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Tecnologia

La rivoluzione di Swappie: iphone ricondizionati sempre più green

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Nel dinamico mondo della tecnologia, le abitudini dei consumatori stanno cambiando rapidamente, guidate da una crescente consapevolezza ambientale e dall’esigenza di risparmiare senza compromettere la qualità. Tra i settori in forte espansione, il mercato degli smartphone ricondizionati sta vivendo un momento di grande crescita, rappresentando una tappa fondamentale verso un’economia circolare. In prima linea in questa trasformazione troviamo aziende come Swappie, che stanno rivoluzionando il concetto di acquisto tecnologico con un approccio sostenibile e innovativo.

Un nuovo ciclo di vita per gli iPhone

Swappie, azienda finlandese nata per rispondere alla domanda di smartphone ricondizionati, si è rapidamente affermata come leader nel mercato, specializzandosi in iPhone di alta qualità. Ma cosa significa, in concreto, “ricondizionare”? Il processo che un iPhone attraversa nelle mani di Swappie è tanto meticoloso quanto complesso. Dopo aver acquistato dispositivi usati, l’azienda li sottopone a un rigoroso protocollo di verifica, composto da ben 52 fasi di controllo. Ogni singolo componente viene testato e, se necessario, sostituito, garantendo così un prodotto che, al termine del processo, risulta equivalente a uno nuovo in termini di funzionalità.

Il risultato è uno smartphone che combina risparmio economico e sostenibilità ambientale. I consumatori possono acquistare un iPhone ricondizionato risparmiando fino al 40% rispetto al prezzo di un dispositivo nuovo, senza dover rinunciare alle prestazioni. E per chi è preoccupato della qualità, Swappie offre una garanzia completa, a dimostrazione della fiducia che ripone nei propri prodotti.

Swappie e la sostenibilità

L’impatto ambientale dei dispositivi elettronici è una questione sempre più rilevante. L’industria tecnologica è una delle principali fonti di emissioni di CO2 e di rifiuti elettronici, noti come e-waste. Il ricondizionamento di dispositivi come gli iPhone contribuisce a ridurre drasticamente questo problema, prolungando il ciclo di vita dei prodotti e riducendo la necessità di produrre nuovi dispositivi.

Secondo Swappie, fino ad oggi l’azienda ha contribuito a risparmiare 23.550 tonnellate di CO2e, dimostrando che il ricondizionamento non è solo una questione economica, ma una scelta concreta per l’ambiente. Inoltre, l’obiettivo dell’azienda è ambizioso: entro il 2024, Swappie punta a riutilizzare il 100% delle parti funzionali degli iPhone, riducendo ulteriormente il bisogno di nuove risorse e diminuendo i rifiuti elettronici.

Un modello di vendita semplice e trasparente

Un altro aspetto che rende Swappie attraente è la facilità con cui i consumatori possono vendere i loro vecchi iPhone. In pochi passaggi, il processo di vendita è completo: basta compilare un modulo online, stampare l’etichetta di spedizione prepagata e organizzare il ritiro del dispositivo. Gli esperti di Swappie valutano quindi il telefono, e se l’offerta viene accettata, il pagamento viene trasferito direttamente al venditore. Il tutto in maniera trasparente e senza sorprese.

Questo sistema favorisce il riuso dei dispositivi, rendendo più accessibile l’acquisto di nuovi modelli senza aumentare il volume dei rifiuti elettronici.

Un modello che guarda al futuro

L’impegno di Swappie non si limita a offrire dispositivi ricondizionati. Con il suo approccio sostenibile e l’attenzione alla qualità, l’azienda sta ridefinendo il modo in cui pensiamo alla tecnologia, promuovendo un consumo più responsabile e consapevole. Il ricondizionamento, da semplice alternativa economica, sta diventando una scelta di valore, che allinea risparmio, qualità e rispetto per l’ambiente.

Sempre più persone scelgono Swappie per acquistare il loro prossimo iPhone, attratte non solo dal prezzo competitivo, ma anche dalla consapevolezza di fare una scelta sostenibile. Il futuro della tecnologia potrebbe essere già qui, e con aziende come Swappie, questo futuro è più verde, più consapevole e più accessibile.

