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Chat GPT e l’Intelligenza Artificiale Generativa: un futuro promettente

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L’Intelligenza Artificiale Generativa, come ChatGPT, sta rivoluzionando il modo in cui interagiamo con la tecnologia. Questi sistemi sono in grado di generare contenuti originali, simulare conversazioni umane e risolvere problemi complessi, rendendoli strumenti preziosi per aziende e privati.

Un campo di applicazione interessante è la scrittura automatizzata. Aziende e professionisti utilizzano questi strumenti per redigere testi, creare piani di marketing e perfino scrivere codici di programmazione. La velocità e la precisione con cui l’IA generativa lavora consentono di risparmiare tempo e risorse.

Tuttavia, non mancano le preoccupazioni. Tra le più sentite, vi sono l’etica dell’uso dell’IA e il rischio di dipendenza da questi strumenti, che potrebbero sostituire il lavoro umano in molti ambiti. Questo solleva interrogativi sul futuro del lavoro e sulla necessità di regolare l’uso di queste tecnologie.

Per trarre il massimo beneficio dall’IA generativa, è fondamentale educare gli utenti all’uso responsabile, integrando la tecnologia senza sostituire completamente l’intervento umano. La capacità critica e la creatività umana restano indispensabili per un utilizzo equilibrato.

L’innovazione in questo campo è ancora agli albori, ma le potenzialità sembrano illimitate, aprendo scenari affascinanti per il futuro. Continueremo a vedere sviluppi significativi che plasmeranno il nostro modo di vivere e lavorare.

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Antartide, ENEA utilizza il supercalcolo per il censimento dei pinguini

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L’intelligenza artificiale verrà utilizzata per la prima volta in Antartide come strumento per contare e classificare i pinguini di Adelia che vivono nei pressi della Stazione italiana Mario Zucchelli. Lo prevede una metodologia messa a punto da ENEA che mette insieme droni, intelligenza artificiale (IA) e la potenza del supercomputer CRESCO dell’ENEA stessa.
“La precisione della conta è risultata pari al 97% per i pinguini adulti e 89% per i pulcini, valori ottimali in quanto molto attendibili”, spiega Riccardo Scipinotti, ricercatore ENEA attualmente capo spedizione presso la base italo-francese di Concordia sul plateau antartico, a oltre 3 mila metri di quota e a 1.200 chilometri dalla costa.

Questi risultati sono stati ottenuti analizzando le ortofoto acquisite nelle due pinguinaie più vicine alla base Zucchelli (Edmonson Point e Adelie Cove), che contano rispettivamente circa 4 mila e 10 mila esemplari. Per consentire ai ricercatori di effettuare una stima dell’efficacia riproduttiva della colonia – uno degli indicatori della salute degli animali e dei cambiamenti climatici – il conteggio è ripetuto in due periodi precisi dell’estate australe, metà novembre, periodo di cova, e metà gennaio quando i pulcini sono liberi di muoversi nella pinguinaia.
“Nello specifico, il conteggio è stato ottenuto attraverso speciali droni le cui caratteristiche tecniche li rendono adatti per volare alle basse temperature antartiche e sorvolare vaste aree remote. Per riprendere alcune colonie, senza disturbare gli animali, è stato necessario superare i 50m di quota”, spiega Scipinotti.

Le immagini scattate vengono in prima battuta elaborate dal cluster di supercalcolo CRESCO, attivo dal 2017 presso la stazione Zucchelli, che restituisce una ortofoto georeferenziata ad alta risoluzione (circa 1cm/px) della pinguinaia direttamente in campo.
L’ottima risoluzione dell’immagine è infatti sufficiente a identificare sia i pinguini adulti, grandi circa 60cm, sia i pulcini, che a circa 2 mesi di vita raggiungono appena l’altezza di 30cm.
L’ortofoto elaborata viene successivamente processata da una rete neurale appositamente addestrata per riconoscere i pinguini presenti nell’immagine, distinguendoli tra adulti e pulcini. “Per l’addestramento della rete neurale è stato usato il supercalcolatore CRESCO di ENEA, installato presso il centro ENEA di Portici, a cui sono state fornite circa 400 immagini con più di 3 mila pinguini, ripresi sempre attraverso drone in diverse condizioni di esposizione e posizione nel corso delle ultime otto spedizioni di ricerca”, spiega Samuele Pierattini, della Divisione ENEA per lo Sviluppo di Sistemi per l’informatica e l’ICT.

