Tecnologia
Attenzione alla truffa SMS delle Poste Italiane: come riconoscerla e difendersi
Negli ultimi giorni, è tornata a circolare una truffa che sfrutta il nome di Poste Italiane per ingannare gli utenti. Si tratta di un attacco smishing, una variante del phishing che avviene tramite SMS, in cui il messaggio ricevuto sembra provenire da Poste Italiane, avvisando di un pacco in consegna con un indirizzo errato. Questo invito all’aggiornamento dell’indirizzo di consegna nasconde in realtà un tentativo di sottrarre dati personali e bancari.
Il messaggio include un link che porta a un sito falso simile a quello ufficiale di Poste Italiane, con un URL sospetto che contiene “businenpost-it”. Una volta sulla pagina, l’utente viene spinto a inserire i propri dati personali, come nome, indirizzo e numero di telefono. Ma è nell’ultimo passaggio che la truffa si fa ancora più pericolosa, richiedendo il pagamento di una somma irrisoria (0,27 euro) come “costo di consegna”. Questo piccolo pagamento potrebbe sembrare innocuo, ma consente ai truffatori di accedere ai dati della carta di credito e addebitare somme ben più alte.
Se ricevi un SMS sospetto, verifica attentamente il numero del mittente e l’URL a cui porta il link. In caso di dubbi, contatta direttamente Poste Italiane attraverso il numero verde 800.003.322. Se riconosci la truffa, segnala immediatamente l’incidente a [email protected].
Tecnologia
Intesa Sanpaolo rimuove file misteriosi dall’app, ma uno resta un enigma
Un’analisi recente sull’app di Intesa Sanpaolo ha rivelato la presenza di file sospetti, tra cui un “rutto.mp3” che emetteva, come suggerisce il nome, un suono di rutto. Sebbene questo file non influisse sul funzionamento dell’app, la sua presenza ha suscitato perplessità. Inoltre, è stato trovato un file di testo che, una volta decodificato, mostrava il volto di una modella. Entrambi i file sono stati rimossi con un aggiornamento dell’app, ma un terzo file misterioso, dal peso di 406,8 KB, è stato anche oscurato. Alcuni esperti suggeriscono che potrebbe trattarsi di un bollettino MAV contenente dati sensibili di clienti, ma l’origine e la funzione di questo file rimangono sconosciuti.
Tecnologia
Instagram blocca gli screenshot dei contenuti temporanei: Nuove funzioni per la privacy degli utenti
Instagram ha recentemente introdotto una nuova funzione che blocca la possibilità di fare screenshot o registrare i contenuti inviati tramite la modalità “Visualizza una volta”. Con il nuovo aggiornamento, chi cercherà di catturare un’immagine o video inviati in questo formato si troverà davanti uno schermo nero, insieme a un messaggio che avvisa l’utente: “Non puoi fare uno screenshot o registrare questo contenuto”. Inoltre, la piattaforma notificherà al mittente se qualcuno tenta di fare uno screenshot, aumentando così la protezione della privacy.
L’obiettivo di questa novità, come spiegato da Meta, è quello di proteggere i contenuti sensibili che vengono spesso condivisi tramite i messaggi diretti (DM) di Instagram. I messaggi temporanei, infatti, sono utilizzati per inviare contenuti che gli utenti non vogliono che vengano salvati o condivisi senza il loro consenso.
Non solo il blocco degli screenshot: Instagram sta anche introducendo altre novità per tutelare la sicurezza e la privacy degli utenti. Una delle nuove funzioni consentirà di programmare l’invio di messaggi di testo, mentre un’altra si concentrerà sulla protezione contro i tentativi di “sextortion”, con avvisi di sicurezza che informeranno gli adolescenti quando stanno interagendo con utenti fuori dal loro paese. Inoltre, le immagini segnalate per nudità saranno sfocate di default per gli utenti sotto i 18 anni.
Queste nuove funzioni arrivano dopo l’introduzione di opzioni di controllo parentale per proteggere i minorenni sulla piattaforma. Meta ha dichiarato che sta cercando di migliorare l’esperienza degli adolescenti su Instagram, dando più strumenti ai genitori per monitorare l’attività dei figli online. Le misure sono state adottate in risposta alle crescenti preoccupazioni per la salute mentale degli adolescenti e alle critiche che accusano le aziende tecnologiche di non fare abbastanza per proteggere la sicurezza e il benessere degli utenti più giovani.
