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Mostra Cinema Venezia, Tenderstories partecipa con tre film in concorso

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ROMA (ITALPRESS) – Tenderstories partecipa con tre film alla 81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, organizzata dalla Biennale di Venezia e diretta da Alberto Barbera, che si svolgerà dal 28 agosto al 7 settembre 2024.
Moreno Zani, Fondatore di Tenderstories, e Malcom Pagani, Amministratore Delegato, tornano al Festival come coproduttori dei film “Nonostante”, diretto da Valerio Mastandrea e che aprirà la sezione Orizzonti del Festival, “Diciannove”, opera prima del regista Giovanni Tortorici, in concorso a Orizzonti e “April” di Dea Kulumbegashvili, una cruda storia ambientata in Georgia che parla di maternità difficili, in concorso principale.
“Nonostante”, diretto da Valerio Mastandrea, alla sua seconda regia dopo Ride (2018), sarà proiettato in prima mondiale nel pomeriggio di mercoledì 28 agosto, in Sala Darsena, inaugurando il concorso di Orizzonti. Il film è interpretato da Valerio Mastandrea, Dolores Fonzi, Lino Musella, Giorgio Montanini, Justin Alexandre Korovkin, Barbara Ronchi, Luca Lionello e con Laura Morante ed è prodotto da Viola Prestieri e Valeria Golino per HT Film, Francesco Tatò e Oscar Glioti per Damocle, Moreno Zani e Malcom Pagani per Tenderstories con Rai Cinema. Il film sarà distribuito da BiM Distribuzione.
La storia narra di un uomo che trascorre serenamente le sue giornate in ospedale senza troppe preoccupazioni. E’ ricoverato da un pò ma quella condizione sembra il modo migliore per vivere la sua vita, al riparo da tutto e da tutti, senza responsabilità e problemi di alcun genere. Tutto scorre senza intoppi fino a quando una nuova persona viene ricoverata nello stesso reparto. E’ una compagna irrequieta, arrabbiata, non accetta nulla soprattutto le regole non scritte del luogo. Il protagonista viene travolto da quel furore, prima cercando di difendersi e poi accogliendo qualcosa di incomprensibile per lui. Quell’ incontro gli servirà a comprendere che se scegli di affrontare veramente il tuo cuore e le tue emozioni, non c’è alcun riparo possibile.
“Diciannove”, opera prima del regista Giovanni Tortorici, in concorso a Orizzonti, prodotto da Luca Guadagnino e Marco Morabito, è il viaggio verso la consapevolezza di un sognatore diciannovenne che ha qualche problema di relazione con il mondo. Il film, autobiografico, con Manfredi Marini e Vittoria Planeta, racconta la storia di un diciannovenne di Palermo che lascia Londra, dove studia economia, per trasferirsi a Siena e iniziare la facoltà di lettere. Un viaggio attraverso le ossessioni, le insicurezze e le idiosincrasie del suo protagonista, il film è un racconto di formazione che osserva spontaneamente lo stato emotivo di un giovane in un periodo confuso della sua vita. Il film diventa un’esperienza immersiva tra le crisi e le insicurezze di un giovane turbato da ciò che sente, avvolto nel costante attrito tra ciò che cresce dentro di lui e ciò che non riesce a esprimere all’esterno. “Leonardo”, 19 anni, lascia Palermo per iniziare l’università a Londra. Tuttavia, vivendo con la sorella e la sua coinquilina, l’entusiasmo iniziale svanisce presto. Inquieto, si iscrive impulsivamente all’Università di Siena per studiare lettere e si innamora della città. Tuttavia, trovando insopportabile il suo professore di letteratura, se ne va e decide di tuffarsi da solo nei classici italiani. Questa solitudine riflessiva innesca un viaggio interiore alla scoperta di sè, intensificato dagli incontri con una gioventù vibrante. Un anno dopo, Leonardo si reca a Torino e incontra un uomo che potrebbe liberarlo dalle sue ossessioni.
“April”, il secondo lungometraggio di Dea Kulumbegashvili è una cruda storia ambientata in Georgia che parla di maternità difficili. Il film approfondisce gli aspetti tangibili e terreni della vita così come le dimensioni enigmatiche e inspiegabili dell’essere.
Dopo che un neonato muore durante il parto, la moralità e la professionalità di una ginecologa, Nina, vengono messe sotto esame tra le voci secondo cui lei pratica aborti illegali per chi ne ha bisogno. Dunque, Nina vive la vita austera di un medico, rischiando il proprio benessere, incontra le donne nei loro momenti più intimi, sia che stiano diventando madri in preda a un travaglio straziante o che subiscano aborti dolorosi e clandestini, nascosti alle loro famiglie. Nina è un personaggio che ama universalmente ma nessuno in particolare. Possiede un’empatia illimitata ma fatica a formare connessioni personali. Non desidera e non ha bisogno di nulla per sè stessa, guidata esclusivamente dalla sua missione. Tuttavia, alla fine si ritrova incapace di apportare cambiamenti significativi.
Moreno Zani, Fondatore di Tenderstories, e Malcom Pagani, Amministratore Delegato, hanno dichiarato: “Siamo estremamente orgogliosi di tornare alla Mostra del Cinema di Venezia. Per un produttore, è un traguardo straordinario. Quest’anno presentiamo tre film intensi, certi che sapranno toccare le corde più profonde degli spettatori. Vogliamo stimolare il pubblico, sia intellettualmente che emotivamente, per favorire una riflessione più profonda sulla società e sulle varie realtà che ci circondano”.
-foto ufficio stampa Ital Communications –
(ITALPRESS).

