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Scarcerato nuovamente Baby Gang: il trapper torna ai domiciliari

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Il trapper Baby Gang, 22 anni, è stato scarcerato e torna ai domiciliari. Il tribunale del Riesame di Milano ha accolto il ricorso dell’avvocato Niccolò Vecchioni, rivedendo la precedente decisione della Corte d’Appello di Milano.

A fine aprile, la Corte d’Appello aveva aggravato la misura cautelare per Baby Gang, accusandolo di aver pubblicato su Instagram foto che lo ritraevano con una pistola finta mentre era ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Tuttavia, i giudici del Riesame hanno ritenuto che i magistrati d’appello non avessero considerato le autorizzazioni concesse al trapper, che includevano deroghe agli obblighi di permanenza e divieto di comunicazione con terzi per motivi di lavoro, come shooting fotografici e produzione di videoclip.

Le Immagini Contestate

Durante l’udienza di martedì, la difesa ha argomentato che le immagini sui social, per le quali la Procura generale aveva chiesto il rientro in carcere, erano promozionali del nuovo album musicale. Gli oggetti nelle foto, come la pistola e l’erba, erano finti e supportati da fatture. Il trapper avrebbe sempre lavorato con autorizzazione, dimostrata attraverso il suo percorso autorizzativo.

I giudici del Riesame hanno riconosciuto che le scelte espressive di Baby Gang rientravano nell’attività lavorativa autorizzata. Non è stato dimostrato che i post sui social fossero materialmente diffusi da lui stesso, e il trapper ha presentato il contratto con il suo manager, che confermava le autorizzazioni ricevute. Anche se i contenuti promozionali fossero stati diffusi su sua istruzione, non si tratterebbe di una trasgressione.

Le Parole di Baby Gang

Durante l’udienza, Baby Gang ha dichiarato: “Sono confuso, mi sembra di aver rispettato le prescrizioni. Mi si sanziona per ciò che faccio sotto il profilo artistico, che non ha nulla a che fare con i fatti contestati.”

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