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Quali sono le differenze sostanziali tra una slot online ed una da bar?

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Le slot machine sono diventate nel tempo uno dei passatempi più popolari sia nei bar fisici che online. Tuttavia, nonostante la stessa essenza di base del gioco, le slot online e quelle da bar presentano significative differenze che influenzano l’esperienza del giocatore.

La differenza più evidente tra le due tipologie è la varietà di giochi disponibili: le slot online offrono una gamma incredibilmente vasta di temi, stili di gioco e caratteristiche speciali; i giocatori possono scegliere tra centinaia, se non migliaia, di opzioni diverse, che spaziano dai giochi a tema storico a quelli basati su film e serie TV popolari. Ogni slot online offre una propria dinamica di gioco, con bonus unici, giri gratuiti e altre funzionalità aggiuntive che mantengono l’interesse del giocatore alto.

Le macchinette da bar, al contrario, hanno un’offerta di giochi molto più limitata: nei locali è comune trovare solo poche macchine, ognuna delle quali offre solo uno o due giochi. Inoltre, la dinamica degli stessi tende ad essere più semplice, con meno varianti e bonus rispetto alle loro controparti online. Questo rende l’esperienza di gioco nei bar meno diversificata e potenzialmente meno coinvolgente nel lungo periodo.

Le normative vigenti

Le normative che regolamentano le slot machine sono molteplici e in continuo aggiornamento: i siti di slot accessibili sul web devono infatti rispettare determinati prerequisiti per garantire un’ottima trasparenza e tutela del giocatore e sono soggette a rigide regolamentazioni imposte dalle autorità di gioco come ADM. Ad esempio, devono utilizzare generatori di numeri casuali (detti RNG) certificati  e pubblicare i loro tassi di pagamento (RTP) in modo chiaro e accessibile.

Per quanto riguarda le slot fisiche, la regolamentazione è altrettanto severa, ma varia da regione a regione. In Italia, le regioni con il maggior numero di slot fisiche sono la Lombardia (circa 50.000 apparecchi), la Campania e il Lazio (circa 40.000 apparecchi a testa), mentre Valle d’Aosta e Molise ne hanno significativamente meno, anche per ovvi motivi di estensione geografica. Le slot nei bar devono essere approvate e monitorate dalle autorità locali e spesso sono soggette a verifiche periodiche per garantire che funzionino correttamente e rispettino le normative in vigore.

Le caratteristiche tecnologiche

Le slot online sono il frutto di avanzate tecnologie digitali, sempre in continua evoluzione: molti operatori, infatti, ora utilizzano l’intelligenza artificiale per personalizzare l’esperienza di gioco, offrendo suggerimenti basati sulle preferenze del giocatore. Inoltre, la realtà virtuale (VR) sta iniziando a fare capolino nel mondo delle slot online, con l’obiettivo di garantire un’immersione totale nell’ambiente di gioco.

Le slot da bar, invece, sono dispositivi fisici meccanici o elettromeccanici: sebbene abbiano anch’esse subito un’evoluzione tecnologica, rimanendo al passo con i tempi grazie a schermi digitali e sistemi di pagamento elettronici, la loro complessità tecnologica non può competere con la controparte online. Le slot fisiche, infatti, dipendono ancora in larga misura da componenti meccanici che causano un’esperienza di gioco meno dinamica e interattiva, ma più semplice per certi aspetti.

L’aspetto economico

Infine, anche le probabilità di vincita delle slot online e da bar differiscono notevolmente: le prime tendono ad avere un RTP (Return to Player) più alto rispetto alle slot da bar. L’RTP medio delle slot online si aggira intorno al 95-97%, il che significa che, teoricamente, il 95-97% del denaro giocato viene restituito ai giocatori nel lungo periodo. Al contrario, le slot da bar hanno spesso un RTP più basso, generalmente intorno al 75-80%.

