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Varese | Sequestrati oltre 17 mila cosmetici cancerogeni in 9 attività commerciali
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio, hanno concluso una serie di interventi ispettivi che hanno portato al sequestro di 17.225 cosmetici contenenti una sostanza cancerogena, presso 9 esercizi commerciali della Marca.
La sostanza in questione è la “Butylphenyl Methylpropional”, meglio conosciuta come “Lilial”. Questa sostanza, utilizzata nella preparazione di prodotti cosmetici, è stata vietata a partire dal 1° marzo 2022, in seguito all’aggiornamento dell’elenco delle sostanze considerate cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (le cosiddette sostanze CMR) a livello comunitario.
Gli articoli sequestrati includono prodotti per la cura del viso, l’igiene personale e la profumeria, tra cui creme, emulsioni, lozioni, gel e oli per la pelle, saponi di bellezza e saponi deodoranti, profumi da uomo e da donna, bagnoschiuma, shampoo e altre preparazioni per bagni e docce, deodoranti spray, lacche, gel e balsami per capelli, pomate, dopobarba, gel intimi. Tra questi, vi sono anche prodotti di noti marchi nazionali e internazionali.
Il valore commerciale dei prodotti sequestrati e quindi rimossi definitivamente dal mercato ammonta a circa 52.000 euro. Gli esercizi commerciali, sia all’ingrosso che al dettaglio, presso cui sono stati effettuati gli interventi, sono ubicati nei comuni di Mogliano Veneto, Paese, Preganziol, Spresiano e Treviso.
La Procura della Repubblica locale ha convalidato i sequestri probatori d’urgenza eseguiti dai finanzieri del Gruppo Treviso, ordinando contemporaneamente la distruzione dei cosmetici.
L’attività di servizio della Guardia di Finanza di Treviso ha avuto l’obiettivo di tutelare la salute dei consumatori di fronte alla pericolosità di determinate categorie di prodotti, per la presenza di sostanze dannose.
La diffusione di questo comunicato stampa è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica di Treviso ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito. Questo intervento rappresenta un importante passo avanti nella tutela del mercato dei beni dalla diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza imposti dalle normative dell’Unione Europea e nazionali.