Con queste novità, Instagram sta cercando di affrontare i rischi legati alla privacy e alla sicurezza, pur continuando a migliorare l’esperienza degli utenti sulla piattaforma.
Tecnologia
Antartide, ENEA utilizza il supercalcolo per il censimento dei pinguini
L’intelligenza artificiale verrà utilizzata per la prima volta in Antartide come strumento per contare e classificare i pinguini di Adelia che vivono nei pressi della Stazione italiana Mario Zucchelli. Lo prevede una metodologia messa a punto da ENEA che mette insieme droni, intelligenza artificiale (IA) e la potenza del supercomputer CRESCO dell’ENEA stessa.
“La precisione della conta è risultata pari al 97% per i pinguini adulti e 89% per i pulcini, valori ottimali in quanto molto attendibili”, spiega Riccardo Scipinotti, ricercatore ENEA attualmente capo spedizione presso la base italo-francese di Concordia sul plateau antartico, a oltre 3 mila metri di quota e a 1.200 chilometri dalla costa.
Questi risultati sono stati ottenuti analizzando le ortofoto acquisite nelle due pinguinaie più vicine alla base Zucchelli (Edmonson Point e Adelie Cove), che contano rispettivamente circa 4 mila e 10 mila esemplari. Per consentire ai ricercatori di effettuare una stima dell’efficacia riproduttiva della colonia – uno degli indicatori della salute degli animali e dei cambiamenti climatici – il conteggio è ripetuto in due periodi precisi dell’estate australe, metà novembre, periodo di cova, e metà gennaio quando i pulcini sono liberi di muoversi nella pinguinaia.
“Nello specifico, il conteggio è stato ottenuto attraverso speciali droni le cui caratteristiche tecniche li rendono adatti per volare alle basse temperature antartiche e sorvolare vaste aree remote. Per riprendere alcune colonie, senza disturbare gli animali, è stato necessario superare i 50m di quota”, spiega Scipinotti.
Le immagini scattate vengono in prima battuta elaborate dal cluster di supercalcolo CRESCO, attivo dal 2017 presso la stazione Zucchelli, che restituisce una ortofoto georeferenziata ad alta risoluzione (circa 1cm/px) della pinguinaia direttamente in campo.
L’ottima risoluzione dell’immagine è infatti sufficiente a identificare sia i pinguini adulti, grandi circa 60cm, sia i pulcini, che a circa 2 mesi di vita raggiungono appena l’altezza di 30cm.
L’ortofoto elaborata viene successivamente processata da una rete neurale appositamente addestrata per riconoscere i pinguini presenti nell’immagine, distinguendoli tra adulti e pulcini. “Per l’addestramento della rete neurale è stato usato il supercalcolatore CRESCO di ENEA, installato presso il centro ENEA di Portici, a cui sono state fornite circa 400 immagini con più di 3 mila pinguini, ripresi sempre attraverso drone in diverse condizioni di esposizione e posizione nel corso delle ultime otto spedizioni di ricerca”, spiega Samuele Pierattini, della Divisione ENEA per lo Sviluppo di Sistemi per l’informatica e l’ICT.
“Rispetto al conteggio effettuato manualmente a campione da personale in campo, questa metodologia risulta più veloce e permette di monitorare aree remote difficilmente accessibili all’uomo, riducendo anche il disturbo per le specie animali”, precisa Scipinotti.
Il passo successivo sarà quello di affinare l’addestramento della rete con i dati acquisiti durante le spedizioni in modo da aumentare l’affidabilità della rete stessa e di specializzarla per rilevare e discriminare anche i pinguini Imperatore, altra specie che colonizza nei pressi della Stazione Mario Zucchelli.
Inoltre, le nuove tecnologie in ambito della AI saranno impiegate per realizzare una rete neurale ‘leggerà dal punto di vista computazionale che possa essere installata all’interno dell’elettronica del drone e fornire, in tempo reale, il conteggio dei pinguini rilevati. “In questo modo, non sarebbe più necessario esportare dall’Antartide dati grezzi da elaborare nei laboratori, ma arriverebbe un’informazione già completa per effettuare valutazioni oggettive e studi sullo stato numerico della popolazione dei pinguini”, conclude Pierattini.
Attualmente è in corso la 40a spedizione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) e gestito dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) per il coordinamento scientifico, da ENEA per la pianificazione e l’organizzazione logistica delle attività presso le basi antartiche e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) per la gestione tecnica e scientifica della nave rompighiaccio Laura Bassi.
– foto ufficio stampa ENEA –
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