Connect with us

Politica

Meloni accelera sulla sostituzione di Fitto: incognite e strategie

Published

on

ADN24

Con l’addio di Raffaele Fitto, destinato a Bruxelles come vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Giorgia Meloni si prepara a sciogliere il nodo della sua successione. La premier punta a chiudere la questione rapidamente, con una decisione che potrebbe mantenere integre le deleghe di Coesione e PNRR, affidandole a un unico ministro.

Possibili scenari

  1. Nomina di un tecnico: Tra i nomi in lizza spiccano:
    • Ermenegilda Siniscalchi, attuale capo di gabinetto di Fitto.
    • Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
  2. Figura politica agli Affari Europei: L’identificazione di un profilo politico per questa posizione rende la ricerca più complessa, con l’esclusione di candidati come Elisabetta Belloni, impegnata in altri incarichi.

Tempi e strategie

Meloni ha discusso le opzioni con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante un recente pranzo, segnalando l’intenzione di non separare le deleghe di Coesione e PNRR. L’ipotesi di assumere un interim temporaneo sembra invece perdere terreno.

Tensioni nella maggioranza

Il clima interno al governo resta teso:

  • Lega e Rai: La Lega insiste sull’aumento dei tetti pubblicitari per la TV pubblica.
  • Forza Italia e cybersicurezza: Il partito di Berlusconi festeggia lo stop alle norme sul cyber nella giustizia.
  • Pnrr e braccialetti elettronici: Nel decreto giustizia approvato dal Consiglio dei Ministri, Meloni ha evidenziato l’importanza del PNRR e varato il potenziamento del controllo tramite braccialetti elettronici.

Verso una decisione

Meloni mira a garantire continuità ed efficienza al dicastero, mantenendo la macchina amministrativa operativa per rispettare gli impegni del PNRR. Nei prossimi giorni è attesa una soluzione definitiva che dia stabilità al governo, assicurando il proseguimento dei progetti chiave per il Paese.

Politica

Tax Credit Cinema: Il Tar accoglie il ricorso, il decreto resta in vigore

Published

on

By

ADN24

Il Tar del Lazio ha accolto la domanda cautelare dei ricorrenti sul decreto Tax Credit Cinema, fissando l’udienza pubblica per il 4 marzo 2025 per la trattazione del merito del ricorso. La decisione cautelativa lascia inalterata l’efficacia del decreto fino alla sentenza finale. In altre parole, il provvedimento non viene sospeso e continuerà a essere operativo nel frattempo.

Il contesto del ricorso

Il ricorso riguarda il Tax Credit Cinema, una misura che ha suscitato polemiche nel settore audiovisivo italiano. Il provvedimento è stato criticato per gli effetti negativi che avrebbe sul settore, creando disuguaglianze tra le piccole produzioni e le grandi major. L’accoglimento della domanda cautelare significa che il Tribunale ha ritenuto necessario mantenere in vigore il decreto per evitare che la sua sospensione possa creare effetti distorsivi e dannosi per il settore cinematografico italiano.

Le reazioni politiche

  • Irene Manzi (PD): La capogruppo democratica in Commissione Cultura della Camera ha commentato che il governo dovrebbe ritirare la riforma del Tax Credit per il cinema, definita un “pasticcio” che sta causando danni gravi all’industria audiovisiva italiana. Secondo Manzi, la riforma ha portato perdite per le produzioni e danneggiato l’occupazione.
  • M5S (Gaetano Amato e Anna Laura Orrico): I deputati del Movimento 5 Stelle hanno accusato il governo di incompetenza, evidenziando come il Tax Credit Cinema rischi di danneggiare gravemente l’industria cinematografica italiana. Hanno chiesto che vengano ritirate le deleghe della Leghista Lucia Borgonzoni e criticato la riforma, ritenuta dannosa e dannosa per migliaia di lavoratori del settore.

