Tecnologia
Elon Musk ammette: “L’algoritmo di X spinge troppa negatività, stiamo lavorando a una revisione”
Dopo aver promosso un post che incitava l’estrema destra tedesca su X, Elon Musk sembra essersi reso conto delle ripercussioni negative che il suo social network sta avendo. Il proprietario della piattaforma ha ammesso che l’algoritmo di X sta spingendo troppo sulla negatività, creando un ambiente inospitale per molti utenti.
In un post su X, Musk ha riconosciuto che la piattaforma è diventata “negativa” a causa di come l’algoritmo seleziona i contenuti. Ha spiegato che la revisione dell’algoritmo è in arrivo, con l’intento di privilegiare contenuti che possano intrattenere e informare positivamente gli utenti, evitando di spingere la negatività che, seppur aumentando il tempo trascorso sulla piattaforma, non favorisce un’esperienza soddisfacente a lungo termine.
Il CEO di Tesla e SpaceX ha chiarito che l’algoritmo attuale, che spinge i contenuti negativi, aumenta il tempo che gli utenti trascorrono su X, ma senza garantire che gli stessi si sentano soddisfatti di aver passato quel tempo. Questo tipo di contenuti divisivi può portare gli utenti a passare più tempo sulla piattaforma per commentare o rispondere, ma a lungo andare potrebbe portare a un abbandono.
Musk ha inoltre annunciato che X sta lavorando per implementare una funzionalità che permetterà agli utenti di aggiornare facilmente il proprio feed, così da ottenere contenuti in linea con i loro desideri in qualsiasi momento. La mossa arriva in risposta alla crescente migrazione degli utenti verso altre piattaforme social come Bluesky, Threads di Meta e Mastodon, che stanno guadagnando terreno.
L’ammissione di Musk e la futura revisione dell’algoritmo sembrano essere un tentativo di recuperare la fiducia degli utenti e migliorare l’esperienza complessiva sulla piattaforma.
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Tecnologia
I 10 trend fondamentali per il futuro della sicurezza informatica
La sicurezza informatica sta diventando sempre più cruciale man mano che le minacce si evolvono e diventano più sofisticate. L’adozione di tecnologie avanzate è essenziale per proteggere i dati sensibili e mantenere la sicurezza sia a livello individuale che aziendale. Ecco i principali trend che guideranno il futuro della cybersecurity:
1. Potenziare il controllo degli accessi
Un controllo degli accessi forte è uno degli aspetti più critici della sicurezza informatica. Le aziende stanno adottando modelli di sicurezza basati sull’identità, utilizzando tecnologie avanzate come l’autenticazione biometrica. Un buon controllo può prevenire oltre il 90% delle violazioni non autorizzate, proteggendo così dati sensibili e risorse aziendali.
2. Rinforzare la cyber resilienza
Con un numero crescente di attacchi informatici, la cyber resilienza sta diventando essenziale. Le aziende devono essere in grado di rispondere rapidamente e garantire la continuità operativa in caso di incidenti informatici. La crescita degli attacchi in Italia, con un aumento del 40% nei primi sei mesi del 2023, sottolinea l’urgenza di investire in misure di resilienza.
3. Investire nell’ethical hacking e nei bug bounty
L’ethical hacking sta guadagnando terreno come metodo proattivo per individuare vulnerabilità prima che vengano sfruttate dai criminali informatici. I programmi di bug bounty permettono di premiare i ricercatori di sicurezza che trovano e segnalano i difetti, un mercato che si prevede raggiunga i 5 miliardi di sterline entro il 2024.
4. Programmare strategie sicure di migrazione verso il cloud
Poiché sempre più aziende si affidano al cloud, la sicurezza durante la migrazione è fondamentale. Circa il 70% delle aziende investe in strategie avanzate di migrazione per garantire la protezione dei dati e la loro conformità durante il passaggio alle piattaforme cloud.
5. Mettere a punto un Disaster Recovery Plan
Solo il 50% delle aziende ha un Disaster Recovery Plan completamente documentato, ma una buona pianificazione per il recupero rapido dell’infrastruttura IT è cruciale per minimizzare l’impatto di un attacco informatico. Questo trend diventerà sempre più importante nel 2024.