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Ricarica del cellulare: gli errori comuni che compromettono la batteria

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Se vi siete mai chiesti perché la batteria del vostro smartphone sembra deteriorarsi più rapidamente di quanto vi aspettaste, la risposta potrebbe essere nei vostri metodi di ricarica. Recenti osservazioni e studi hanno rivelato che molti di noi commettono errori comuni che, nel lungo periodo, possono compromettere la durata e l’efficienza della batteria. Ecco alcuni dei principali errori da evitare per mantenere il vostro dispositivo in ottime condizioni.

1. Evitare il Surriscaldamento

Uno degli errori più frequenti è quello di non rimuovere la custodia del telefono durante la ricarica. Anche se può sembrare comodo, mantenere il telefono nella custodia mentre è in carica può causare un surriscaldamento. Questo è particolarmente problematico in ambienti caldi o se la presa di corrente è vicino a fonti di calore. Il calore eccessivo accelera il degrado della batteria agli ioni di litio, riducendone significativamente la durata. Pertanto, è consigliabile rimuovere la custodia per evitare che la batteria si surriscaldi durante la ricarica.

2. Non Caricare Fino al 100%

Un’altra cattiva abitudine è quella di far scaricare completamente la batteria o, al contrario, di caricarla fino al 100%. Le batterie agli ioni di litio funzionano meglio quando il loro livello di carica è mantenuto tra il 30% e il 70%. Caricare il telefono fino al massimo o lasciarlo scaricare completamente può stressare gli elettrodi della batteria e accelerare il suo deterioramento. Una carica parziale e regolare è molto più salutare per la batteria e ne prolunga la vita.

3. Evitare la Carica Notturna

Molti di noi hanno l’abitudine di collegare il telefono alla corrente durante la notte, ma questa pratica può essere dannosa. Anche se il telefono smette di caricare una volta raggiunto il 100%, il caricatore continua a fornire energia per ore, il che può causare un surriscaldamento e danneggiare gli elettrodi della batteria. Questo accumulo di energia inutile può compromettere la capacità complessiva della batteria. È preferibile caricare il telefono alla sera e staccarlo prima di andare a dormire, oppure ricaricarlo al mattino appena svegli.

Conclusioni e Suggerimenti Pratici

Per mantenere la batteria del vostro smartphone in condizioni ottimali, seguite queste semplici raccomandazioni:

  • Rimuovete la custodia del telefono durante la ricarica per prevenire il surriscaldamento.
  • Mantenete il livello di carica tra il 30% e il 70%, evitando di far scaricare completamente il telefono o di caricarlo fino al massimo.
  • Evitate di caricare il telefono durante la notte; cercate di ricaricarlo in momenti della giornata in cui potete staccarlo non appena raggiunge una carica adeguata.

Adottare queste buone pratiche non solo contribuirà a prolungare la vita della batteria del vostro smartphone, ma migliorerà anche la vostra esperienza complessiva con il dispositivo. Con pochi accorgimenti, potrete mantenere il vostro telefono in ottima forma per molti anni a venire.

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Scienza | Una cuffia può finalmente svelare che cosa pensano i bambini

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ADN24

Una nuova tecnologia all’avanguardia potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione dello sviluppo cerebrale infantile: una cuffia hi-tech, sviluppata dai ricercatori dell’University College di Londra e del Birkbeck College, è in grado di monitorare in tempo reale l’attività neuronale dei bambini. Utilizzando onde luminose sicure, questa cuffia offre una visione dettagliata dell’attività cerebrale, mentre i piccoli giocano, apprendono e interagiscono.

Questa innovativa tecnologia rappresenta un’alternativa più accessibile e comoda rispetto alla risonanza magnetica funzionale tradizionale. I risultati preliminari, pubblicati sulla rivista Imaging Neuroscience, sono promettenti: il dispositivo ha già dimostrato la sua efficacia in uno studio condotto su 16 bambini.

La cuffia si basa su una tecnica chiamata tomografia ottica diffusa ad alta densità (Hd-Dot), che permette di mappare le connessioni cerebrali e di distinguere tra sviluppo neurologico normale e atipico. Questo potrebbe avere un impatto significativo nello studio di condizioni come l’autismo, la dislessia e il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD).

Emily Jones del Birkbeck College sottolinea che il dispositivo offre per la prima volta la possibilità di osservare l’attività cerebrale in una porzione ampia del cervello dei bambini, comprese le aree coinvolte nell’elaborazione di suoni, immagini ed emozioni. Questo approccio consente una visione più naturale e immediata dei processi cerebrali durante le normali attività quotidiane.

