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Politica

Letizia Moratti: “Sindaco di Milano? Ho già dato”

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Letizia Moratti, attuale europarlamentare di Forza Italia, ha escluso la possibilità di tornare a ricoprire il ruolo di sindaco di Milano, una carica che ha già ricoperto dal 2006 al 2011. Intervistata da Telecity-Netweek, ha dichiarato: “È un impegno che ho già svolto e quindi credo che non si torna là dove in fondo si è già dato.”

Moratti ha poi aggiunto che essere stata sindaco di Milano è stata un’esperienza “bellissima” e che tutte le esperienze che ha avuto nella sua vita sono state positive, inclusa quella come primo cittadino di Milano, che considera anch’essa molto positiva.

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Foti “Caduta del governo sogno che la sinistra coltiva inutilmente”

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Sul canone Rai ci sono divergenze nella maggioranza? “E’ normale che ci siano nei gruppi parlamentari sugli emendamenti. L’importante è vedere come vanno a finire le votazioni sui provvedimenti. Lo abbiamo già visto sul terzo mandato per i governatori”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, in una intervista al “Corriere della Sera”. “Alla fine sul terzo mandato dei governatori la maggioranza ha votato compatta sul provvedimento nonostante le divergenze sugli emendamenti. Ci stiamo fissando su un solo voto – sottolinea -. Sono svariati mesi che votiamo emendamenti, e abbiamo assistito praticamente a tutte votazioni positive”. Ieri però sono volate ‘parole grossè tra la Lega e Forza Italia: “Ci sono cose più importanti delle quali occuparsi che di qualche battuta” e “la caduta di questo governo è un sogno che la sinistra coltiva inutilmente. Parlano i numeri”. “Il governo di Giorgia Meloni è il sesto governo più longevo di questo Paese” e arriverà “ovviamente” alla fine della legislatura ribadisce ancora Foti. Anche sullo Ius scholae spiega che “quando alla Camera c’è stato un voto su questo tema la maggioranza ha votato compatta”. Su questo tema però Tajani ha rimarcato una distanza: “E’ giusto rivendicare legittime opinioni. Ed è normale che queste ci siano. La maggioranza non è mica una caserma”, aggiunge.

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Politica

Un italiano su due apprezza e condivide il nuovo codice della strada

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Nei giorni scorsi il Senato ha approvato in via definitiva la nuova riforma del Codice della Strada con l’introduzione di nuove norme e sanzioni che hanno acceso il dibattito pubblico e politico. Nel complesso, sulla base delle prima informazioni diffuse dai media, 1 italiano su 2 (il 50,4%) dichiara di apprezzare e condividere il nuovo codice della strada. Le nuove multe e sanzioni introdotte con questa riforma sono giudicate giuste per il 40,9% della popolazione, mentre 1 cittadino su 4 le ritiene troppo elevate e restrittive. Entrando nello specifico delle principali novità introdotte, le norme che raccolgono il maggior grado di condivisione (circa 3 italiani su 4) sono quelle legate all’utilizzo del cellulare alla guida, l’introduzione di targhe e assicurazioni per i monopattini, l’estensione delle limitazioni per i neopatentati e le sanzioni per il consumo di stupefacenti. Poco meno condivisa, invece, la scelta di aggravare i provvedimenti per chi guida in stato di ebrezza con l’inserimento di pene detentive e l’obbligo dell’utilizzo di sistemi alcolock che bloccano l’avviamento dell’auto in caso di tasso oltre i limiti. Infine, poco meno di 1 italiano su 2 condivide l’inasprimento delle multe legate al superamento dei limiti di velocità e sospensione della patente in caso di recidiva.

Dati Euromedia Research – Realizzato il 25/11/2024 con metodologia CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne

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Pranzo di un’ora Mattarella-Meloni: focus su manovra, Ue e tensioni politiche

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Un incontro importante e carico di significati quello tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la premier Giorgia Meloni, avvenuto ieri al Quirinale. La riunione, durata circa un’ora, ha avuto come tema principale la gestione delle scadenze politiche e istituzionali che caratterizzeranno questo scorcio di anno, tra tensioni interne alla maggioranza e questioni di grande rilevanza per il governo.

Secondo le fonti, il presidente Mattarella avrebbe esortato a “abbassare i toni”, considerando eccessiva l’intensità del dibattito politico. La necessità di un confronto più costruttivo emerge chiaramente in vista di provvedimenti fondamentali come la legge di Bilancio, la riforma della Giustizia, le tensioni interne al Csm, la nomina di un nuovo giudice della Corte Costituzionale, e la delicata sostituzione di Raffaele Fitto alla guida del ministero degli Affari Europei.

La questione legata alla sostituzione di Fitto, che deve dimettersi per entrare in carica come vicepresidente della Commissione Europea, è stata uno degli argomenti più discussi. Fonti vicine al Quirinale hanno ribadito l’importanza di una scelta ponderata, considerando il ruolo strategico del ministero degli Affari Europei nell’ambito delle dinamiche politiche europee. Il presidente ha sottolineato che è fondamentale che la sostituzione avvenga con una persona di alto profilo, mentre Meloni è consapevole delle implicazioni politiche della decisione, dato l’equilibrio interno alla maggioranza. Sebbene non ci sia ancora certezza sulla tempistica, l’avvicendamento potrebbe avvenire subito dopo l’approvazione della legge di Bilancio, prevista per la prossima settimana.

Il pranzo è avvenuto in un periodo particolarmente caldo per la maggioranza, caratterizzato da scontri interni tra i partiti della coalizione, come la Lega e Forza Italia, e dalle tensioni legate a temi sensibili come il finanziamento pubblico ai partiti e il controverso decreto sicurezza. In particolare, il Quirinale ha fermato con fermezza un emendamento del governo che avrebbe aumentato il finanziamento pubblico ai partiti attraverso modifiche ai fondi “inoptati”, suscitando malcontento tra i cittadini.

Un altro tema che potrebbe essere stato trattato durante l’incontro riguarda il braccio di ferro tra governo e magistratura, anche se non ci sono conferme ufficiali al riguardo. Tuttavia, le divergenze di opinioni tra Meloni e Mattarella sembrano inevitabili, soprattutto in relazione alla figura del vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli, che recentemente ha incontrato la premier, suscitando diverse critiche.

In generale, il pranzo tra Mattarella e Meloni sembra essere stato un tentativo di gettare le basi per affrontare le sfide che attendono il governo, con l’intento di trovare soluzioni pragmatiche e condivise, riducendo le polemiche interne e favorendo una gestione più coesa delle questioni urgenti.

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