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Rimini | Scoperta Frode su Bonus Vacanze: 10 Indagati e 2.800 Bonus Illeciti
I Finanzieri del Comando Provinciale di Rimini hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dalla Procura della Repubblica di Rimini. L’operazione, condotta con l’impiego di oltre 50 militari, ha comportato 15 perquisizioni in tutta la provincia nei confronti di 7 individui, al fine di congelare valori mobiliari e immobiliari per un valore superiore a un milione di euro. Il sequestro ha incluso anche società che gestiscono 7 rinomate strutture alberghiere sulla riviera romagnola. Durante le perquisizioni, sono state sequestrate ingenti somme di denaro in contante, orologi di lusso e gioielli.
Sono 10 le persone indagate per associazione a delinquere, truffa ai danni dello Stato e truffa aggravata per ottenere indebiti benefici pubblici. Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e originate da una segnalazione del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, hanno rivelato un’operazione fraudolenta mirata all’ottenimento illecito del “bonus vacanze”. Questo incentivo era previsto dall’art. 176 del D.L. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio) per sostenere il settore turistico colpito dalla pandemia.
L’indagine ha svelato un complesso schema di frode che prevedeva il trasferimento dei “bonus vacanze” tramite diverse piattaforme social. I codici dei bonus, ottenuti illecitamente, venivano utilizzati dalle strutture alberghiere per soggiorni “fantasma” mai avvenuti, e poi compensati per le imposte o ceduti a fornitori come credito d’imposta. I riscontri tecnici sono stati dettagliati, includendo controlli approfonditi sui social network e sulle operazioni delle strutture alberghiere, fino a monitorare i consumi di energia elettrica per dimostrare la non operatività degli hotel nei periodi in cui i bonus erano stati incassati. Alcune strutture erano addirittura chiuse per provvedimenti coattivi dei Comuni di Rimini e Riccione. L’indagine ha permesso di scoprire oltre 2.800 bonus ottenuti illecitamente e di collegare oltre 50 denunce di truffa presentate a livello nazionale.