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Tecnologia

Che cos’è H e perché fa parlare di sé nel settore dell’intelligenza artificiale?

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La start-up francese H, precedentemente nota come Holistic, sta catturando l’attenzione per la sua ambizione di sviluppare una super-intelligenza artificiale (ASI), un concetto che punta a creare un’IA capace di superare le capacità cognitive umane. Fondata nel 2023, H si distingue per la sua strategia tecnologica innovativa e per il prestigioso team di fondatori ed investitori che la supportano.

Cosa offre H?

H ha recentemente lanciato Runner H, un agente di intelligenza artificiale progettato per aziende e sviluppatori. Questo prodotto mira a rivoluzionare l’outsourcing dei processi aziendali, il controllo qualità e l’automazione dei processi robotici.

Gli agenti di intelligenza artificiale di H non si limitano a elaborare dati ma sono progettati per pianificare, eseguire compiti e risolvere problemi. Questa capacità li rende strumenti potenti per automatizzare flussi di lavoro e ottimizzare la gestione aziendale.

Attualmente, il prodotto è in fase di test, ma H afferma che il suo modello è più performante rispetto ai concorrenti come Anthropic e i modelli di Meta, secondo benchmark interni come WebVoyager.

Come si differenzia dai concorrenti?

A differenza di molti concorrenti, H utilizza un modello IA con un numero significativamente inferiore di parametri (2 miliardi contro i 175 miliardi di ChatGPT-3). Questa caratteristica rende la tecnologia di H:

  • Più efficiente in termini di utilizzo di risorse computazionali.
  • Più economica per le aziende, senza compromettere le prestazioni nelle attività specifiche per cui è progettata.

Chi c’è dietro H?

H è stata fondata da un gruppo di esperti di IA, molti dei quali con esperienze presso Google DeepMind. Tra i fondatori figurano:

  • Charles Kantor, CEO e ricercatore presso l’Università di Stanford.
  • Laurent Sifre, CTO ed ex DeepMind.

Nonostante alcune divergenze che hanno portato all’uscita di altri co-fondatori nel 2024, H conta attualmente circa 50 dipendenti distribuiti tra Parigi e Londra.

Chi la sostiene?

H ha attratto investimenti significativi da figure di spicco e grandi aziende, tra cui:

  • Bernard Arnault (CEO di LVMH).
  • Xavier Niel (fondatore di Iliad).
  • Eric Schmidt (ex CEO di Google).
  • Aziende come Amazon e Samsung.

Con un finanziamento iniziale di 220 milioni di dollari (circa 210 milioni di euro), la start-up è già una delle più finanziate nel settore prima ancora di aver commercializzato i suoi prodotti.

Perché sta facendo scalpore?

La combinazione di una visione ambiziosa per l’ASI, un modello tecnologico più economico ed efficiente e il supporto di investitori di primo piano rende H una start-up da tenere d’occhio nel panorama dell’IA. Se riuscirà a mantenere le promesse, potrebbe trasformare significativamente il modo in cui le aziende utilizzano l’intelligenza artificiale.

Tecnologia

iPhone 17 air: il nuovo smartphone ultra-sottile di apple

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Le voci che circolano sul futuro iPhone 17 Air suggeriscono che Apple stia progettando uno smartphone incredibilmente sottile, con uno spessore compreso tra i 5 e i 6 millimetri, decisamente più snello rispetto ai 7,8 millimetri dell’iPhone 16. Se confermato, questo rappresenterebbe una significativa riduzione, ma porta con sé delle sfide ingegneristiche non da poco. I prototipi stanno mettendo a dura prova gli ingegneri di Cupertino, che devono trovare soluzioni per integrare la batteria e i materiali termici necessari senza compromettere le prestazioni, soprattutto per far funzionare l’intelligenza artificiale di Apple.

Una delle caratteristiche distintive dell’iPhone 17 Air sarebbe una singola fotocamera posteriore, disposta su una sporgenza centrale. Tuttavia, le difficoltà principali sembrano concentrarsi sull’inserimento dello slot per la SIM fisica, dato lo spazio ridottissimo disponibile. Mentre la SIM fisica sta scomparendo in alcuni mercati, come negli Stati Uniti, eliminare completamente lo slot potrebbe rappresentare un ostacolo in mercati come quello orientale, dove le SIM fisiche sono ancora ampiamente utilizzate.

Le speculazioni su questo dispositivo ci fanno capire che Apple sta cercando di innovare sul fronte del design, ma anche di affrontare sfide tecniche importanti.

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Tecnologia

Whatsapp introduce la trascrizione dei messaggi vocali: un’opzione comoda e inclusiva

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WhatsApp ha annunciato una novità importante per gli utenti che preferiscono non ascoltare i messaggi vocali: la trascrizione automatica dei messaggi audio. Questa funzione, che è in fase di rilascio globale, sarà inizialmente disponibile solo per i messaggi in ingleseportoghesespagnolo e russo, con l’arrivo previsto in Italia nei prossimi mesi.

La trascrizione rappresenta un’utile opzione in situazioni in cui ascoltare i vocali non è pratico o appropriato, ma soprattutto è un passo importante per l’inclusività, poiché supporta le persone con problemi di udito. Meta, proprietaria di WhatsApp, ha garantito che i dati verranno trattati localmente sul dispositivo del destinatario, senza l’invio di informazioni a server esterni, assicurando la privacy degli utenti. In questo modo, né Meta né terze parti avranno accesso al contenuto dei messaggi vocali o alle trascrizioni.

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L’ Australia introduce il “social media minimum wage”: divieto di accesso ai social per minori di 16 anni

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L’Australia ha appena approvato una delle leggi più severe al mondo in materia di accesso ai social media, imponendo un divieto totale per i minori di 16 anni di utilizzare piattaforme come Instagram, Facebook, TikTok e X (ex Twitter). Questa normativa, che entrerà in vigore tra un anno, prevede sanzioni fino a 49,5 milioni di dollari australiani (circa 32 milioni di euro) per le aziende che non si conformeranno alla legge. A partire da gennaio 2025, sarà anche avviato un test per verificarne l’efficacia.

Il provvedimento nasce dalla crescente preoccupazione per l’impatto dei social sulla salute mentale dei giovani, un tema che ha portato a regolamentazioni simili in Francia e negli Stati Uniti. Tuttavia, l’Australia è il primo paese a introdurre un divieto assoluto per i minorenni sotto i 16 anni. La legge ha suscitato sia consensi, con il 77% degli australiani favorevoli, sia polemiche, soprattutto da gruppi che temono che potrebbe isolare i giovani vulnerabili.

Le critiche delle Big Tech, che definiscono la legge prematura, e il possibile impatto sulle relazioni internazionali, soprattutto con gli Stati Uniti, alimentano il dibattito. Nonostante ciò, la normativa segna un passo significativo nella regolamentazione dell’uso dei social media globalmente.

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