“Rispetto al conteggio effettuato manualmente a campione da personale in campo, questa metodologia risulta più veloce e permette di monitorare aree remote difficilmente accessibili all’uomo, riducendo anche il disturbo per le specie animali”, precisa Scipinotti.
Il passo successivo sarà quello di affinare l’addestramento della rete con i dati acquisiti durante le spedizioni in modo da aumentare l’affidabilità della rete stessa e di specializzarla per rilevare e discriminare anche i pinguini Imperatore, altra specie che colonizza nei pressi della Stazione Mario Zucchelli.

Inoltre, le nuove tecnologie in ambito della AI saranno impiegate per realizzare una rete neurale ‘leggerà dal punto di vista computazionale che possa essere installata all’interno dell’elettronica del drone e fornire, in tempo reale, il conteggio dei pinguini rilevati. “In questo modo, non sarebbe più necessario esportare dall’Antartide dati grezzi da elaborare nei laboratori, ma arriverebbe un’informazione già completa per effettuare valutazioni oggettive e studi sullo stato numerico della popolazione dei pinguini”, conclude Pierattini.
Attualmente è in corso la 40a spedizione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) e gestito dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) per il coordinamento scientifico, da ENEA per la pianificazione e l’organizzazione logistica delle attività presso le basi antartiche e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) per la gestione tecnica e scientifica della nave rompighiaccio Laura Bassi.

– foto ufficio stampa ENEA –

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Louis Kim è il nuovo presidente di Samsung Electronics Italia

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Samsung Electronics annuncia la nomina di Louis Kim a nuovo Presidente della sua filiale italiana. A lui riporteranno i responsabili di tutte le diverse aree di business: Nicolò Bellorini, Vice President Head of Business Mobile eXperience, Bruno Marnati, Vice President Head of Audio Video, Daniele Grassi, Vice President Head of Home Appliances Davide Corte, Head of IT e Dario Guido, Vice President of Health & Medical Equipment Division. In qualità di Presidente di Samsung Electronics Italia, Louis Kim avrà altresì la responsabilità di tutte le funzioni aziendali a supporto del business, compreso la divisione Corporate Marketing guidata da Emanuele De Longhi, la divisione e-commerce, diretta da Daniela Denise Demarco, e le funzioni di staff. Principale obiettivo del Presidente e del team italiano è quello di consolidare ulteriormente le divisioni aziendali attraverso un approccio integrato, valorizzando al massimo le sinergie tra le diverse categorie di prodotto.

“Sono profondamente onorato ed entusiasta di intraprendere questo nuovo percorso alla guida di Samsung Electronics Italia. L’Italia rappresenta per Samsung uno dei mercati più rilevanti e strategici sia a livello europeo che globale. La mia priorità sarà quella di continuare a rafforzare il rapporto di fiducia con i nostri utenti, clienti, partner ed istituzioni, in modo da posizionare il nostro brand fra i più amati in Italia, come un partner affidabile che offre soluzioni tecnologiche innovative in grado di migliorare la vita delle persone e contribuire allo sviluppo di un futuro più connesso, sostenibile e inclusivo”, ha commentato Louis Kim in occasione della sua nomina.

Louis Kim, classe 1971, vanta un’esperienza quasi trentennale in Samsung Electronics. Approdato in azienda nel 1996, nel corso degli anni ha ricoperto diversi incarichi di crescente responsabilità: il suo primo ruolo è stato nell’area International Business Development presso l’headquarter coreano a Suwon. Successivamente ha lavorato in qualità di Corporate Marketing Manager nella filiale canadese di Samsung e avuto varie esperienze nel Sales Marketing in Corea con una parentesi anche in Samsung Electronics France. Il suo ultimo incarico, prima di arrivare al vertice della sede italiana di Samsung, è stato quello di Presidente di Samsung Electronics Australia. Con una lunga carriera nel settore retail, Louis Kim è esperto in Consumer Electronics, Business Development e Marketing.
Laureato in Bachelor of Arts (B.A.) presso la Korea University di Seul, ha poi conseguito un MBA presso la McGill University in Canada.