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YAMAHA MT-09 Y-AMT: È LEI LA PRIMA AUTOMATICA DI IWATA

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Torniamo indietro di circa dieci anni, il ‘Dark Side of Japan’ sta prendendo forma e la prima Yamaha MT-09 comincia a macinare chilometri nelle mani di tanti motociclisti. Da subito diventa un punto di riferimento nel mondo delle naked. Avanti veloce, passando per un restyling e poi per la generazione della piattaforma inerziale, arriviamo all’ultima MT-09. Da oggi lei, la nuovissima hooligan di Iwata, diventa anche la prima Yamaha a offrire l’opzione del cambio Automatico. Si chiama Y-AMT e prevede una funzione manuale con selettore a manubrio.

yamaha mt-09 y-amt ‣ adn24 yamaha mt-09 y-amt: È lei la prima automatica di iwata

ADDIO ALLE LEVE DI CAMBIO E FRIZIONE

La base di partenza per il progetto è la stessa della MT-09 con cambio tradizionale. Restano invariati i valori potenza e coppia del motore CP3, ma frizione e cambio sono affidati a un motore elettrico. Quest’ultimo elimina la necessità sia della leva della frizione tradizionale sia di un cambio a pedale. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficacia nella guida del pilota, eliminando i movimenti e le variazioni di posizione legate alla necessità di azionare il rinvio meccanico tradizionale.

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Tutto si controlla dai blocchetti a manubrio, anche cambi di marcia e scalate in modalità manuale. Oltre alla funzione MT (manuale) e alla D (automatico) c’è la D+. La gestione delle marce rimane completamente automatica, ma con un occhio di riguardo per la sportività. Così i giri rimangono più alti e la MT-09 sfrutta di più i rapporti.

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YAMAHA MT-09 Y-AMT: LA GUIDA IN MANUALE

La mappa MT è stata studiata per lasciare massima libertà al pilota. I cambi marcia vengono attivati tramite un interruttore a bilanciere tattile, posizionato in modo da essere comodamente alla portata della punta delle dita della mano sinistra del pilota. I motociclisti possono usare il pollice e l’indice per salire di marcia con la leva più (+) e scalare con la leva meno (-). In alternativa si può scegliere di utilizzare un solo dito. Utilizzando l’indice basta tirare la leva più (+) per salire di marcia o spingerla per scalare.

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Nella guida a bassa velocità e nel traffico il nuovo Y-AMT punta a offrire il massimo comfort, per favorire le manovre. Yamaha però promette un distacco netto dai parenti semi-automatici che abbiamo visto nascere anni fa sulle giganti moto da viaggio. Il sistema Y-AMT sarebbe stato studiato per assecondare tutti i pruriti degli smanettoni e esaltare le doti della MT-09, fra cui la voglia incontenibile di impennare fino allo sfinimento …

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ARRIVA DOPO L’ESTATE

Oltre che di tutte le dotazione della sorella base, la MT-09 Y-AMT gode del sistema smart-key, ereditato dalla versione SP. La nuova MT-09 Y-AMT, compresa la versione da 35 kW per patente A2, sarà disponibile in tre colorazioni: Tech Black, Midnight Cyan e Icon Blue. Arriverà sul mercato a partire dal quarto trimestre del 2024.  

