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Nuova fumata nera del Parlamento per l’elezione dei giudici della Consulta

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Il Parlamento ha registrato la decima fumata nera nella seduta comune per l’elezione dei giudici della Corte Costituzionale. Anche la votazione per l’elezione di altri tre giudici, prevista per la prima volta nella stessa seduta, ha visto un esito negativo, con nessuno dei candidati che ha raggiunto il quorum richiesto. La maggior parte delle schede è risultata bianca, con due voti dispersi.

Durante la seduta, i quorum per l’elezione dei giudici erano differenti: per il primo giudice, che dovrebbe sostituire Silvana Sciarra, il quorum richiesto era di tre quinti, mentre per gli altri tre, in scadenza a fine dicembre (il presidente Augusto Antonio Barbera, Franco Modugno e Giulio Prosperetti), il quorum era di due terzi. Sono state allestite due urne separate per le votazioni, una con schede gialle e una con schede azzurre.

Nonostante i tentativi di trovare un accordo tra i partiti, che prevede probabilmente la nomina di due giudici in quota centrodestra, uno in quota opposizione e un tecnico, il Parlamento non è riuscito a raggiungere un’intesa. Si stanno anche valutando le tempistiche per il possibile via libera, con l’ipotesi di spostare il voto a un altro scrutinio per riallineare i quorum per tutti i giudici della Consulta.

Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha annunciato che la convocazione del Parlamento in seduta comune per l’elezione dei giudici continuerà ogni settimana finché non si raggiunga un accordo.

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