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Polemica sulle vaccinazioni: La Lega propone di rendere facoltativi i vaccini per i minori

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Una nuova controversia politica è scoppiata dopo l’iniziativa della Lega di proporre l’introduzione di un emendamento per rendere raccomandati, anziché obbligatori, i vaccini per i bambini in Italia. Claudio Borghi, senatore firmatario dell’emendamento, ha sollevato una forte reazione negativa all’interno della politica italiana.

L’emendamento, se approvato, ridurrebbe l’obbligo attuale per 12 vaccinazioni infantili, tra cui quelle contro il morbillo, la rosolia, la parotite e la varicella, che sono attualmente necessarie per l’iscrizione nelle scuole dell’infanzia. Questa proposta ha suscitato critiche intense dalle opposizioni e dai professionisti sanitari, che vedono nell’obbligo vaccinale una misura cruciale per la prevenzione delle malattie infettive.

Roberto Speranza, ex ministro della Salute, ha respinto l’iniziativa definendola “follia” e sottolineando la necessità di mantenere le misure attuali per proteggere la salute pubblica. Beatrice Lorenzin, artefice della legge del 2017 sull’obbligo vaccinale, ha anche lei criticato duramente l’emendamento.

Il dibattito si è intensificato in Senato, dove il silenzio di alcuni partiti e le reazioni di altri hanno messo in luce le divisioni sulla questione. Mentre il centrodestra ha espresso cautela, il Movimento 5 Stelle ha condannato fermamente la proposta, definendola “populismo da strapazzo”.

Pediatra come Alberto Villani ha sottolineato l’importanza dell’obbligo vaccinale nel prevenire malattie come il morbillo e la pertosse, evidenziando i rischi concreti di una riduzione della copertura vaccinale.

La discussione in commissione Affari sociali sarà decisiva per il futuro della proposta, mentre i commenti dei vari esponenti politici riflettono la profonda divisione su una materia che incide direttamente sulla salute pubblica e sul benessere dei cittadini italiani.

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