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Autonomia differenziata | Per il sindaco Sala è una riforma “dannosa e squilibrata”

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Beppe Sala, sindaco di Milano, ha espresso fermamente la sua contrarietà alla proposta di riforma delle autonomie regionali recentemente avanzata. In una lettera pubblicata sul Corriere della Sera, Sala ha criticato la riforma, definendola iniqua e sostendendo che il vero rischio non è una divisione tra Nord e Sud, ma un incremento delle disuguaglianze tra le Regioni.

Il sindaco milanese ha messo in dubbio le dichiarazioni del ministro Calderoli, che aveva paventato un possibile scollamento tra le aree del Paese a causa del referendum abrogativo. Secondo Sala, il vero problema risiede nella riforma proposta, che potrebbe amplificare le disuguaglianze tra le diverse regioni italiane piuttosto che risolverle.

Sala ha sottolineato che la sua opposizione alla riforma non è dettata da pregiudizi ideologici, ma piuttosto da preoccupazioni concrete. In particolare, il sindaco ha criticato l’assenza di consultazioni con le grandi città, che considera fondamentali per l’economia e la giustizia sociale del Paese.

Un altro punto di critica riguarda l’implementazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (Lep), per i quali Sala osserva che non esistono ancora dettagli definitivi. La proposta di avviare la riforma senza un quadro chiaro sui Lep, che definiscono i diritti e i servizi garantiti a livello nazionale, è vista come un errore. Sala avverte contro un approccio che potrebbe limitarsi a un “partiamo e poi si vedrà”, piuttosto che fornire un piano ben definito e giustificato.

Con queste osservazioni, Sala solleva interrogativi significativi sulla gestione e sull’equità della riforma proposta, chiedendo un confronto più approfondito e inclusivo con tutte le realtà locali coinvolte.

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