Dunque, come certificato dalle percentuali, il payout medio delle slot online è spesso più alto: questo è dovuto al fatto che i casinò online hanno meno spese operative rispetto ai bar e possono permettersi di offrire premi più elevati. Inoltre, le slot online offrono una maggiore trasparenza, con tassi di pagamento e probabilità di vincita chiaramente pubblicati e liberamente accessibili, rendendo più facile per i giocatori prendere decisioni informate su dove e come giocare.

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YAMAHA MT-09 Y-AMT: È LEI LA PRIMA AUTOMATICA DI IWATA

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Torniamo indietro di circa dieci anni, il ‘Dark Side of Japan’ sta prendendo forma e la prima Yamaha MT-09 comincia a macinare chilometri nelle mani di tanti motociclisti. Da subito diventa un punto di riferimento nel mondo delle naked. Avanti veloce, passando per un restyling e poi per la generazione della piattaforma inerziale, arriviamo all’ultima MT-09. Da oggi lei, la nuovissima hooligan di Iwata, diventa anche la prima Yamaha a offrire l’opzione del cambio Automatico. Si chiama Y-AMT e prevede una funzione manuale con selettore a manubrio.

yamaha mt-09 y-amt ‣ adn24 yamaha mt-09 y-amt: È lei la prima automatica di iwata

ADDIO ALLE LEVE DI CAMBIO E FRIZIONE

La base di partenza per il progetto è la stessa della MT-09 con cambio tradizionale. Restano invariati i valori potenza e coppia del motore CP3, ma frizione e cambio sono affidati a un motore elettrico. Quest’ultimo elimina la necessità sia della leva della frizione tradizionale sia di un cambio a pedale. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficacia nella guida del pilota, eliminando i movimenti e le variazioni di posizione legate alla necessità di azionare il rinvio meccanico tradizionale.

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Tutto si controlla dai blocchetti a manubrio, anche cambi di marcia e scalate in modalità manuale. Oltre alla funzione MT (manuale) e alla D (automatico) c’è la D+. La gestione delle marce rimane completamente automatica, ma con un occhio di riguardo per la sportività. Così i giri rimangono più alti e la MT-09 sfrutta di più i rapporti.

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YAMAHA MT-09 Y-AMT: LA GUIDA IN MANUALE

La mappa MT è stata studiata per lasciare massima libertà al pilota. I cambi marcia vengono attivati tramite un interruttore a bilanciere tattile, posizionato in modo da essere comodamente alla portata della punta delle dita della mano sinistra del pilota. I motociclisti possono usare il pollice e l’indice per salire di marcia con la leva più (+) e scalare con la leva meno (-). In alternativa si può scegliere di utilizzare un solo dito. Utilizzando l’indice basta tirare la leva più (+) per salire di marcia o spingerla per scalare.

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Nella guida a bassa velocità e nel traffico il nuovo Y-AMT punta a offrire il massimo comfort, per favorire le manovre. Yamaha però promette un distacco netto dai parenti semi-automatici che abbiamo visto nascere anni fa sulle giganti moto da viaggio. Il sistema Y-AMT sarebbe stato studiato per assecondare tutti i pruriti degli smanettoni e esaltare le doti della MT-09, fra cui la voglia incontenibile di impennare fino allo sfinimento …

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ARRIVA DOPO L’ESTATE

Oltre che di tutte le dotazione della sorella base, la MT-09 Y-AMT gode del sistema smart-key, ereditato dalla versione SP. La nuova MT-09 Y-AMT, compresa la versione da 35 kW per patente A2, sarà disponibile in tre colorazioni: Tech Black, Midnight Cyan e Icon Blue. Arriverà sul mercato a partire dal quarto trimestre del 2024.  