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Fonte:www.superbikeitalia.it

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Gerardina Trovato ritorna alla ribalta e racconta la delusione con Andrea Bocelli

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Gerardina Trovato, celebre cantautrice siciliana, è tornata sotto i riflettori grazie a un video diventato virale su TikTok, che ha riacceso l’interesse del pubblico dopo anni di silenzio. In un’intervista a “LiberaLaMusica”, l’artista ha condiviso la sua gratitudine verso i fan, esprimendo il desiderio di non essere abbandonata in questo nuovo capitolo della sua carriera. Durante l’intervista, Gerardina ha rivelato una profonda delusione personale: il deterioramento del rapporto con Andrea Bocelli, il tenore che lei stessa aveva supportato all’inizio della sua carriera musicale.

“Andrea Bocelli era il mio supporter”

Gerardina Trovato ha raccontato con amarezza di come sia stata proprio lei a introdurre Bocelli nel mondo della musica, portandolo in tournée come suo supporter quando era ancora agli inizi. “Nel 1994, lui era tra le voci nuove di Sanremo e io ero tra i Big. Andrea mi accompagnava in tournée e ricordo che spesso condividevamo le stanze d’albergo. Era un periodo in cui eravamo molto uniti”, ha ricordato la cantautrice, sottolineando come Bocelli l’aiutasse portando i suoi bagagli durante gli spostamenti.

Il Rapporto Incrinato

Tuttavia, col passare degli anni, il rapporto tra i due si è raffreddato, e Gerardina ha confessato di essere rimasta profondamente ferita dal comportamento del tenore. “Oggi Andrea non vuole più neanche parlarmi al telefono. Ci sono rimasta molto male”, ha dichiarato, evidenziando il distacco che si è creato tra loro, nonostante il passato condiviso.

Gerardina ha anche rievocato il loro duetto nel brano “Vivere”, nato quasi per caso in sala di registrazione. “Il brano non nasceva come duetto, ma il produttore ha pensato di aggiungere una voce e ha scelto Andrea. Così è nato il nostro duetto”, ha spiegato. Nonostante il successo mondiale della canzone, che ha contribuito a consolidare la fama di Bocelli, la Trovato ha espresso il suo disappunto per essere stata esclusa dalle successive esibizioni, come quella a Hollywood dove Bocelli ha cantato “Vivere” con Laura Pausini. “Dopo l’esibizione, Laura è tornata in albergo, mentre lui ha messo la mano nel cemento dei vivi”, ha commentato con ironia.

La storia di Gerardina Trovato, segnata da successi e delusioni, torna dunque a far parlare di sé, mettendo in luce un capitolo poco conosciuto del suo legame con uno dei più grandi tenori contemporanei.

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Arezzo | Arrestati due giovani corrieri della droga sull’autostrada del sole

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Nel corso di questo fine settimana, la Polizia di Stato di Arezzo ha intercettato e arrestato due giovani trafficanti di droga lungo l’autostrada del sole. I due, rispettivamente di 19 e 25 anni, sono stati trovati in possesso di un chilo di hashish.

L’operazione è avvenuta intorno alle 22 di sabato, quando una pattuglia della Polizia Stradale di Battifolle ha fermato una Volkswagen Golf con targa italiana. A bordo del veicolo viaggiavano i due giovani, entrambi nati e residenti nella provincia di Arezzo.

Durante il controllo, gli agenti hanno notato un comportamento nervoso e sospetto da parte dei due, i quali non sono riusciti a fornire spiegazioni convincenti sul motivo del loro viaggio. Questo ha indotto i poliziotti a effettuare un’ispezione più approfondita del veicolo.

La perquisizione ha portato alla scoperta di 10 panetti di hashish, ciascuno del peso di 100 grammi, nascosti nei cassetti portaoggetti sotto i sedili anteriori dell’auto. Colti sul fatto, i due giovani sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del processo per direttissima. L’autovettura e la droga sono stati immediatamente sequestrati.

Le indagini non si sono fermate qui: la Polizia ha esteso la perquisizione anche ai domicili dei due arrestati, dove è stato rinvenuto un ulteriore chilo di hashish. Questo ha confermato il coinvolgimento dei due in attività di traffico di sostanze stupefacenti su larga scala.

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