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Lucio Battisti e Mogol: la fine di “una coppia” musicale leggendaria

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Il duo formato da Lucio Battisti e Mogol è stato uno dei più iconici nella storia della musica italiana, dando vita a un’epoca di successi senza precedenti. La loro collaborazione ha generato una serie di brani che hanno segnato un’era, diventando colonne sonore per intere generazioni. Tuttavia, come tutte le grandi storie, anche la loro ha avuto un termine, segnando la fine di un’alleanza artistica che sembrava indissolubile.

L’inizio di un Sodalizio Straordinario

La collaborazione tra Lucio Battisti e Mogol iniziò nel 1965, quando i due si incontrarono grazie al produttore discografico Franco Crepax. Da quel momento, il talento compositivo di Battisti e la maestria lirica di Mogol si fusero in un alchimia perfetta, dando vita a successi indimenticabili come “Emozioni”, “Il mio canto libero”, “Acqua azzurra, acqua chiara”, e “Non è Francesca”. Ogni canzone diventava un successo, trasformando il duo in un fenomeno della musica pop italiana.

L’Apice del Successo

Negli anni ’70, Battisti e Mogol raggiunsero l’apice del loro successo. I loro album scalavano le classifiche e le loro canzoni erano trasmesse continuamente dalle radio. Il loro stile unico, caratterizzato da melodie accattivanti e testi poetici, conquistava il pubblico italiano e internazionale. La sintonia tra i due era evidente: Mogol sapeva esattamente come tradurre in parole le emozioni che Battisti esprimeva con la sua musica.

L’Inizio della Fine

Tuttavia, verso la fine degli anni ’70, cominciarono a emergere tensioni nel loro rapporto. Battisti, sempre più desideroso di sperimentare e di esplorare nuovi territori musicali, iniziò a sentire i limiti della collaborazione con Mogol. Le divergenze artistiche iniziarono a farsi sentire, con Battisti che cercava di distaccarsi dal pop tradizionale per avventurarsi in suoni più sperimentali e meno commerciali.

La rottura definitiva avvenne nel 1980, quando Battisti decise di interrompere la collaborazione con Mogol. Questo segnò la fine di un’epoca d’oro per la musica italiana, lasciando milioni di fan disorientati e delusi. Mogol continuò la sua carriera collaborando con altri artisti, mentre Battisti proseguì nel suo percorso solista, pubblicando album che, sebbene innovativi, non raggiunsero mai lo stesso successo commerciale delle opere create con Mogol.

Le Conseguenze della Separazione

La separazione tra Battisti e Mogol ebbe un impatto significativo sulla musica italiana. Sebbene entrambi continuarono a creare musica di alta qualità, la magia della loro collaborazione non fu mai eguagliata. Battisti si ritirò sempre di più dalla scena pubblica, vivendo gli ultimi anni della sua vita in riservatezza fino alla sua prematura scomparsa nel 1998.

Il Lascito di un Duo Inimitabile

Nonostante la fine del loro sodalizio, l’eredità musicale di Lucio Battisti e Mogol rimane intatta. Le loro canzoni continuano a essere ascoltate, amate e reinterpretate da nuovi artisti. Il loro contributo alla musica italiana è incalcolabile, e la loro storia rimane un esempio di come la collaborazione tra due menti creative possa produrre opere straordinarie.

In conclusione, la fine del rapporto tra Lucio Battisti e Mogol segna un capitolo importante nella storia della musica italiana. Sebbene la loro collaborazione sia durata solo quindici anni, il loro impatto e la loro influenza si fanno sentire ancora oggi, a testimonianza di un legame artistico che, nonostante le divergenze, ha dato vita a capolavori senza tempo.

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YAMAHA MT-09 Y-AMT: È LEI LA PRIMA AUTOMATICA DI IWATA

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Torniamo indietro di circa dieci anni, il ‘Dark Side of Japan’ sta prendendo forma e la prima Yamaha MT-09 comincia a macinare chilometri nelle mani di tanti motociclisti. Da subito diventa un punto di riferimento nel mondo delle naked. Avanti veloce, passando per un restyling e poi per la generazione della piattaforma inerziale, arriviamo all’ultima MT-09. Da oggi lei, la nuovissima hooligan di Iwata, diventa anche la prima Yamaha a offrire l’opzione del cambio Automatico. Si chiama Y-AMT e prevede una funzione manuale con selettore a manubrio.

yamaha mt-09 y-amt ‣ adn24 yamaha mt-09 y-amt: È lei la prima automatica di iwata

ADDIO ALLE LEVE DI CAMBIO E FRIZIONE

La base di partenza per il progetto è la stessa della MT-09 con cambio tradizionale. Restano invariati i valori potenza e coppia del motore CP3, ma frizione e cambio sono affidati a un motore elettrico. Quest’ultimo elimina la necessità sia della leva della frizione tradizionale sia di un cambio a pedale. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficacia nella guida del pilota, eliminando i movimenti e le variazioni di posizione legate alla necessità di azionare il rinvio meccanico tradizionale.

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Tutto si controlla dai blocchetti a manubrio, anche cambi di marcia e scalate in modalità manuale. Oltre alla funzione MT (manuale) e alla D (automatico) c’è la D+. La gestione delle marce rimane completamente automatica, ma con un occhio di riguardo per la sportività. Così i giri rimangono più alti e la MT-09 sfrutta di più i rapporti.

