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Sequestrata isola a Dubai dal tribunale di Napoli: era di proprietà della camorra
L’arcipelago artificiale di lusso “The World” a Dubai, noto per il suo sfarzo e opulenza, è diventato il centro di una complessa indagine giudiziaria italiana con l’inaspettato sequestro dell’isola chiamata “Taiwan” da parte del Tribunale di Napoli.
Questa isola è diventata un simbolo del fallimento dei sogni di Raffaele Imperiale, capo clan della camorra, che aveva pianificato di creare un rifugio dorato utilizzando i proventi delle sue attività illecite. Imperiale, arrestato a Dubai nel 2021 e recentemente pentito, ha collaborato con la giustizia italiana rivelando che l’acquisto dell’isola nel 2008, per circa 30 milioni di euro, era stato finanziato con denaro proveniente dalle attività criminali del suo clan.
Il sequestro dell’isola “Taiwan” rappresenta non solo un duro colpo economico per la camorra, ma anche un simbolo della vittoria della giustizia sulla criminalità organizzata. La giudice Maria Luisa Miranda del Tribunale di Napoli ha emesso il decreto di sequestro basandosi sulle informazioni fornite da Imperiale, avviando il processo per la sua acquisizione definitiva attraverso una rogatoria internazionale.
Il futuro dell’isola “Taiwan” rimane incerto: potrebbe essere confiscata dallo Stato italiano e utilizzata per fini sociali, come un centro di recupero per tossicodipendenti o un centro di accoglienza per migranti, oppure essere venduta all’asta per risarcire le vittime della criminalità organizzata.