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Fonte:www.superbikeitalia.it

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Gerardina Trovato ritorna alla ribalta e racconta la delusione con Andrea Bocelli

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Gerardina Trovato, celebre cantautrice siciliana, è tornata sotto i riflettori grazie a un video diventato virale su TikTok, che ha riacceso l’interesse del pubblico dopo anni di silenzio. In un’intervista a “LiberaLaMusica”, l’artista ha condiviso la sua gratitudine verso i fan, esprimendo il desiderio di non essere abbandonata in questo nuovo capitolo della sua carriera. Durante l’intervista, Gerardina ha rivelato una profonda delusione personale: il deterioramento del rapporto con Andrea Bocelli, il tenore che lei stessa aveva supportato all’inizio della sua carriera musicale.

“Andrea Bocelli era il mio supporter”

Gerardina Trovato ha raccontato con amarezza di come sia stata proprio lei a introdurre Bocelli nel mondo della musica, portandolo in tournée come suo supporter quando era ancora agli inizi. “Nel 1994, lui era tra le voci nuove di Sanremo e io ero tra i Big. Andrea mi accompagnava in tournée e ricordo che spesso condividevamo le stanze d’albergo. Era un periodo in cui eravamo molto uniti”, ha ricordato la cantautrice, sottolineando come Bocelli l’aiutasse portando i suoi bagagli durante gli spostamenti.

Il Rapporto Incrinato

Tuttavia, col passare degli anni, il rapporto tra i due si è raffreddato, e Gerardina ha confessato di essere rimasta profondamente ferita dal comportamento del tenore. “Oggi Andrea non vuole più neanche parlarmi al telefono. Ci sono rimasta molto male”, ha dichiarato, evidenziando il distacco che si è creato tra loro, nonostante il passato condiviso.

Gerardina ha anche rievocato il loro duetto nel brano “Vivere”, nato quasi per caso in sala di registrazione. “Il brano non nasceva come duetto, ma il produttore ha pensato di aggiungere una voce e ha scelto Andrea. Così è nato il nostro duetto”, ha spiegato. Nonostante il successo mondiale della canzone, che ha contribuito a consolidare la fama di Bocelli, la Trovato ha espresso il suo disappunto per essere stata esclusa dalle successive esibizioni, come quella a Hollywood dove Bocelli ha cantato “Vivere” con Laura Pausini. “Dopo l’esibizione, Laura è tornata in albergo, mentre lui ha messo la mano nel cemento dei vivi”, ha commentato con ironia.

La storia di Gerardina Trovato, segnata da successi e delusioni, torna dunque a far parlare di sé, mettendo in luce un capitolo poco conosciuto del suo legame con uno dei più grandi tenori contemporanei.

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Arezzo | Arrestati due giovani corrieri della droga sull’autostrada del sole

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Nel corso di questo fine settimana, la Polizia di Stato di Arezzo ha intercettato e arrestato due giovani trafficanti di droga lungo l’autostrada del sole. I due, rispettivamente di 19 e 25 anni, sono stati trovati in possesso di un chilo di hashish.

L’operazione è avvenuta intorno alle 22 di sabato, quando una pattuglia della Polizia Stradale di Battifolle ha fermato una Volkswagen Golf con targa italiana. A bordo del veicolo viaggiavano i due giovani, entrambi nati e residenti nella provincia di Arezzo.

Durante il controllo, gli agenti hanno notato un comportamento nervoso e sospetto da parte dei due, i quali non sono riusciti a fornire spiegazioni convincenti sul motivo del loro viaggio. Questo ha indotto i poliziotti a effettuare un’ispezione più approfondita del veicolo.

La perquisizione ha portato alla scoperta di 10 panetti di hashish, ciascuno del peso di 100 grammi, nascosti nei cassetti portaoggetti sotto i sedili anteriori dell’auto. Colti sul fatto, i due giovani sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del processo per direttissima. L’autovettura e la droga sono stati immediatamente sequestrati.

Le indagini non si sono fermate qui: la Polizia ha esteso la perquisizione anche ai domicili dei due arrestati, dove è stato rinvenuto un ulteriore chilo di hashish. Questo ha confermato il coinvolgimento dei due in attività di traffico di sostanze stupefacenti su larga scala.

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