– Foto ufficio stampa Samsung Electronics Italia –

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Nasce un modello italiano per il contrasto alle frodi telefoniche

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Il fenomeno del telemarketing selvaggio e delle truffe telefoniche basate sulla falsificazione dell’identità del chiamante, oltre ad indebolire la fiducia dei consumatori nell’utilizzo delle comunicazioni a voce e nelle reti telefoniche, costituisce una grave minaccia per il settore dei BPO e Contact Center.
Sull’esempio della Francia dove, con un tasso di spam del 42,7% e tra i Paesi europei più colpiti dalle chiamate indesiderate e fraudolente, le autorità francesi hanno deciso di intraprendere un percorso di contromisure basato sull’adozione del protocollo STIR/SHAKEN, anche in Italia le associazioni di categoria hanno proposto di adottare come modello per il contesto italiano, un’evoluzione della soluzione francese, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il controllo sulle chiamate contraffatte attraverso l’integrazione di funzionalità avanzate basate sull’utilizzo di database condivisi e tecnologie avanzate.

Considerato che la pratica del CLI Spoofing, ossia la falsificazione dell’identificativo del chiamante, rappresenta una minaccia crescente per la sicurezza delle comunicazioni telefoniche, coinvolgendo milioni di chiamate fraudolente ogni giorno in tutto il mondo e causando gravi conseguenze economiche, reputazionali e operative per consumatori, imprese e operatori telefonici, AssoCall, AssoContact e Asseprim, le principali associazioni nazionali per i Business Process Outsourcers (BPO) e i Contact Center aderenti a Confcommercio Imprese per l’Italia, hanno promosso un’iniziativa che punta a creare una stretta cooperazione tra associazioni di categoria, autorità regolatorie, fornitori di tecnologia e operatori telefonici per un approccio sistemico e condiviso.

Questa iniziativa nasce a sostegno dell’attesa delibera AGCOM n. 457/24/CONS del 13 ottobre 2024, che ha avviato una consultazione pubblica su un Regolamento che prevede l’obbligo per gli operatori telefonici di adottare sistemi di blocco per chiamate provenienti dall’estero con CLI irregolare o non verificabile.
Per questa ragione a Roma, presso la sede nazionale della Confcommercio Imprese per l’Italia, è stato siglato un Protocollo per la “Prevenzione e il Contrasto contro le Chiamate Contraffatte dell’Identificativo Chiamante (CLI Spoofing)”, a cui hanno aderito anche associazioni di tutela dei consumatori Codacons, Assoutenti,A.E.C.I – (Associazione Europea Consumatori Indipendenti), Movimento Difesa del Cittadino; Konsumer Italia, OIC (Osservatorio Imprese e Consumatori), l’associazione di categoria dei reseller e trader del settore energetico ARTE, Innova Semplice e Italtel, azienda italiana leader nel settore ICT ed esperta in soluzioni avanzate di autenticazione e sicurezza delle reti.

Obiettivo del Protocollo di Intesa è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e, in particolare, ottenere la concreta collaborazione da parte degli operatori di telecomunicazione su una regolamentazione che risulta urgente adottare in Italia, per rendere più sicure le connessioni telefoniche e proteggerle dai cyber attacchi. Il documento traccia un modello che risulta essere coerente con quanto stabilito dalla stessa delibera AGCOM, invitando tutti i portatori di interessi a far pervenire i propri contributi per arricchire e migliorare la consultazione.

Alla presentazione del protocollo sono intervenuti: Leonardo Papagni, presidente AssoCall; Giulia Rinaldi, presidente Codacons Lazio; Gabriele Melluso, presidente Assoutenti; Marco Ferraresi,presidente ARTE; Umberto Bellini, presidente Asseprim; Lelio Borgherese, presidente AssoContact; Andrea Conte, ceo Innova Semplice; Ivan Marinelli, presidente A.E.C.I.
Le associazioni di categoria, da sempre attente a garantire da un lato il pieno rispetto della legalità nell’interesse dei diritti dei consumatori, e dall’altro a tutelare le aziende che operano in totale trasparenza, e che in Italia impiegano migliaia di addetti e contribuiscono ad una importante parte del PIL, hanno deciso di unirsi per fermare le truffe telefoniche.

