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Si aggrava la crisi in Medio Oriente, Meloni convoca riunione del G7

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“Alla luce dell’aggravarsi della crisi in Medio Oriente, ho ieri convocato d’urgenza un vertice a Palazzo Chigi per discutere la situazione e valutare le misure necessarie. Alla riunione hanno partecipato il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani in collegamento da remoto, il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Sottosegretario Alfredo Mantovano, autorità delegata per i servizi di sicurezza, i vertici dei servizi segreti, il Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio e, in collegamento, l’Ambasciatore d’Italia in Israele, Luca Ferrari.

Nel condannare l’attacco iraniano a Israele, abbiamo condiviso la profonda preoccupazione per gli sviluppi in corso e lanciato un appello alla responsabilità di tutti gli attori regionali, chiedendo di evitare ulteriori escalation”. A dirlo, secondo quanto si apprende, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in apertura del Consiglio dei ministri.
“L’Italia continuerà a impegnarsi per una soluzione diplomatica, anche in qualità di presidente di turno del G7. Ho convocato per questo pomeriggio una riunione a livello dei leader – ha aggiunto -. L’obiettivo è la stabilizzazione del confine israelo-libanese attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701. In questo quadro, l’Italia ha invitato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a prendere in considerazione un rafforzamento del mandato della missione Unifil al fine di assicurare la sicurezza del confine tra Israele e Libano in attuazione delle vigenti risoluzioni dell’ONU”.

Secondo Meloni “è altrettanto urgente giungere a un accordo per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi in linea con la risoluzione 2735. Nella riunione di ieri abbiamo anche discusso della messa in sicurezza dei cittadini italiani e dei militari del contingente UNIFIL. Il tavolo di Governo è stato convocato in forma permanente per monitorare costantemente l’evolversi della situazione e adottare tempestivamente le misure necessarie”.

– foto: Agenzia Fotogramma –

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Open Arms, Salvini “Paura zero, è un processo politico”

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“Sono a Palermo, dove domani ci sarà l’ultima udienza del processo che mi vede imputato per sequestro di persona. Hanno chiesto sei anni di carcere, cinque più uno, e un risarcimento di un milione di euro ai clandestini. Paura? Zero”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in una diretta sui social.
“Non ho paura perchè ritengo di aver fatto il mio lavoro, facevo il ministro, ho difeso i confini e salvato vite. Questo è un processo politico portato avanti dalla sinistra in Parlamento e da una parte di magistratura di sinistra”, ha aggiunto.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Meloni sente Netanyahu, inaccettabili gli attacchi a Unifil

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Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Meloni ha ribadito l’inaccettabilità che Unifil sia stata attaccata dalle forze armate israeliane, ricordando come la missione agisce su mandato del Consiglio di Sicurezza per contribuire alla stabilità regionale. Ha sottolineato l’assoluta necessità che la sicurezza del personale di Unifil sia sempre garantita. Il presidente ha rinnovato l’impegno dell’Italia in questo senso, dicendosi convinta che attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701 si possa contribuire alla stabilizzazione del confine israelo-libanese e garantire il ritorno a casa di tutti gli sfollati. Nel corso della conversazione, il presidente del Consiglio ha sottolineato l’urgenza di lavorare a una de-escalation su base regionale, rinnovando la piena disponibilità dell’Italia, anche in qualità di Presidenza di turno del G7, a lavorare in questa direzione.

-Foto: Palazzo Chigi-

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Meloni “Mia coalizione più solida di quando abbiamo iniziato”

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“Se non avessimo speso 120 miliardi per il Superbonus avremmo molti più soldi da mettere su stipendi, sanità, famiglie, pensioni: tuttavia abbiamo dato segnali importanti, in particolare sulla sanità su cui puntiamo ad aumentare ulteriormente le risorse”. Lo sottolinea la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Tg5. “Aumentare le tasse è una cosa di sinistra, non a caso chiedono la patrimoniale – aggiunge Meloni, – La mia coalizione è più solida di quando abbiamo cominciato due anni fa: la compattezza di un governo si vede sempre dalla velocità con cui lavora e dal consenso di cui gode”.

La Premier, quindi, sul presunto dossieraggio aggiunge: “mi sono data una spiegazione, spero me ne dia una pure la magistratura: ci sono funzionari pubblici e privati che prendono illegalmente informazioni e le vendono sul mercato, aspettiamo di capire a chi le vendano ma presumibilmente ci sono dietro interessi”, sottolineando come “Non sono solo politici spiati, ma migliaia di persone. La mia vita è stata passata allo scanner e non si è trovato niente: se sono così dossierata è perché in questo paese ci sono gruppi di pressione che non accettano di avere al governo qualcuno che non può essere ricattato e provano a toglierselo di torno con altri strumenti“.

foto: Agenzia Fotogramma

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