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Tropea (VV) | La Relazione di Piantedosi: “Il sindaco sostenuto dal clan La Rosa”.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha presentato una richiesta di scioglimento del Consiglio comunale di Tropea, a causa di interferenze da parte della criminalità organizzata che hanno compromesso l’autonomia e l’imparzialità dell’amministrazione locale, nonché il regolare svolgimento dei servizi con grave pregiudizio per l’ordine pubblico e la sicurezza. Questa richiesta è stata approvata con delibera del Consiglio dei Ministri il 23 aprile.
Secondo il ministro, le indagini hanno rivelato alterazioni e compromissioni dell’azione amministrativa in vari settori a vantaggio di soggetti legati direttamente o indirettamente alla criminalità organizzata locale. Si è evidenziato un coinvolgimento diretto e/o indiretto degli amministratori e dipendenti comunali con la criminalità organizzata locale.
Il ministro ha evidenziato il sostegno elettorale ricevuto dal sindaco di Tropea e dalla sua lista dalle cosche di ‘ndrangheta, in particolare dal clan La Rosa, attivo sul territorio. Alcuni membri dell’amministrazione comunale hanno stretti legami familiari e frequentazioni con esponenti della criminalità organizzata locale, il che ha influenzato l’attività amministrativa a favore di tali ambienti.
Un episodio emblematico è rappresentato dall’acquisto da parte del sindaco di Tropea di un’auto Audi A6 per uso privato, formalmente intestata alla suocera, senza patente di guida, di esponenti apicali della criminalità organizzata locale. Tale acquisto, soggetto a misure patrimoniali da parte dell’autorità giudiziaria, evidenzia i legami tra il sindaco e la criminalità organizzata.
Questi fatti hanno portato alla richiesta di scioglimento del Consiglio comunale di Tropea per ripristinare la legalità e prevenire ulteriori interferenze nel processo decisionale.