‘Secondo alcuni dati nel 2023 in Italia il 15% delle truffe in ambito digital banking è avvenuto attraverso la tecnica dello spoofing – ha affermato Gianluca Di Ascenzo, presidente Codacons e di OIC – E’ importante, quindi, collaborare con le istituzioni, le Autorità e gli stakeholders di settore per mettere in campo le soluzioni tecnologiche utili a cercare di contrastare questo fenomeno sempre più dilagantè. “E’ la prima volta che le associazioni per la tutela dei consumatori e i rappresentanti dei Call Center si trovano a fianco per condividere una battaglia di civiltà sulla scia delle linee tracciate dall’autorità contro la pratica criminosa dello spoofing. – spiega Leonardo Papagni, presidente AssoCall-Confcommercio – Facciamo appello anche agli operatori telefonici, oggi assenti dal nostro tavolo, affinchè prendano posizione e adottino presto le attese misure anti-spoofing.Infine auspico che possano aderire presto al Protocollo anche le banche e le grandi utilities”.

Si stima che oggi su 10 chiamate di ricevute, ben 8 sono illegittime: dunque con misure anti-spoofing gli utenti riceverebbero l’80% di chiamate in meno ma, soprattutto, quelle ricevute sarebbero chiamate desiderate: effettuate da aziende che hanno ricevuto l’espresso consenso e secondo tutte le garanzie di Legge. In questo modo funzionerebbe, secondo il parere di AssoCall, anche il Registro delle Opposizioni.
“La decisione di Assoutenti di aderire a questo protocollo nasce dalla necessità di tutelare in maniera concreta i diritti dei consumatori, sempre più esposti al teleselling selvaggio e alle chiamate fraudolente.
Il fenomeno del CLI Spoofing rappresenta una violazione inaccettabile della privacy dei cittadini e mina alle fondamenta la fiducia nei mezzi di comunicazione telefonica. – ha osservato Gabriele Melluso, presidente Assoutenti – I consumatori non possono più essere ostaggio di un sistema che li espone quotidianamente a chiamate invasive e ingannevoli, spesso finalizzate a truffe o pressioni commerciali sleali. Per questa ragione, come Assoutenti, consideriamo imprescindibile l’introduzione di strumenti innovativi, capaci di verificare l’autenticità delle chiamate al fine di bloccare in tempo reale i tentativi di frode”.

“Il dilagare del fenomeno del CLi spoofing sta generando ripercussioni divenute oramai insostenibili per milioni di cittadini italiani. La nostra associazione rappresenta oltre 2 milioni e cinquecentomila utenti, per questo riteniamo doveroso sottoscrivere un protocollo d’intesa che mira a combattere una pratica fortemente fraudolenta, che è già costata, a livello globale, perdite stimate in quasi 40 miliardi di dollari l’anno. – ha dichiarato Marco Ferraresi, presidente ARTE – Da sempre ARTE è schierata sul fronte della difesa dei consumatori e della lotta contro ogni iniquità o comportamento vessatorio. Perseverare con ogni possibile contributo utile a ripristinare condizioni di legalità nella libera scelta di prodotti e servizi, rispondendo con fermezza al contrasto di questi fenomeni, responsabilizzando gli operatori telefonici e continuando a fornire strumenti utili di denuncia”.
Individuata la soluzione tecnologica che frenerebbe drasticamente il telemarketing illegale, le truffe bancarie e altre violazioni telefoniche, l’auspicio dei soggetti intervenuti è che gli operatori di telecomunicazione si adoperino per implementare quanto indicato dalla delibera dell’ AGCOM: concentrarsi sul contrasto allo spoofing, che risolverebbe le attuali criticità del telemarketing e, una volta bloccate le chiamate con numero falso, valutare con serenità se siano realmente necessari ulteriori tutele o se il sistema italiano di tutela del consumatore – che è uno dei più regolati d’Europa per quanto riguarda il telemarketing – finalmente in grado di funzionare, sia già idoneo a consentire alle aziende del settore di lavorare seriamente e al consumatore di evitare le chiamate che non desideri ricevere.
– foto ufficio stampa Assocall-Confcommercio –

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