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Samsung affronta il suo primo sciopero: gli sviluppi della situazione
Per la prima volta nella storia, il più grande sindacato di Samsung Electronics, il Nationwide Samsung Electronics Union (NSEU) in Corea del Sud, ha annunciato uno sciopero dopo che le trattative con la direzione aziendale sugli aumenti salariali si sono concluse senza accordo. I lavoratori sindacalizzati hanno comunicato la loro intenzione di scioperare durante una conferenza stampa tenutasi questa mattina, mercoledì 29 maggio. Questa decisione giunge in un periodo di crisi per Samsung Electronics, che ha registrato perdite consistenti negli ultimi quattro trimestri consecutivi. Lo sciopero potrebbe avere gravi ripercussioni non solo per Samsung, ma anche per l’economia sudcoreana, e sarà seguito con attenzione a livello globale per la sua portata storica.
È la prima volta che i dipendenti del colosso tecnologico sudcoreano scioperano dalla fondazione dell’azienda nel 1969. Il sindacato, che conta circa ventimila iscritti, più di un quinto della forza lavoro totale dell’azienda, ha annunciato che interromperà il lavoro per un giorno, venerdì 7 giugno, come parte di una serie di misure di protesta. Le trattative tra la direzione della multinazionale e i rappresentanti dei lavoratori sono in corso da gennaio, ma non sono riuscite a ridurre le divergenze. “Dichiariamo uno sciopero a causa dell’atteggiamento della direzione che non tiene conto dei lavoratori”, hanno dichiarato i sindacati, sottolineando che l’iniziativa rischia di creare danni alla catena di rifornimento globale dei microchip.
Il conflitto è incentrato sui salari: la società ha proposto un aumento del 5,1%, mentre il sindacato ha chiesto un incremento dell’8%, oltre a un giorno in più di ferie annuali e bonus trasparenti basati sulle prestazioni. La trattativa si è arenata su questi punti. “Non possiamo più tollerare la repressione del lavoro, la repressione sindacale”, hanno dichiarato i rappresentanti dei lavoratori, annunciando lo sciopero in diretta durante la conferenza stampa.
Samsung in Corea del Sud impiega complessivamente 124.800 persone. Fino a quattro anni fa, l’azienda non permetteva l’organizzazione sindacale tra i dipendenti. Questo divieto è stato revocato dopo che alcuni dirigenti sono stati condannati a pene detentive per aver tentato di ostacolare l’organizzazione dei lavoratori. Ora i dipendenti hanno ottenuto il diritto di scioperare. La Commissione nazionale per le relazioni lavorative, un’agenzia legata al ministero del lavoro, ha cercato di mediare tra le parti senza successo.