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YAMAHA MT-09 Y-AMT: LA GUIDA IN MANUALE

La mappa MT è stata studiata per lasciare massima libertà al pilota. I cambi marcia vengono attivati tramite un interruttore a bilanciere tattile, posizionato in modo da essere comodamente alla portata della punta delle dita della mano sinistra del pilota. I motociclisti possono usare il pollice e l’indice per salire di marcia con la leva più (+) e scalare con la leva meno (-). In alternativa si può scegliere di utilizzare un solo dito. Utilizzando l’indice basta tirare la leva più (+) per salire di marcia o spingerla per scalare.

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Nella guida a bassa velocità e nel traffico il nuovo Y-AMT punta a offrire il massimo comfort, per favorire le manovre. Yamaha però promette un distacco netto dai parenti semi-automatici che abbiamo visto nascere anni fa sulle giganti moto da viaggio. Il sistema Y-AMT sarebbe stato studiato per assecondare tutti i pruriti degli smanettoni e esaltare le doti della MT-09, fra cui la voglia incontenibile di impennare fino allo sfinimento …

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ARRIVA DOPO L’ESTATE

Oltre che di tutte le dotazione della sorella base, la MT-09 Y-AMT gode del sistema smart-key, ereditato dalla versione SP. La nuova MT-09 Y-AMT, compresa la versione da 35 kW per patente A2, sarà disponibile in tre colorazioni: Tech Black, Midnight Cyan e Icon Blue. Arriverà sul mercato a partire dal quarto trimestre del 2024.  

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Fonte:www.superbikeitalia.it

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Gerardina Trovato ritorna alla ribalta e racconta la delusione con Andrea Bocelli

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Gerardina Trovato, celebre cantautrice siciliana, è tornata sotto i riflettori grazie a un video diventato virale su TikTok, che ha riacceso l’interesse del pubblico dopo anni di silenzio. In un’intervista a “LiberaLaMusica”, l’artista ha condiviso la sua gratitudine verso i fan, esprimendo il desiderio di non essere abbandonata in questo nuovo capitolo della sua carriera. Durante l’intervista, Gerardina ha rivelato una profonda delusione personale: il deterioramento del rapporto con Andrea Bocelli, il tenore che lei stessa aveva supportato all’inizio della sua carriera musicale.

“Andrea Bocelli era il mio supporter”

Gerardina Trovato ha raccontato con amarezza di come sia stata proprio lei a introdurre Bocelli nel mondo della musica, portandolo in tournée come suo supporter quando era ancora agli inizi. “Nel 1994, lui era tra le voci nuove di Sanremo e io ero tra i Big. Andrea mi accompagnava in tournée e ricordo che spesso condividevamo le stanze d’albergo. Era un periodo in cui eravamo molto uniti”, ha ricordato la cantautrice, sottolineando come Bocelli l’aiutasse portando i suoi bagagli durante gli spostamenti.

Il Rapporto Incrinato

Tuttavia, col passare degli anni, il rapporto tra i due si è raffreddato, e Gerardina ha confessato di essere rimasta profondamente ferita dal comportamento del tenore. “Oggi Andrea non vuole più neanche parlarmi al telefono. Ci sono rimasta molto male”, ha dichiarato, evidenziando il distacco che si è creato tra loro, nonostante il passato condiviso.

Gerardina ha anche rievocato il loro duetto nel brano “Vivere”, nato quasi per caso in sala di registrazione. “Il brano non nasceva come duetto, ma il produttore ha pensato di aggiungere una voce e ha scelto Andrea. Così è nato il nostro duetto”, ha spiegato. Nonostante il successo mondiale della canzone, che ha contribuito a consolidare la fama di Bocelli, la Trovato ha espresso il suo disappunto per essere stata esclusa dalle successive esibizioni, come quella a Hollywood dove Bocelli ha cantato “Vivere” con Laura Pausini. “Dopo l’esibizione, Laura è tornata in albergo, mentre lui ha messo la mano nel cemento dei vivi”, ha commentato con ironia.

La storia di Gerardina Trovato, segnata da successi e delusioni, torna dunque a far parlare di sé, mettendo in luce un capitolo poco conosciuto del suo legame con uno dei più grandi tenori contemporanei.

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Arezzo | Arrestati due giovani corrieri della droga sull’autostrada del sole

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Nel corso di questo fine settimana, la Polizia di Stato di Arezzo ha intercettato e arrestato due giovani trafficanti di droga lungo l’autostrada del sole. I due, rispettivamente di 19 e 25 anni, sono stati trovati in possesso di un chilo di hashish.

L’operazione è avvenuta intorno alle 22 di sabato, quando una pattuglia della Polizia Stradale di Battifolle ha fermato una Volkswagen Golf con targa italiana. A bordo del veicolo viaggiavano i due giovani, entrambi nati e residenti nella provincia di Arezzo.

Durante il controllo, gli agenti hanno notato un comportamento nervoso e sospetto da parte dei due, i quali non sono riusciti a fornire spiegazioni convincenti sul motivo del loro viaggio. Questo ha indotto i poliziotti a effettuare un’ispezione più approfondita del veicolo.

La perquisizione ha portato alla scoperta di 10 panetti di hashish, ciascuno del peso di 100 grammi, nascosti nei cassetti portaoggetti sotto i sedili anteriori dell’auto. Colti sul fatto, i due giovani sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del processo per direttissima. L’autovettura e la droga sono stati immediatamente sequestrati.

Le indagini non si sono fermate qui: la Polizia ha esteso la perquisizione anche ai domicili dei due arrestati, dove è stato rinvenuto un ulteriore chilo di hashish. Questo ha confermato il coinvolgimento dei due in attività di traffico di sostanze stupefacenti su larga scala.

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