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“Condizioni onorevoli”: i privilegi della banca di Montecitorio sotto la lente di Report

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ADN24

Un’inchiesta di Report dal titolo “Condizioni onorevoli”, trasmessa domenica 1 dicembre 2024, getta luce sui vantaggi esclusivi riservati ai parlamentari dalla storica banca interna alla Camera dei Deputati. La filiale, gestita da Banca Intesa (che ha acquisito l’ex Banco di Napoli, storico gestore dal 1926), offre servizi finanziari con condizioni estremamente favorevoli, difficilmente accessibili al cittadino comune.

La Galleria dei Presidenti conduce a questa istituzione storica del Palazzo di Montecitorio. Qui, la banca garantisce ai deputati agevolazioni significative per i conti correnti e i prestiti personali, con tassi molto vantaggiosi. Secondo quanto emerso, le condizioni applicate sono equiparabili – se non migliori – di quelle riservate alle grandi aziende.

L’ultima gara d’appalto per la gestione dei servizi bancari della Camera, tenutasi lo scorso anno, è stata vinta da Banca Intesa per un valore di 800 milioni di euro più IVA. Un elemento chiave del bando era l’obbligo di mantenere condizioni “corporate” di alto livello, vista la mole di denaro gestita dalla filiale, rendendola un punto nevralgico per i parlamentari.

Il servizio, curato da Chiara De Luca e Carlo Tecce, ha suscitato reazioni miste. Da una parte, alcuni difendono l’eccezionalità delle condizioni, sottolineando il ruolo cruciale della banca per i parlamentari; dall’altra, molti criticano i privilegi concessi in un contesto di crescente disuguaglianza tra cittadini e rappresentanti politici.

L’inchiesta si inserisce in un dibattito più ampio sui costi della politica e sui benefici riservati alla classe dirigente. L’attenzione mediatica potrebbe spingere a una riflessione più approfondita sulle modalità di gestione di queste istituzioni e sul loro impatto sull’opinione pubblica.

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