Politica
Stellantis nella bufera dopo le dimissioni di Tavares: Elkann convocato in Parlamento
La crisi si abbatte su Stellantis dopo le dimissioni dell’amministratore delegato Carlos Tavares, provocando un terremoto nel settore automobilistico. Il Parlamento italiano ha convocato John Elkann, presidente del gruppo, per riferire sulla situazione e affrontare le preoccupazioni legate al futuro del colosso e ai livelli occupazionali.
Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha espresso parole dure contro Elkann: “Sono offeso dalla sua gestione e quanto sta accadendo è disgustoso”. La polemica riflette il malcontento per le difficoltà che il gruppo sta affrontando, con il rischio di ripercussioni sul vasto indotto dell’automotive, fondamentale per l’economia italiana.
La premier Giorgia Meloni, cercando di placare le tensioni, ha dichiarato: “Stiamo facendo del nostro meglio per difendere i livelli occupazionali e l’indotto. Abbiamo un altro tavolo convocato a metà dicembre, speriamo sia risolutivo”. Tuttavia, le incertezze rimangono, e gli operatori del settore temono che il deterioramento della situazione possa aggravarsi.
Nel frattempo, i mercati hanno reagito negativamente alla notizia, con il titolo Stellantis che ha registrato una pesante perdita del 6,3% in Borsa. La flessione riflette le preoccupazioni degli investitori sul futuro strategico del gruppo e sull’eventuale impatto delle dimissioni di Tavares sul piano industriale.
La vicenda mette in evidenza la necessità di interventi urgenti per salvaguardare l’occupazione e stabilizzare il gruppo, che rappresenta un pilastro del settore automobilistico globale. I prossimi giorni saranno cruciali per comprendere le direzioni che Stellantis prenderà sotto una nuova leadership.