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Trento | Adescata via social da un falso account: le foto finiscono al branco

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Adescata via social e convinta a fare foto “hot”. Ciò che la ragazza pensava fosse un coetaneo interessato si è rivelato essere un adulto, il quale ha persuaso la ragazza a inviare foto compromettenti. Queste immagini sono poi state condivise con un gruppo di amici, facendo emergere un vero e proprio “branco” distribuito in diverse parti d’Italia, focalizzato sullo scambio illegale di materiale pedopornografico.

Le indagini sono state avviate grazie all’intervento determinante della madre della giovane, che, sospettando qualcosa di sbagliato, ha deciso di investigare personalmente. Iscrivendosi alla piattaforma online coinvolta, è riuscita a entrare in contatto con gli adescatori e a raccogliere prove fondamentali per la denuncia.

L’intervento della Procura di Trento è stato rapido e deciso: sulla base delle prove raccolte, sono stati chiesti e ottenuti il rinvio a giudizio per due maggiorenni e quattro minorenni. Le accuse includono adescamento di minore, detenzione e diffusione di materiale pedopornografico, reati gravi che pongono l’accento sulla necessità di una sorveglianza e un controllo costanti sui comportamenti online dei giovani.

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