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Entro dicembre il nuovo gpt: ecco cosa possiamo aspettarci

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Entro dicembre, OpenAI prevede di lanciare un nuovo modello di intelligenza artificiale, noto come Orion, che rappresenta il successore del modello GPT-4. Le informazioni riguardo a questa innovazione sono state riportate da The Verge e suggeriscono che il nuovo modello sarà significativamente diverso e più potente rispetto ai suoi predecessori.

Questo rilascio è pensato per celebrare il secondo anniversario di ChatGPT, ma a differenza di quanto avvenuto in passato, Orion non sarà immediatamente accessibile al pubblico. Inizialmente, l’accesso sarà riservato a partner aziendali di OpenAI, che potranno testare e integrare il modello nei loro sistemi prima di un lancio più ampio. Questo approccio è una strategia per massimizzare l’efficacia del nuovo strumento e ridurre al minimo gli errori, preparando così il terreno per un’implementazione più solida.

Tra le novità previste, si stima che Orion avrà una potenza fino a 100 volte superiore rispetto a GPT-4, puntando a migliorare notevolmente le capacità di ragionamento e affidabilità, che sono state criticate nei modelli precedenti. Altman, il fondatore di OpenAI, ha dichiarato che ogni nuova versione continuerà a migliorare significativamente, con l’obiettivo di creare una forma di intelligenza artificiale generale nei prossimi anni.

Tuttavia, ci sono ancora molte incognite riguardo ai metodi che OpenAI utilizzerà per raggiungere questi progressi. Una delle preoccupazioni principali è la disponibilità dei dati necessari per l’addestramento. OpenAI ha già iniziato a utilizzare dati sintetici per il training, ma questo approccio ha delle limitazioni rispetto ai dati generati da esseri umani. Inoltre, si sta esplorando la possibilità di integrare dati multimediali e approcci innovativi per migliorare la comprensione e la capacità di ragionamento dei modelli.

Il costo di sviluppo di questi modelli è in costante aumento, con spese che potrebbero superare il miliardo di dollari per le future iterazioni. Nonostante le sfide, Altman ha dimostrato un forte impegno nel perseguire l’obiettivo di sviluppare un’intelligenza artificiale avanzata, sostenendo che OpenAI non esiterà a investire massicciamente per raggiungere questo traguardo.

In sintesi, l’arrivo di Orion promette di portare significativi cambiamenti nel campo dell’IA, con aspettative elevate su cosa potrà realizzare. Resta da vedere come questi sviluppi si tradurranno in pratiche concrete e quali saranno le reazioni da parte di aziende e utenti.

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Intelligenza artificiale e la nascita del sistema 0

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Un nuovo articolo pubblicato sulla rivista Nature esplora come l’interazione tra intelligenza artificiale (IA) e mente umana stia generando una rivoluzione nel nostro modo di pensare e di prendere decisioni. La ricerca, condotta da un team di esperti, introduce il concetto di “Sistema 0”, un nuovo modello cognitivo che si colloca tra il pensiero intuitivo e quello analitico, come proposto da Daniel Kahneman nella sua celebre teoria dei due sistemi.

il sistema 0: un nuovo approccio cognitivo

Il Sistema 0 rappresenta la capacità dell’IA di elaborare autonomamente informazioni complesse, gestendo grandi quantità di dati e offrendo suggerimenti basati su algoritmi. Questo sistema si distingue dai tradizionali sistemi cognitivi umani—Sistema 1 e Sistema 2—per la sua natura esterna e inorganica. Sebbene l’IA possa analizzare e generare risposte, non possiede la capacità di attribuire significato a ciò che elabora; questo compito rimane in capo agli esseri umani.

In pratica, il Sistema 0 funge da assistente invisibile che pre-elabora le informazioni, rendendole più accessibili e comprensibili, ma lasciando agli utenti finali la responsabilità di prendere decisioni informate. Tuttavia, questo nuovo modello pone anche dei rischi, in particolare il pericolo di un’accettazione passiva delle risposte fornite dall’IA, che potrebbe erodere le nostre capacità di ragionamento critico.

l’affidabilità dei sistemi di intelligenza artificiale

Un tema cruciale che emerge dalla ricerca riguarda l’affidabilità dei sistemi di IA. Con l’integrazione crescente di dati sintetici e algoritmi complessi, la questione della trasparenza e della fiducia diventa centrale. È essenziale sviluppare strumenti e linee guida che ci permettano di valutare criticamente l’affidabilità delle informazioni fornite dall’IA, evitando il rischio di prendere decisioni basate su dati distorti o inaccurati.

In questo contesto, la ricerca suggerisce l’importanza di mantenere un controllo umano sull’IA, affinché possa rimanere uno strumento utile piuttosto che un sostituto delle nostre capacità decisionali. Proposte concrete includono lo sviluppo di framework per la valutazione etica e l’affidabilità, per garantire un uso responsabile della tecnologia.

opportunità e sfide future

Nonostante i rischi, il Sistema 0 offre opportunità significative per affrontare sfide complesse che vanno oltre le capacità umane. L’IA può essere uno strumento fondamentale nella risoluzione di problemi scientifici e nella gestione di sistemi sociali intricati. La ricerca ci invita a riflettere su come integrare questa nuova forma di intelligenza nella nostra vita quotidiana, enfatizzando la necessità di un approccio critico e informato.

