalità in Occidente, un tema che Musk ha già affrontato pubblicamente. Tuttavia, oltre alle affinità politiche, è evidente che il loro rapporto si basa anche su interessi economici significativi. Meloni vede in Musk un’opportunità per modernizzare e innovare il panorama tecnologico italiano, spaziando dall’industria spaziale alle telecomunicazioni. In particolare, l’introduzione di Starlink potrebbe rappresentare una svolta per l’Italia, contribuendo a colmare il divario nelle infrastrutture digitali.

Durante il suo soggiorno negli Stati Uniti, Meloni ha incontrato anche altri leader del settore tecnologico, come Sundar Pichai di Alphabet e Sam Altman di OpenAI, evidenziando il suo impegno a promuovere lo sviluppo tecnologico nel suo paese. Le conversazioni si sono concentrate sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale e sulle strategie per affrontare le sfide globali.

Questa alleanza tra Musk e Meloni non solo evidenzia una convergenza di interessi politici e commerciali, ma segna anche un nuovo capitolo nella relazione tra tecnologia e governo, con l’Italia che si propone come un attore chiave nel futuro dell’innovazione.

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OpenAI in cerca di un nuovo volto: il possibile cambio di logo suscita polemiche interne

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Negli ultimi tempi, il mondo del design aziendale ha visto un forte spostamento verso stili sempre più minimalisti, e OpenAI, la società alla base di ChatGPT, non è rimasta immune a questa tendenza. Recentemente, l’azienda ha annunciato piani per un cambiamento significativo del suo logo, scatenando una serie di reazioni tra i suoi dipendenti.

Durante una riunione interna, OpenAI ha rivelato la proposta di un nuovo logo caratterizzato da una grande lettera “O” nera, priva di elementi distintivi. Questo design segna un netto contrasto rispetto all’attuale simbolo, un fiore geometrico che ha rappresentato l’azienda fino ad ora. La proposta ha generato una certa preoccupazione tra i lavoratori, con alcuni che l’hanno definita “inquietante” e priva di originalità.

Secondo fonti vicine all’azienda, il cambiamento sarebbe parte di un progetto di restyling durato circa un anno, coincidente con l’ingresso di nuovi designer nel team. Le motivazioni dietro questa mossa includerebbero anche problematiche legate ai diritti d’autore di alcuni caratteri tipografici, ma non sembrano riguardare il logo floreale, il quale è stato progettato internamente.

La scelta di OpenAI di abbandonare un simbolo riconoscibile in un periodo in cui l’azienda ha acquisito una notevole visibilità nel panorama tecnologico solleva interrogativi. Con la sua immagine che incarna l’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, un cambiamento così radicale potrebbe rivelarsi rischioso.

Ora resta da vedere se l’azienda andrà avanti con questo restyling controverso o se le critiche interne e il malcontento generale la porteranno a riconsiderare la sua decisione. Nel frattempo, OpenAI si trova ad affrontare anche sfide esterne, come l’attacco hacker subito da uno dei suoi account ufficiali su X, progettato per diffondere truffe legate alle criptovalute.

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Cosa sono e come si usano le immagini raw?

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Le immagini RAW sono file fotografici non compressi che contengono tutti i dati catturati dal sensore della fotocamera. Ecco alcuni passaggi su come utilizzarle:

1. Importazione

  • Software di Editing: Utilizza software come Adobe Lightroom, Photoshop, Capture One o software gratuiti come Darktable o RawTherapee.
  • Caricamento: Importa le immagini RAW dalla scheda di memoria della fotocamera al computer.

2. Sviluppo

  • Correzione dell’ esposizione: Regola l’esposizione, il contrasto e i toni per migliorare l’immagine.
  • Bilanciamento del bianco: Modifica il bilanciamento del bianco per ottenere colori più accurati.
  • Ritocco: Utilizza strumenti per ritoccare l’immagine, rimuovere imperfezioni e applicare filtri.

3. Esportazione

  • Formato di Output: Dopo aver apportato le modifiche, esporta l’immagine in un formato più comune, come JPEG o TIFF, per la condivisione o la stampa.
  • Impostazioni di Esportazione: Scegli le impostazioni di qualità, dimensione e compressione secondo le tue necessità.

4. Archiviazione

  • Backup: Conserva i file RAW originali per future modifiche, poiché contengono informazioni dettagliate che non possono essere recuperate da un JPEG.

5. Utilizzo in Progetti

  • Stampa: Grazie alla loro alta qualità, le immagini RAW sono ideali per la stampa di grandi dimensioni.
  • Design Grafico: Possono essere utilizzate in progetti di design grafico, mantenendo la massima qualità.

Lavorare con i file RAW richiede tempo e un po’ di apprendimento, ma offre una maggiore flessibilità nella post-produzione rispetto ai formati compressi.

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La calcolatrice TI-84 diventa un “aiutino” intelligente: l’invenzione di ChromaLock

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In un’affascinante e provocatoria dimostrazione, il maker ChromaLock ha rivelato come ha trasformato una comune calcolatrice grafica Texas Instruments TI-84 in un dispositivo capace di comunicare con ChatGPT. Questo progetto, descritto come “il dispositivo di imbroglio definitivo”, suscita interrogativi sull’uso della tecnologia nel contesto scolastico.

ChromaLock ha sviluppato una scheda chiamata “TI-32”, integrando un microcontroller WiFi economico, che permette alla calcolatrice di connettersi a Internet. Utilizzando la porta di collegamento della calcolatrice, ha superato diversi ostacoli tecnici per completare l’integrazione, rendendo il tutto invisibile all’utente.

Non solo hardware: ChromaLock ha anche creato un firmware open source che emula le funzioni della TI-84, consentendo l’accesso a funzioni avanzate, tra cui ChatGPT. Sebbene inserire domande possa risultare scomodo a causa della tastiera limitata, l’idea di avere un assistente virtuale durante un esame apre scenari inediti.

Il progetto include anche una “applet” per visualizzare appunti e la possibilità di scaricare un programma di avvio che elude i controlli usuali sui dispositivi. ChromaLock ha menzionato potenziali sviluppi futuri, come l’integrazione di un modulo fotocamera per input visivi, dimostrando come la creatività possa sfidare i limiti delle tecnologie didattiche.

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