6. Prevenire le minacce con la threat intelligence
La threat intelligence (intelligence sulle minacce) aiuta a raccogliere e analizzare proattivamente i dati sulle minacce informatiche, migliorando il tempo di rilevamento e risposta alle minacce. Secondo una ricerca di Crowdstrike, l’utilizzo della threat intelligence può migliorare i tempi di risposta del +60%.
7. Investire in operazioni di Security Operations Center (SOC) efficaci
Un Security Operations Center (SOC) ben strutturato è essenziale per la gestione delle minacce e degli incidenti informatici. Con operazioni SOC efficaci, le aziende possono ridurre i costi degli incidenti informatici fino al 50%, migliorando significativamente la capacità di rispondere agli attacchi.
8. Prevedere dei Vulnerability Disclosure Program (VDP)
I Vulnerability Disclosure Program (VDP) sono un altro strumento fondamentale per la sicurezza, permettendo alle aziende di identificare e mitigare le vulnerabilità prima che vengano sfruttate da attaccanti. Le aziende che adottano questi programmi hanno registrato una riduzione del 30% negli incidenti di sicurezza.
9. Adottare una comunicazione efficace in risposta agli incidenti informatici
Una comunicazione chiara e tempestiva durante un incidente informatico può ridurre significativamente il tempo necessario per risolvere il problema. Stabilire procedure di comunicazione ben documentate è essenziale per ridurre al minimo l’impatto degli incidenti.
10. Automatizzare la risposta agli incidenti
L’automazione nella gestione della risposta agli incidenti è in forte crescita. Utilizzare strumenti automatizzati per rilevare e rispondere a minacce informatiche riduce il tempo di reazione e consente alle aziende di affrontare rapidamente gli attacchi senza intervento manuale, aumentando l’efficacia delle difese.
Conclusioni
I trend descritti indicano che la sicurezza informatica nel 2024 e oltre sarà fortemente caratterizzata dalla proattività, automazione e intelligenza artificiale. Investire in queste aree è fondamentale per le aziende che vogliono proteggere se stesse e i propri clienti dalle minacce informatiche, creando al contempo un ambiente di lavoro più sicuro e resiliente.
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Tecnologia
Come la tecnologia influisce sulla nostra società: un’analisi dei benefici e delle sfide
La tecnologia ha un impatto profondo sulla nostra società, trasformando il nostro modo di vivere, lavorare e interagire con il mondo che ci circonda. Sebbene porti con sé enormi vantaggi, presenta anche delle sfide, creando un effetto ambivalente. Per comprenderne meglio l’impatto, è utile analizzare sia gli aspetti positivi che quelli negativi.
Impatto positivo della tecnologia
La tecnologia ha portato enormi vantaggi, migliorando notevolmente il nostro tenore di vita. Oggi, grazie ai progressi tecnologici, abbiamo accesso a migliori condizioni di vita, una maggiore alimentazione e miglioramenti significativi in molti settori cruciali, tra cui sanità, istruzione, trasporti e comunicazioni. Per esempio, in ambito sanitario, l’uso di tecnologie come la telemedicina ha consentito a medici di curare i pazienti anche a distanza, migliorando l’accesso alle cure, specialmente in zone remote. Le innovazioni tecnologiche, come la videoconferenza, hanno inoltre rivoluzionato settori legali e aziendali, permettendo il proseguimento delle attività anche in contesti particolari, come i tribunali, dove giudici e avvocati possono continuare a lavorare senza la presenza fisica di tutte le parti.
La tecnologia ha avuto un effetto positivo anche sulla cultura, arricchendo l’arte, il linguaggio e le tradizioni in modi che non erano possibili in passato. Grazie a internet e ai social media, la comunicazione è diventata più veloce e globale, creando un “villaggio globale” che ha contribuito a superare le barriere culturali, razziali e geografiche.