In conclusione, il concetto di Sistema 0 potrebbe rappresentare una tappa importante nell’evoluzione del pensiero umano e nell’interazione con il calcolo non umano. La chiave per il futuro risiede nell’equilibrio tra innovazione tecnologica e preservazione delle nostre capacità

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Windows 11 24h2: le novità

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Il recente aggiornamento di Windows 11, la versione 24H2, introduce numerose novità che promettono di migliorare l’esperienza degli utenti. A partire dall’inizio di ottobre 2024, Microsoft ha iniziato a distribuire questo aggiornamento, che non solo porta nuove funzionalità, ma ottimizza anche il processo di installazione e gestione degli aggiornamenti.

prestazioni migliorate

Una delle principali innovazioni riguarda le performance di Windows Update. Grazie a interventi tecnici mirati, i tempi di installazione degli aggiornamenti sono stati ridotti fino al 45%. Inoltre, la nuova versione ha reso il processo di riavvio più rapido, con un miglioramento del 40% su alcuni sistemi, e ha abbattuto il carico sulla CPU, riducendolo di oltre il 15% durante le operazioni di aggiornamento. Queste ottimizzazioni non solo rendono il sistema più reattivo, ma permettono anche di utilizzare le risorse in modo più efficiente.

aggiornamenti più leggeri

Un’altra novità significativa riguarda la dimensione degli aggiornamenti. Microsoft ha lavorato per ridurre il peso dei “feature update”, ottenendo un alleggerimento di circa 200 MB. Questo è stato possibile grazie a ottimizzazioni che evitano il download di app già installate sul dispositivo. Le modifiche architetturali alla base di queste migliorie includono un sistema di elaborazione parallela e una gestione più intelligente della memoria RAM.

integrazione di copilot e altre funzionalità

Per chi acquista un PC con Copilot+, la nuova versione è già installata e offre l’accesso immediato a tutte le funzioni basate sull’intelligenza artificiale. Windows 11 24H2 enfatizza ulteriormente il ruolo di Copilot, integrandolo nel flusso di lavoro quotidiano degli utenti. Tra le novità più rilevanti c’è l’integrazione del Pannello di Controllo all’interno delle Impostazioni, facilitando così l’accesso e la gestione delle varie opzioni.

Inoltre, la nuova versione di Esplora Risorse promette di semplificare ulteriormente le operazioni quotidiane degli utenti. Infine, segnaliamo l’addio a Cortana, sostituita completamente da Copilot, e il pensionamento di WordPad, che verrà rimpiazzato da una nuova versione di Blocco Note.

In conclusione, l’aggiornamento 24H2 di Windows 11 rappresenta un passo avanti significativo nella gestione del sistema operativo, migliorando sia le prestazioni che l’usabilità per gli utenti.

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Design inclusivo per l’accessibilità digitale

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Con l’approssimarsi della scadenza del 2025, le piccole e medie imprese si preparano ad affrontare l’obbligo di rendere i propri servizi digitali accessibili a tutti. Questa esigenza è stata sottolineata dalle recenti normative europee, che stabiliscono requisiti specifici per garantire l’accessibilità dei prodotti e dei servizi digitali, non solo per le persone con disabilità, ma per un pubblico più ampio.

le normative europee

A partire dal 28 giugno 2025, l’European Accessibility Act richiederà a tutte le aziende di conformarsi a standard di accessibilità, coinvolgendo un vasto range di servizi, dai servizi bancari agli e-commerce, fino ai media audiovisivi. La pubblica amministrazione ha già intrapreso passi significativi in questa direzione, seguendo le linee guida fornite dall’Agenzia per l’Italia Digitale, ma ora è il turno del settore privato.

un panorama frammentato

Nonostante i progressi, la situazione attuale è caratterizzata da una notevole frammentazione. Le tecnologie moderne, come i sottotitoli automatici, hanno migliorato l’accesso per le persone con disabilità uditive, mentre per le disabilità visive, strumenti di valutazione e linee guida esistenti offrono un supporto significativo. Tuttavia, molti siti web sono ancora obsoleti e necessitano di una ristrutturazione fondamentale per soddisfare i nuovi standard.

sfide e opportunità

Una delle sfide maggiori è rappresentata dalle disabilità cognitive, che rimangono poco comprese. Investire nella ricerca e nello sviluppo di strumenti adeguati è cruciale per garantire un design veramente inclusivo. È fondamentale che le aziende siano sensibilizzate sulle potenzialità di un prodotto digitale accessibile, poiché il mercato delle persone con disabilità è vasto e rappresenta un’opportunità economica significativa.

il cambiamento necessario

Affinché le imprese, in particolare quelle di piccole dimensioni, possano adattarsi a queste nuove esigenze, è essenziale fornire esempi concreti di come un design accessibile possa portare benefici tangibili. Il settore educativo gioca un ruolo cruciale nel formare professionisti capaci di affrontare queste sfide, mescolando competenze tecniche e umanistiche per sviluppare soluzioni efficaci e inclusive.

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