Prospettive future

Con l’udienza fissata per il 4 marzo 2025, si prevede che la questione resti aperta per diversi mesi, lasciando il settore in attesa di una risoluzione definitiva sulla legittimità del decreto. Nel frattempo, la polemica politica continua, con le forze di opposizione che premono per un cambiamento del provvedimento, ritenuto dannoso per il settore.

Continue Reading

Politica

Decima fumata nera per l’elezione dei giudici della Corte Costituzionale

Published

on

By

ADN24

Il Parlamento in seduta comune ha registrato un nuovo fallimento nell’elezione di un giudice della Corte Costituzionale, con la decima fumata nera per il successore di Silvana Sciarra, il cui incarico è scaduto oltre un anno fa.

Risultati del voto

  • 306 schede bianche e due voti dispersi.
  • Il quorum richiesto per il primo giudice era dei tre quinti dei votanti, mentre per gli altri tre giudici, alla prima votazione, servivano i due terzi.
  • La votazione è avvenuta con due schede distinte: una gialla per il primo giudice e una azzurra per gli altri tre.

Contesto

Oltre alla sostituzione della giudice Sciarra, il Parlamento deve eleggere tre nuovi membri per rimpiazzare Augusto Antonio Barbera (attuale presidente della Consulta), Franco Modugno e Giulio Prosperetti, i cui incarichi scadranno entro fine dicembre.

Mancanza di accordo politico

La difficoltà nel raggiungere un’intesa deriva dalla necessità di equilibrare le nomine tra:

  • Centrodestra (due giudici).
  • Opposizione (un giudice).
  • Un tecnico, condiviso tra le parti.

Prossimi passi

Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha annunciato che il Parlamento sarà convocato in seduta comune ogni settimana fino a quando non si sbloccherà la situazione.

Una possibile strategia prevede di attendere altre due votazioni per riallineare i quorum richiesti, così da poter votare tutti i giudici su un’unica scheda, semplificando il processo decisionale e favorendo un accordo.

Continue Reading

Politica

Aumento del 2xMille e ritorno del voucher per le scuole paritarie

Published

on

By

ADN24

Il decreto fiscale, approvato al Senato con 100 voti favorevoli e ora atteso alla Camera, introduce importanti novità, tra cui l’aumento del tetto per il finanziamento dei partiti tramite il 2xMille, portando la cifra totale per quest’anno a quasi 30 milioni di euro. Questo aumento si è concretizzato con un ritocco in extremis in commissione Bilancio, dopo precedenti modifiche richieste dal Quirinale.

I contenuti principali del decreto

Il decreto comprende diverse misure, tra cui:

  • Bonus Natale per alcune categorie di lavoratori.
  • Rateizzazione per autonomi e partite IVA.
  • Finanziamenti straordinari per le forze armate.
  • Incentivi per la Transizione 4.0.
  • Incremento del tetto del 2xMille per i partiti.

Voucher per le scuole paritarie

Ricompare nel dibattito parlamentare la proposta del voucher per le scuole paritarie, destinato a famiglie con un ISEE sotto i 40.000 euro. La misura, avanzata sia da Fratelli d’Italia che da Lorenzo Cesa, non figura tra gli emendamenti prioritari ma potrebbe essere oggetto di discussione durante l’esame della legge di bilancio.

Critiche e tensioni politiche

L’approvazione del decreto ha messo in luce le tensioni interne alla maggioranza, soprattutto dopo il voto sul canone Rai. Mentre il governo cerca di minimizzare, l’opposizione attacca:

  • PD: denuncia una maggioranza basata sul “do ut des”.
  • M5S: critica il decreto come privo di soluzioni concrete.
  • IV: prevede instabilità politica per la coalizione di centrodestra.

La prossima settimana, la commissione Bilancio della Camera inizierà l’esame della legge di bilancio, che entrerà nel vivo a dicembre. Tra le priorità in discussione: l’aumento delle pensioni minime, la web tax, e la riforma IRPEF per i ceti medi, con tempi stretti per garantire l’approvazione entro il 31 dicembre.

Continue Reading

Le più Lette

Copyright © 2017 Zox News Theme. Theme by MVP Themes, powered by WordPress.