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Sassari | Uccise i suoceri con un’ascia: “Fulvio Baule è capace di intendere e volere”

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La relazione psichiatrica richiesta dalla corte d’assise di Sassari sul caso del 41enne di Ploaghe (Sassari), accusato di aver ucciso i suoceri e ferito la moglie, ha concluso che il signor Fulvio Baule è mentalmente sano e capace di intendere e volere al momento dei fatti e attualmente. Lo psichiatra Paolo Milia ha presentato questa conclusione durante l’udienza, confermando che non sono emersi disturbi psichiatrici rilevanti nel suo esame.

La tragica aggressione è avvenuta davanti all’ingresso del condominio dove vivevano i suoceri, vicino al lungomare di Porto Torres, di fronte ai due figli gemelli della coppia, di appena un anno, che erano con la madre al momento dell’aggressione.

Lo psichiatra ha escluso che il reato sia stato commesso in uno stato di malattia tale da influenzare la capacità di intendere e di volere. Ha descritto Baule come una persona senza disturbi significativi, capace di comprendere le conseguenze dei suoi atti. Tuttavia, ha rivelato che Baule ha manifestato sentimenti di tristezza e abbattimento, soprattutto riguardo ai figli, e ha espresso la speranza di poterli rivedere un giorno.

Baule ha raccontato in aula la dinamica dell’aggressione, ammettendo alcune lacune di memoria. Ha descritto un litigio con la moglie e un confronto con il suocero, ma ha detto di non ricordare cosa sia successo dopo aver preso un’ascia dalla macchina. Ha dichiarato di non aver avuto l’intenzione di uccidere i suoceri e che il suo gesto non è stato compiuto con cattiveria.

Durante il processo, sono state ascoltate le testimonianze dei genitori e della sorella di Baule, così come di tre amici della coppia. Tutti hanno descritto i rapporti tesi tra le due famiglie e il litigio avvenuto durante una festa familiare che ha segnato la fine del rapporto tra Baule e la moglie.

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