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Elon Musk propone Starlink a meno di 10€ al mese: un’opportunità per l’Italia?

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Elon Musk ha recentemente avanzato una proposta sorprendente che potrebbe cambiare radicalmente il panorama delle telecomunicazioni in Italia. L’imprenditore miliardario ha offerto l’opzione di portare Starlink, il suo servizio di internet satellitare, nel Paese con una tariffa mensile inferiore ai 10 euro. Per realizzare questo ambizioso progetto, però, è necessaria l’approvazione del governo italiano, in particolare della Premier Giorgia Meloni.

La proposta di Musk si distingue per il suo approccio innovativo: la rete Starlink non richiede l’installazione di infrastrutture terrestri complesse, come cavi in fibra ottica o antenne. Questo la rende particolarmente vantaggiosa per le zone rurali e remote d’Italia, dove i costi per l’implementazione di connessioni tradizionali possono essere proibitivi. Secondo le stime, il servizio potrebbe essere attivo su larga scala in un periodo di sei-nove mesi dall’approvazione.

Per rendere il progetto più allettante per il governo, Musk propone un modello di co-finanziamento, combinando fondi pubblici provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con investimenti privati della sua azienda. Questo potrebbe alleggerire il peso sulle finanze pubbliche, ma la mancanza di dettagli su quanto effettivamente sarà sostenuto dai fondi statali solleva interrogativi.

Tuttavia, l’ingresso di Starlink sul mercato italiano non sarà privo di ostacoli. Le compagnie già consolidate come TIM e Open Fiber vedono in questo progetto una minaccia diretta, rendendo la decisione della Premier Meloni ancora più complessa. Inoltre, è fondamentale considerare le implicazioni più ampie di un’eventuale approvazione o rifiuto della proposta. Un ritardo nella risposta potrebbe influenzare altri investimenti di Musk nel Paese, come quelli nel settore automobilistico elettrico e nell’aerospaziale.

Con un’offerta di questo tipo, Musk non solo cerca di espandere il suo impero tecnologico, ma potrebbe anche contribuire a migliorare l’accesso a Internet in molte aree d’Italia. La prossima mossa del governo sarà cruciale per determinare se questa visione diventerà realtà.

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