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Josep Borrell lancia l’ultimo avvertimento: l’Europa ha raggiunto il “momento critico” in Ucraina

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ADN24

Josep Borrell, l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, ha lanciato un ultimo avvertimento prima della fine del suo mandato, sottolineando che l’Europa ha raggiunto un “momento critico” nella guerra in Ucraina. In un’intervista, Borrell ha evidenziato la crescente superiorità militare della Russia e ha esortato i Paesi dell’UE a fare di più e più rapidamente per sostenere l’Ucraina.

Borrell ha affermato che “la guerra è costata denaro e vite umane”, e ha messo in guardia sul fatto che la Russia sta spingendo intensamente sul fronte, guadagnando terreno, specialmente nell’est dell’Ucraina. Allo stesso tempo, ha ribadito che “la situazione al fronte non è buona, ma gli ucraini resistono”, mentre la Russia continua a colpire le infrastrutture civili e le centrali energetiche ucraine.

L’allarme sul supporto europeo: Borrell ha criticato la lentezza con cui l’UE sta rispondendo alle necessità urgenti di Kiev. Nonostante siano stati fatti progressi, come il raggiungimento dell’obiettivo di un milione di munizioni per l’Ucraina, ha sottolineato che il ritmo attuale è “insufficiente”, dato che la Russia spara circa 800.000 munizioni al mese. Il suo appello è chiaro: “Dobbiamo accelerare e fare di più e più in fretta”.

Sostegno internazionale alla Russia: Borrell ha anche messo in discussione l’idea che la Russia sia politicamente isolata, citando esempi come il vertice BRICS a Kazan, dove Putin ha incontrato leader globali come Xi Jinping e Narendra Modi, suggerendo che la Russia rimane un attore influente sulla scena internazionale.

Riforma della difesa europea: La guerra ha spinto l’Unione Europea a riconsiderare la sua politica di difesa, portando ad un aumento significativo della spesa militare, che raggiungerà i 326 miliardi di euro nel 2024. Tuttavia, Borrell ha espresso dubbi sull’efficacia di alcune proposte, come gli Eurobond per finanziare l’industria della difesa, suggerendo che tali iniziative darebbero risultati solo nel lungo termine, mentre l’Europa ha bisogno di azioni immediate.

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