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Politica

Nancy Pelosi critica Joe Biden per il ritardo nel ritiro dalla corsa alla Casa Bianca

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Nancy Pelosi, ex speaker della Camera e figura di spicco del Partito Democratico, ha espresso dure critiche nei confronti del presidente Joe Biden per non essersi ritirato prima dalla corsa alla Casa Bianca, una decisione che, secondo lei, ha impedito a un altro candidato di emergere come competitivo. Intervistata nel podcast del New York Times “The Interview” da Lulu Garcia-Navarro, Pelosi ha dichiarato che se Biden avesse preso questa decisione con anticipo, ci sarebbe stata l’opportunità per altre primarie democratiche.

Secondo l’ex presidente della Camera, il tardivo ritiro di Biden, avvenuto il 21 luglio, ha avuto un impatto significativo sull’esito della competizione per la Casa Bianca, contribuendo a favorire la vittoria di Donald Trump. Pelosi ha aggiunto che se Biden fosse uscito prima, la vicepresidente Kamala Harris avrebbe avuto il tempo di confrontarsi con altri candidati e di vincere le primarie, rafforzando così la sua posizione come candidata presidenziale.

Pelosi ha anche sottolineato che, sebbene avesse molta fiducia nelle capacità di Harris, la mancanza di un processo di primarie ha reso la corsa più difficile per la vicepresidente. La decisione di Biden di supportare immediatamente Harris ha impedito che si svolgessero le primarie, lasciando poco spazio ad altre opzioni. In sostanza, Pelosi ha ribadito che la tempistica del ritiro di Biden ha avuto un peso importante, e che se fosse avvenuto prima, la situazione politica sarebbe stata probabilmente diversa.

Questo sfogo di Pelosi aggiunge ulteriore tensione alle dinamiche interne del Partito Democratico, che continua a fare i conti con le sue scelte strategiche in vista delle prossime elezioni.

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Schlein “Lavoriamo perchè il Governo duri il meno possibile”

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ADN24

“Il 2024 è stato un lungo anno elettorale e noi siamo soddisfatti perchè si sta vedendo che un’alternativa alla destra c’è. Nelle Regioni in cui si è votato siamo partiti 6 a 1 per loro e ora siamo 4 a 3. Meloni, stiamo arrivando”.
Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, in un’intervista al Corriere della Sera. Secondo la leader dem il successo alle ultime regionali è da scrivere a due fattori: ” l’unità e l’umiltà. L’unità non solo della coalizione, ma anche del Pd. questi elementi hanno pesato molto sul voto”. Quanto all’astensionismo osserva che “sarà un lavoro lungo: non si contrasta una tendenza strutturale che è europea in pochi mesi, ma il Pd è assolutamente determinato ad affrontare questa ferita alla democrazia”. A chi obietta però che l’alleanza scricchiola, tra veti incrociati e obiettivi, Schlein dice che “la prima questione che affronteremo insieme è la manovra su cui il governo continua a fare distrazione di massa”.

Tra le altre iniziative unitarie indica la “sanità pubblica, il congedo paritario per entrambi i genitori, sul terreno delle politiche industriali, le opposizioni tutte insieme hanno chiesto al governo di rinunciare al taglio di 4,6 miliardi al settore dell’automotive, il salario minimo e la ricostruzione per aiutare le imprese e gli agricoltori”. Sulle prospettive per la durata del governo, la segretaria del Pd chiosa: “Lavoriamo perchè duri il meno possibile visto che stanno facendo male. Hanno fatto tre manovre senza visione, senza investimenti e quest’ultima, in particolare, è recessiva. La coperta è corta e bisogna usare bene le risorse. Questo governo, però, sta imboccando la strada opposta e le sta usando male. Questa è una manovra senza prospettive per l’Italia. Quindi, noi lavoriamo per arrivare a elezioni prima della scadenza perchè, visti i danni di questi due anni, non vogliamo vederne altri per i prossimi tre”-

-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Politica

Migranti, per 45% italiani la magistratura agisce contro il Governo

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Ci sono temi che, da sempre, animano lo scenario politico italiano. Tra questi sicuramente la giustizia e l’immigrazione. Nelle ultime settimane, questi due argomenti si sono intrecciati a seguito di alcune sentenze di tribunali italiani che hanno sospeso i trasferimenti di diversi migranti nel centro albanese di Gjader. Una decisione che non è stata condivisa dalla maggioranza della popolazione italiana. Inoltre, quasi 1 cittadino su 2 (il 45,5%) ritiene che queste decisioni della Magistratura siano attuate volontariamente per agire contro il Governo in carica e, quindi, con un intento prettamente politico. Sotto questo aspetto, l’elettorato si divide nettamente tra gli elettori dei partiti di maggioranza che ritengono si sia trattato, appunto, di una azione politica e quelli di opposizione che, invece, sono sicuri si sia trattato di una azione giuridica nel rispetto delle leggi. In conclusione, considerando questo scenario e il contesto di questi fatti, poco meno della metà della popolazione italiana ritiene giusto un ricorso in Cassazione da parte del Governo contro queste sentenze che respingono i trasferimenti di alcuni migranti nei centri di trattamento e di permanenza in Albania.

Dati Euromedia Research per Porta a Porta – Realizzato il 12/11/2024 con metodologia CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne

– foto Euromedia Research –

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Politica

Gaetano Manfredi eletto all’unanimità presidente dell’Anci

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Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi è stato eletto all’unanimità presidente dell’Anci, nel corso dell’assemblea nazionale riunita a Torino.
“Le priorità sono mettere al centro della politica italiana i bisogni dei Comuni, rafforzare l’autonomia dei Comuni e dargli dei poteri che siano all’altezza delle sfide che la contemporaneità ci mette davanti, e affrontare quelli che sono aspetti chiave dalla politica della casa e della sicurezza urbana, ai temi ambientali che oggi impattano fortemente sui Comuni, a quelle che sono le esigenze dei cittadini come trasporti migliori, migliori servizi sociali ed educativi – ha spiegato Manfredi dopo la sua elezione -. Sono sfide molto grandi che impattano sui bisogni quotidiani delle persone e penso, a nome di tutta l’associazione, che solo attraverso un nuovo protagonismo dei Comuni si potrà veramente rilanciare il Paese e dare una risposta ai bisogni dei nostri cittadini”, ha aggiunto.
“Alla premier dico che deve vedere nei sindaci degli interlocutori leali, concreti, che vogliono essere interlocutori privilegiati del Governo e noi arriveremo con proposte serie e unitarie, quindi ci aspettiamo, e sono molto fiducioso che questo avvenga, un’interlocuzione diretta forte con la premier e con il Governo – ha sottolineato Manfredi -. Noi rapidamente costruiremo un’agenda dei Comuni con una serie di proposte concrete che sottoporremo alla premier e sono convinto che riusciremo a trovare una strada per realizzarle”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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