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Roma | Interrogato Marcello Colafigli: in silenzio il membro della Banda della Magliana

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Marcello Colafigli, ex membro della Banda della Magliana, ha scelto di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice presso il carcere di Regina Coeli. Colafigli è stato arrestato nell’ambito di un’operazione condotta dalla DDA di Roma, che ha portato a 28 misure cautelari per una serie di reati che vanno dall’associazione per il traffico internazionale di droga, alla tentata rapina e estorsione in concorso, fino alla ricettazione e al possesso illegale di armi.

Il suo avvocato sta valutando l’opportunità di presentare ricorso al tribunale del riesame. L’inchiesta coinvolge un gruppo criminale con base a Roma, attivo nell’area della Magliana e lungo il litorale laziale. Colafigli, ex capo della Banda della Magliana, è accusato di aver pianificato cessioni e acquisti di ingenti quantità di droga in Spagna e Colombia, mantenendo contatti con esponenti di diverse organizzazioni criminali italiane e con cartelli narcotrafficanti sudamericani.

Il giudice, nell’ordinanza, ha sottolineato l’eccezionalità dell’attività criminale di Colafigli, evidenziando la sua lunga esperienza nel mondo criminale nonostante i trent’anni di carcerazione. La sua capacità di mantenere relazioni con figure di spicco nel panorama criminale e la sua conoscenza delle dinamiche criminali, secondo il giudice, dimostrano la persistenza della sua inclinazione criminale nonostante il periodo trascorso in carcere.

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