Durante i test su bambini tra i cinque e i sette mesi, i ricercatori hanno riscontrato un’attività inaspettata nella corteccia prefrontale, una zona del cervello associata alle emozioni, in risposta a stimoli sociali. Questo suggerisce che i bambini iniziano a processare le esperienze sociali già a cinque mesi, rivelando un livello di consapevolezza e reazione sociale molto precoce.

In sintesi, questa nuova tecnologia offre una finestra unica sull’attività cerebrale infantile, promettendo di migliorare notevolmente la nostra comprensione del sviluppo neurologico nei primi anni di vita.

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L’Italia cresce nel settore tecnologico: investimenti in forte aumento

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Nel 2024, il settore tecnologico italiano ha registrato un significativo aumento degli investimenti, raccogliendo ben 900 milioni di dollari. Questo dato rappresenta una parte del panorama più ampio della tecnologia in Europa, che sta vivendo una rapida crescita, con il nostro paese che si conferma tra i protagonisti di questa espansione.

Negli ultimi dieci anni, l’occupazione nel settore tech in Italia è aumentata di sei volte, passando da 26.000 a 167.000 unità, confermando la trasformazione del paese in un polo sempre più rilevante nell’ecosistema digitale europeo. Questo incremento è il risultato di un contesto economico che, seppur con alti e bassi, ha visto le aziende italiane migliorare notevolmente la loro capacità di attrarre investimenti.

Secondo un rapporto del fondo di investimento Atomico, in Italia, gli investimenti nel periodo 2005-2014 ammontavano a circa 600 milioni di dollari. Le prospettive per il prossimo decennio sono ancora più promettenti, con previsioni che indicano un potenziale aumento degli investimenti, arrivando a ben 7,7 miliardi di dollari entro il 2034. Questo segna una crescita straordinaria per il nostro paese, che si sta preparando a diventare un protagonista sempre più importante nel panorama tecnologico globale.

Un altro dato significativo riguarda l’emergere di “unicorni”, ovvero aziende tecnologiche con una valutazione superiore a un miliardo di euro. Dieci anni fa, l’Italia non ne possedeva nessuna, mentre oggi ben sette tech company italiane hanno raggiunto questa soglia: Satispay, Tatatu, ScalaPay, Kong, Technoprobe, Bending Spoon e Gruppo MutuiOnline.

Nonostante questi successi, la competizione con altri paesi del sud Europa rimane intensa. La Spagna, ad esempio, ha raccolto investimenti per 1,4 miliardi di dollari, un dato superiore a quello dell’Italia. Tuttavia, il nostro paese è nettamente in vantaggio rispetto a Portogallo e Grecia, che si fermano rispettivamente a 100 milioni di euro.

Il panorama tecnologico in Europa, nel complesso, sta vivendo una crescita senza precedenti. Si stima che il settore possa raggiungere un valore complessivo di 8 trilioni di dollari entro il 2034, creando circa 20 milioni di nuovi posti di lavoro. Tuttavia, il rapporto evidenzia anche delle criticità. Le startup europee, infatti, faticano a raccogliere capitali per le fasi di crescita, con molte aziende che si rivolgono agli Stati Uniti per finanziare i loro progetti. Le differenze tra le opportunità di finanziamento in Europa e negli Stati Uniti sono evidenti: le aziende americane hanno il doppio delle probabilità di ottenere round di finanziamento superiori ai 15 milioni di dollari rispetto a quelle europee, una condizione che ha portato a una “fuga di capitali” dal continente europeo.

In questo contesto, i principali hub tecnologici europei stanno continuando a espandersi. Londra si conferma al secondo posto nella lista globale delle città con i migliori finanziamenti per startup, seguita da Berlino e Parigi, che sono entrambe entrate nella top ten mondiale. L’Europa sta anche emergendo come il principale centro per i fondatori di startup, con ben 35.000 nuove imprese tech che sorgono ogni anno, un numero superiore a qualsiasi altra regione del mondo.

Un altro dato interessante riguarda l’orientamento delle aziende tecnologiche europee verso la sostenibilità: il 20% degli investimenti in tecnologia è dedicato a progetti legati alla sostenibilità, un impegno che sta crescendo in modo esponenziale in tutta Europa.

In sintesi, l’Italia si inserisce in un contesto europeo in rapida evoluzione, con una crescente capacità di attrarre investimenti e innovazioni. Se da un lato ci sono ancora sfide da affrontare, dall’altro il panorama tecnologico italiano si prepara a giocare un ruolo sempre più importante nella trasformazione digitale globale.

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