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Mazara del Vallo (TP) | Messina Denaro: nel box usato come covo trovati soldi e impronte
Nel box di via Castelvetrano a Mazara del Vallo, che si sospetta fosse utilizzato dal boss Matteo Messina Denaro nei mesi precedenti al suo arresto, avvenuto il 16 gennaio dell’anno scorso a Palermo, gli inquirenti hanno scoperto non solo un’arma perfettamente funzionante con 50 munizioni, ma anche documenti, una somma considerevole di denaro e materiale biologico. Questi elementi potrebbero rivelarsi fondamentali per il proseguimento delle indagini riguardanti le reti di protezione che hanno permesso al latitante di restare nascosto per quasi trent’anni.
Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il fermo di Giuseppe Di Giorgi, 49 anni, che è ritenuto il proprietario del garage e rimane quindi in carcere. L’individuazione del complesso residenziale è avvenuta grazie a una chiave trovata al boss durante la sua cattura alla clinica La Maddalena. Dopo un’attenta ricerca, è emerso che questa chiave apriva il cancello elettrico del gruppo di immobili. Altre chiavi sono state rinvenute presso la sorella del boss, Rosalia Messina Denaro, e dal geometra Andrea Bonfede, che ha prestato l’identità al boss negli ultimi anni, permettendogli di ricevere le cure per il tumore diagnosticato nel 2020.
Attualmente, l’attenzione degli investigatori si sta spostando su un secondo garage, che potrebbe essere collegato al primo e risultare nella disponibilità di un parente di Di Giorgi. Questo nuovo capitolo delle indagini rimane da approfondire, mentre l’ultimo arrestato ha dichiarato di aver trovato l’arma per strada e di averla poi portata a casa.