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Cessate il fuoco immediato in Libano: l’appello dell’Organizzazione internazionale della francofonia

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Durante il diciannovesimo Sommet de la Francophonie, svoltosi ieri a Parigi, i rappresentanti di 88 membri dell’Organizzazione internazionale della francofonia (Oif) hanno lanciato un appello per un cessate il fuoco “immediato e duraturo” in Libano. Tra i paesi partecipanti figurano la Francia, il Canada e il Belgio, che hanno espresso unanime sostegno alla richiesta.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha ribadito durante la conferenza stampa di chiusura del vertice l’importanza di ridurre le tensioni nella regione, sottolineando la necessità di stabilire un dialogo costruttivo. Negli ultimi giorni, il Libano ha subito raid aerei da parte di Israele, causando notevoli danni e perdite umane, tra cui la morte di Hassan Nasrallah, ex leader di Hezbollah.

Macron ha anche espresso il suo disappunto per le recenti decisioni del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che ha dato il via a operazioni militari di terra nel sud del Libano. Queste azioni, secondo Macron, sono in contrasto con la proposta di cessate il fuoco avanzata da Parigi e Washington. Tuttavia, il presidente francese ha ribadito il sostegno della Francia alla sicurezza di Israele, indicando una posizione complessa e delicata in un contesto di crescente instabilità.

In concomitanza con l’anniversario dell’attacco terroristico del 7 ottobre 2023, Macron ha annunciato che accoglierà all’Eliseo le famiglie delle vittime franco-israeliane, cercando di mantenere un equilibrio tra il supporto alla sicurezza israeliana e la necessità di proteggere i civili libanesi colpiti dal conflitto.

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