Impatto negativo della tecnologia
Tuttavia, la tecnologia non è priva di conseguenze negative. Ogni innovazione porta con sé un effetto collaterale che può risultare dannoso in vari aspetti della vita quotidiana. Per esempio, l’eccessivo consumo di televisione e contenuti multimediali ha ridotto le ore produttive per molte persone, creando una forma di dipendenza che allontana dall’attività fisica o intellettuale. Inoltre, lo sviluppo e l’uso di armi tecnologiche, come bombe nucleari e missili, sollevano questioni etiche e morali. La domanda rimane: esiste una giustificazione per l’uso di tecnologie distruttive a fini di sicurezza?
In ambito economico, alcuni settori, come la fibra sintetica, hanno avuto impatti negativi su industrie tradizionali, come quella del cotone, alterando equilibri economici e causando disoccupazione in alcuni settori.
Nonostante i rischi e le sfide associate all’avanzamento tecnologico, la tecnologia ha in gran parte migliorato la nostra vita, aumentato l’efficienza e facilitato il progresso in numerosi settori. Ha reso possibile risparmiare tempo e denaro, migliorando la produttività e rendendo più facili interazioni globali tra persone di culture diverse. È evidente che, se utilizzata con attenzione e responsabilità, la tecnologia ha il potenziale per migliorare la nostra società in modi straordinari.
In conclusione, il nostro compito è sfruttare i benefici della tecnologia senza dimenticare di affrontare i suoi rischi, creando un equilibrio che consenta di massimizzare i vantaggi e minimizzare gli aspetti negativi. Solo così potremo sfruttare al meglio le potenzialità della tecnologia per il bene comune.
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Tecnologia
La tecnologia si sta prendendo le nostre vite: ci serve una nuova educazione
Mai come oggi siamo chiamati a rispondere a sfide cruciali che determinano il benessere dell’umanità. Le questioni sistemiche che ci riguardano, dalle disuguaglianze globali alla crisi ambientale, influenzano profondamente la vita sociale e personale. Mentre l’intelligenza umana ha trionfato nel risolvere molteplici problemi e nell’innalzare la qualità della vita di milioni di persone, ci rendiamo conto che una parte significativa della popolazione è ancora esclusa da questi benefici. Inoltre, lo sviluppo tecnologico accelerato porta con sé non solo opportunità, ma anche nuove minacce per l’umanità e per il pianeta stesso.
Un vero successo dell’intelligenza umana dovrebbe essere al servizio di un umanesimo olistico ed ecologico, che metta al centro persone, comunità e ambiente, promuovendo uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Alcuni dei più grandi problemi globali, come i cambiamenti climatici, le migrazioni, la povertà e l’aumento delle disuguaglianze, ci ricordano quanto sia urgente un cambiamento di prospettiva. Inoltre, molti si trovano intrappolati in un vuoto esistenziale e in una solitudine crescente, lontani dalla società dei consumi. Sociologi come Zygmunt Bauman hanno evidenziato i rischi della società consumistica, che lascia l’individuo costantemente insoddisfatto e spiritualmente vuoto. Il sistema globale, anziché offrire sicurezza, alimenta la paura, complici le crisi ricorrenti. L’analisi di Ulrick Beck sulla “società del rischio” ci spinge a riflettere su come, senza certezze, l’umanità affronti il futuro.
Lo sviluppo esponenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione segue la famosa legge di Moore, secondo la quale la capacità dei microchip raddoppia ogni due anni. Nonostante non sia una legge fisica, è diventata una realtà grazie agli investimenti strategici nel settore tecnologico. Questa crescita ha permesso una miniaturizzazione incredibile e una riduzione dei costi, con un’espansione massiva della potenza di calcolo.
In questo scenario, è fondamentale sviluppare una nuova educazione che non solo prepari le persone a interagire con queste tecnologie, ma che promuova anche un equilibrio tra il progresso tecnologico e i valori umani. Dobbiamo insegnare come utilizzare le risorse tecnologiche per il bene comune, affrontando in modo sostenibile i cambiamenti sociali ed ecologici in corso. La sfida per il futuro è creare una società che sappia affrontare l’innovazione con consapevolezza e responsabilità, per non lasciare nessuno indietro.
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