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Politica | Caso Boccia, Ministro Sangiuliano presenta le dimissioni alla Premier “respinte”
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha affrontato pubblicamente il caso che coinvolge Maria Rosaria Boccia, rilasciando dichiarazioni significative durante un’intervista al Tg1. Sangiuliano ha confermato di aver presentato le sue dimissioni al premier, ma ha rivelato che queste sono state respinte. In merito alle accuse di conflitto di interessi e di utilizzo improprio di fondi pubblici, il ministro ha categoricamente negato ogni coinvolgimento finanziario, mostrando documentazione a supporto delle sue affermazioni e assicurando che “mai un euro dal ministero è andato” all’imprenditrice.
Sangiuliano ha spiegato che il rapporto con Maria Rosaria Boccia, inizialmente professionale e poi evolutosi in una relazione personale e affettiva, aveva portato alla proposta di nominarla consigliere a titolo gratuito. Tuttavia, dopo aver consultato il capo di gabinetto e amici legali, il ministro ha deciso di interrompere il processo di nomina per evitare possibili conflitti di interesse. La nomina non è stata formalizzata né approvata ufficialmente, e Sangiuliano ha sottolineato che non esiste alcun contratto firmato o protocollo completato riguardante la nomina.
Durante l’intervista, il ministro ha espresso il suo dispiacere e ha chiesto scusa, visibilmente commosso, a sua moglie, al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai suoi collaboratori per l’imbarazzo causato dalla situazione.
La vicenda ha suscitato reazioni politiche forti, con il Partito Democratico che ha accusato Sangiuliano di autoassoluzione in diretta e ha chiesto un intervento del ministro in Parlamento per chiarire ulteriormente i dettagli del caso. Irene Manzi, capogruppo democratica nella commissione cultura della Camera, ha criticato duramente l’uso del Tg1 per fini personali e ha sollecitato maggiore trasparenza riguardo a questa controversa situazione.